04/04/2021 - 08/04/2022
Località NICE Côte d'Azur
04/04/2021 - 08/04/2022
Località NICE Côte d'Azur
Eccoci: Marina, Marta, Loredana, Ilaria e Tiziana impazienti di cominciare questa nuova esperienza!
USR Piemonte Accreditamento 2022_2027
Mobilità in Job Shadowing
CHE COS'E' IL JOB SHADOWING...
Letteralmente, Job Shadowing significa lavoro-ombra ed è finalizzato all’arricchimento in campo professionale, culturale ed umano dei docenti partecipanti.
Il progetto offre l’opportunità di trascorrere un certo periodo all’estero in un istituto (solitamente una scuola, un’università o una qualunque organizzazione del settore istruzione) ed esplorare le metodologie di formazione, il materiale didattico e gli strumenti adottati per acquisire competenze e capacità da riportare nel proprio paese e adottare a propria volta.
Le attività previste da questo percorso sono un ottimo modo di espandere il proprio network e ottenere nuove intuizioni sul lavoro e sulla formazione, prendendo quanto di meglio si riesce a recepire dai partner esteri, un’esperienza che costituisce un forte valore aggiunto per docenti e formatori che possono in questo modo, scambiare conoscenze e metodi di insegnamento.
Il Job Shadowing, in alternativa a percorsi di formazione più strutturati, rappresenta un’ottima occasione per osservare il lavoro dei colleghi all’estero, costruire relazioni, scambiare esperienze e acquisire nuove strategie di insegnamento e valutazione.
Si tratta sicuramente di attività di formazione meno formali nell’ambito dei programmi di apprendimento continuo che l’Erasmus+ si propone di affrontare, in particolare consente, come abbiamo già specificato, in primo luogo di osservare e scambiare esperienze con i colleghi stranieri e in secondo luogo di insegnare nella propria lingua o in quella del paese ospitante per esercitare le proprie competenze linguistiche e acquisire nuovi metodi di insegnamento e best practices per migliorare concretamente l’attività didattica nel proprio paese.
Non ultimo, uno dei vantaggi di questo percorso sta nel migliorare la collaborazione fra insegnanti di paesi diversi e costituire un ulteriore passo verso la dimensione europea dell’insegnamento.
... E COME FUNZIONA
Il docente che desidera aderire al Job Shadowing, non deve far altro che scegliere una scuola straniera interessata alla partnership e candidarsi al progetto.
L’istituto può essere scelto tra quelli già inseriti nel progetto Erasmus Plus, contattato sulla base di gemellaggi esistenti tra il paese di provenienza e di destinazione, ricercato tramite internet o facendo ricorso a conoscenze personali; sono molte le modalità con cui scegliere la scuola partner, l’unica condizione è che il Paese nel quale si trova sia tra quelli partecipanti al Lifelong Learning Programme.
L’organizzazione del programma giornaliero viene articolata a seguito del confronto tra il tutor che accompagnerà il docente partecipante per tutto il periodo di formazione e il docente stesso. Il tutor dovrà affiancare il docente durante la permanenza e aiutarlo nelle sue necessità formative e pratiche.
Questo per consentire di trarre reciprocamente il massimo valore dall’esperienza non solo per l’istituto di destinazione, ma anche per la scuola di provenienza, i cui studenti potranno beneficiare delle novità apportate dal docente formato. Il Job Shadowing può anche essere considerato il punto di partenza per stabilire contatti utili alla nascita di partenariati per i futuri programmi Erasmus Plus. lllplatform.eu/policy-areas/funding-of-education/erasmus/
ECOLE PRIMAIRE JEAN MARIE HYVERT (scuola elementare)
COLLEGE ROLAND GARROS (scuola media)
COLLEGE SIMONE VEIL (scuola media inferiore)
LYCEE CALMETTE (Liceo)
LYCEE ESTIENNE D’ORVES (Liceo e Istituto tecnico)
JOURNAL DE BORD
La nostra esperienza è stata quindi vissuta da ciascuna di noi separatamente, essendo state assegnate a cinque diversi istituti scolastici.
Insieme abbiamo vissuto le cene e le serate, con visite notturna alla città, e la mattinata del 5 aprile, ospiti all'incontro ufficiale con l'Académie de Nice presso il Rectorat, un bell'edificio che svetta sulla collina di Cimiez.
Ecco la nostra delegazione al completo.
