Contributo di un appassionato ...

Post date: Jul 12, 2012 12:20:10 PM

Vivere una passione, qualunque essa sia ci rende felici, ci fa sorridere, piangere, arrabbiare o gioire, ma l'attrazione che ci trasmette è talmente forte che non possiamo davvero farne a meno. In un mondo come quello attuale coltivare delle passioni è sempre più