Il primo da sinistra è Lucas Boillot (assistant de projet d’ouverture à l’Europe et à l’international), appositamente incaricato dal DRAREIC PACA (Délégation Régionale Académique aux Relations Européennes et à la Coopération de la région Provence-Alpes-Côte d’Azur) (…sic!) per accoglierci e agevolare il nostro percorso nelle cinque differenti scuole, segue M.me Frédérique Cauchi-Bianchi, l'ispettrice dirigente del Rectorat, mentre la terza da sinistra è Tiziana Lain, responsabile dei progetti europei per l'USR Torino, nostra compagna di viaggio e aiuto prezioso durante il nostro soggiorno.
05/04/2022
Incontro presso la Scuola Accademica di Formazione
Siamo accolte da Madame Frédérique Cauchi-Bianchi, l’Ispettrice che dirige la Scuola, che è una delle prime cinque di questo genere, appositamente create sotto la Presidenza Macron. Questa Istituzione nasce come progetto pilota innovativo per fornire al personale scolastico una formazione efficace e coerente a livello nazionale. L’obiettivo è quello di formare i formatori, che a loro volta cureranno la formazione continua del personale scolastico, per arrivare finalmente agli allievi, principali beneficiari dell’intero percorso, affinché migliorino le loro prestazioni, anche nell’ambito delle statistiche internazionali.
La scuola utilizza le figure professionali degli Ispettori di disciplina e ha creato gli Ispettori a livello trasversale, studia misure innovative e cerca il modo di trasferirle, a pioggia, ai vari livelli del percorso educativo e di istruzione. A questo scopo sostiene:
la mobilità all’estero dei docenti, specialmente di lingue straniere
approfondisce metodologie inclusive
si occupa di strategie di orientamento.
Sono state create applicazioni e piattaforme per la formazione dei docenti nelle quali essi, dopo essersi iscritti, indicano i loro bisogni e i loro interessi specifici e ottengono, con l’aiuto dei formatori, un piano di formazione, della durata di tre anni, creato in risposta alle loro necessità.
Sono previste attività di formazione non soltanto durante l’anno scolastico, ma anche durante i periodi di congedo; gli insegnanti che, facoltativamente, le scelgono, sono remunerati per il numero di ore seguite.
VISITA ALL' ECOLE PRIMAIRE JEAN MARIE HYVERT
La nostra capogruppo, Tiziana Lain, ha fatto visita a questa bellissima scuola elementare, e ci ha raccontato che si lavora sui "Niveaux de voix" (toni di voce) e sugli atteggiamenti da tenere in classe verso i pari e i docenti. Queste sono le competenze di base, sulle quali costruire l'edificio delle conoscenze.
I niveaux de voix sono 5:
Livello 0: Silenzio (tutti tacciono)
Livello 1: Voce bassa (solo il tuo vicino può sentirti)
Livello 2: Voce moderata (solo coloro che sono al tuo tavolo o un piccolo gruppo possono sentirti)
Livello 3: Voce normale (i compagni di classe possono sentirti, senza gridare)
Livello 4: Voce forte (voci su un campo di gioco, troppo forte per usarlo in classe)
Interessante è anche la giornata del 100: il centesimo giorno di scuola viene festeggiato da alcune classi lavorando sulla scomposizione di questo numero, cercando 100 parole, facendo 100 esercizi motori, e così via.
5 aprile
accoglienza e colloquio con M.me Courty, presentazione dell'équipe pedagogiga
presentazione e conoscenza del funzionamento della vita scolastica
colloquio con l'infermiera e la PSYEN
6 aprile
osservazione dei corsi (corso di Francese, di FLE, Inglese e Geo-storia)
presentazione e osservazione del funzionamento del CDI/CERES
7 aprile
osservazione dei corsi di Italiano (classi 4^, 5^ e 3^) e eventualmente Inglese
osservazione delle classi di M. Giubbolini al Collège del Parc Impérial
5 aprile
formazione sugli allievi con bisogni educativi speciali
6 aprile
osservazione dei corsi di italiano nelle diverse classi
visita dell'istituto scolastico
7 aprile
osservazione dei diversi corsi nelle 4 classi
presentazione dell'ambiente di apprendimento per la DDI Pearltrees
5 aprile
accoglienza e presentazione del Liceo da parte dei docenti referenti
6 aprile
osservazione lezione di Italiano: Mme Riboldi
osservazione lezione di Italiano: Mme Geneste
osservazione corso di Spagnolo: Mme Devismes
7 aprile
osservazione corso di Matematica: M. Galmiche
osservazione corso di HLP: Mme Simon
osservazione corso di Fisica & Chimica: Mme Raffaele
visita del CDI e della biblioteca
5 aprile
osservazione del corso di Management e Scienze Digitali: Mme Tornesi
osservazione del corso di Diritto ed Economia: M. Grandel
osservazione del corso di Italiano EsaBac Techno: M. Giannuzzi
6 aprile
osservazione del corso di Gestione Finanze: M. Gambin
presentazione degli indirizzi del Liceo: docente referente M. Canepa
incontro con il Dirigente Scolastico M.me Marino
presentazione delle dotazioni pedagogiche: docente referente M. Canepa
7 aprile
osservazione del corso di Ambiente Economico: M. Arnaud
osservazione del corso di Cultura Economica Giuridica e Manageriale: M. Gaaloul
osservazione del corso di Scienze Gestionali: M. Ennaim
osservazione del corso di Italiano EsaBac : M.me Richez
Job Shadowing al Lycée - considerazioni
( i Licei da noi visitati sono stati il Lycée Calmette e il Lycée Estienne d’Orves)
Abbiamo incontrato un DSGA, che ha illustrato le caratteristiche dell’Istituto Calmette, che accoglie circa 1400 allievi. Si tratta di una scuola con una lunga storia; fondata nel 1887, è stata la prima scuola pubblica consacrata all’insegnamento delle ragazze a Nice.
Oggi offre una scelta opzionale di un gran numero di lingue straniere (antiche, come il latino, e vive: tedesco (con ABIBAC, mentre al Lycéee Estienne d'Orves si può scegliere l'ESABAC Techno con la lingua italiana), inglese, spagnolo, italiano e russo). In queste scuole i corsi si tengono dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, con mercoledì pomeriggio e sabato liberi (anche se alcuni corsi opzionali si svolgono proprio in questi giorni, a causa del sovrapporsi di alcune discipline).
Anche i Dirigenti dei rispettivi Licei ci hanno accolte ed hanno fornito indicazioni sulle caratteristiche dei loro Istituti, soffermandosi poi a riflettere sulle opportunità fornite dal Job Shadowing, sottolineando l’importanza della condivisione di buone pratiche e della conoscenza reciproca, che potrebbe portare ad esperienze future, in continuità con quanto iniziato in questi giorni.
Un altro incontro interessante è stato quello con la CPE, la Conseillère Principale d’Education e la sua équipe. Si tratta di una figura professionale assunta tramite pubblico concorso, con formazione di livello Bac + 5, cioè diploma + 5 anni di studi universitari, che esercita la sua funzione educativa organizzando e animando la vita scolastica, organizzando il servizio di sorveglianza degli allievi e collaborando con gli insegnanti nel seguire individualmente gli studenti per giungere alla loro valutazione globale.
Per il controllo del comportamento, i CPE si appoggiano ad un gruppo di “surveillants”, in genere studenti universitari assunti per la vigilanza nei momenti di maggiore affollamento dei locali, come l’ingresso e l’uscita, la mensa, le ore libere.
I CPE contribuiscono alla formazione degli allievi, guidandoli, attraverso strategie di dialogo, a comprendere ed accettare le regole in vigore nell’istituto, avendo come obiettivo il loro successo scolastico e quindi l’inserimento nella vita professionale e sociale. Nella pratica quotidiana i CPE si occupano di difficoltà di apprendimento, tengono i contatti con le famiglie, affrontano problemi psico-sociali, di maltrattamento, abusi, consumo di sostanze stupefacenti, controllano le assenze e gestiscono le sanzioni (sempre con uno spirito formativo e non punitivo).
Un’altra figura professionale di grande interesse, che ci ha accolte nel nostro percorso di Job Shadowing, è la Conseillère d’orientation, una professionista, di formazione psicologica, che segue gli allievi (quella del Liceo Calmette ne ha più di 2000 a suo carico), aiutandoli e sostenendoli nel loro percorso di orientamento. Si occupa sia dei più giovani, che devono scegliere le materie opzionali quando sono in seconde (primo anno del liceo), sia di quelli che, all’ultimo anno, devono indicare le loro scelte per il proseguimento degli studi a livello universitario.
Da alcuni anni, infatti, i liceali francesi, durante l’ultimo anno di liceo, si devono “iscrivere” al massimo a 10 università o BTS (Brevet de Technicien Supérieur) o Grandes Ecoles, compilando dei moduli on-line, per poi attendere le risposte e scoprire se, sulla base delle loro valutazioni scolastiche di tutto il percorso liceale, sono stati ammessi alla frequenza oppure no.
Nei licei francesi si trova poi anche la figura dell’Infermiera scolastica, che ha un suo ambulatorio, in cui accoglie gli studenti che, occasionalmente, accusino dei malesseri durante le ore scolastiche, ma segue anche gli allievi con malattie croniche, offre consulenza professionale specifica, rispettando l’anonimato, a tutti gli studenti che la contattino per esporle problemi di salute o chiedere consigli, può distribuire farmaci, preservativi, materiale igienico, anche la contraccezione d’emergenza.
Nei licei che ci hanno accolto abbiamo visitato anche la Biblioteca e il CDI, il Centro di Informazione e di Documentazione, spazi che caratterizzano il sistema scolastico francese e ne costituiscono una peculiarità davvero importante. Non tanto la biblioteca, che raccoglie volumi storici, esposti, ma non molto consultati, quanto soprattutto il CDI, che è un locale vivo, molto frequentato, sia al mattino che al pomeriggio, da allievi che studiano, svolgono ricerche, lavorano, utilizzando le numerose postazioni informatiche e le dotazioni di libri, riviste, quotidiani. Ciò che rende il CDI particolarmente utile è la presenza di due Professoresse documentaliste, presenti per l’intera giornata, che seguono gli studenti nelle loro ricerche, offrono la loro consulenza, guidano nella ricerca dei documenti, propongono idee e suggerimenti e redigono brevi riassunti di presentazione delle opere proposte.
Il CDI del liceo Calmette, ad esempio, è dotato di spazi moderni, colorati, offre la più recente produzione editoriale in vari campi, dai romanzi ai saggi, alle opere storiche o a quelle specifiche per la scelta dell’orientamento, ai volumi tecnici settoriali, numerosi abbonamenti a riviste e quotidiani, anche stranieri.
Abbiamo anche affiancato alcuni docenti nella loro pratica didattica, incontrando gli allievi, che si sono mostrati curiosi della nostra presenza, ma anche collaborativi. E’ nato, in alcune classi, un dialogo volto al confronto tra le metodologie e la caratteristiche dei sistemi educativi dei nostri due paesi.
Si è parlato di verifiche, di libri di testo, di programmi, di visite didattiche, di esami.
Un elemento di diversità che colpisce molto è il fatto che in Francia gli allievi non devono quasi mai ripetere la stessa classe, non sono fermati da “bocciature”, a meno che queste non siano concordate con la famiglia e non siano legate all’esigenza di ripetere l’anno per favorire l’allievo – in caso, ad esempio, di molte assenze, di malattie, di problemi familiari – altrimenti essi procedono nel loro percorso anche se hanno insufficienze.
Abbiamo assistito a lezioni in cui il gruppo classe era diviso in due sottogruppi di livello, che seguivano uno la lezione di recupero di matematica, l’altro quella di approfondimento di francese; questo sistema viene applicato per un quadrimestre, per quello successivo invece i gruppi possono scegliere attività opzionali quali scacchi, danza, recitazione, a seconda delle proposte offerte, che sono legate alle competenze dei docenti.
Infine ci è stato proposto di seguire una classe nel corso di HLP, cioè Storia/Letteratura/Filosofia, in cui gli allievi stavano preparando la tematica da esporre al loro “Grand Oral”per l’esame di Stato, il “Bac”.
Ogni allievo ha presentato alla docente, coadiuvata dalla presenza della professoressa del CDI, l’idea di partenza, un argomento che deve “incrociare” almeno due discipline seguite nell’ultimo anno. In realtà ciascuno studente deve preparare due di questi argomenti, che vengono sottoposti all’attenzione della commissione d’esame. Essa ne sceglierà uno. L’allievo dovrà eseguire una presentazione di 5 minuti, anche con supporti informatici, e poi ci sarà una discussione di 20 minuti con i membri della commissione.
Durante la lezione le docenti hanno fornito idee di approfondimento, consigli, cercando di dare concretezza alle proposte degli studenti, hanno anche indicato letture o di riviste da consultare, guidando gli allievi nella loro preparazione.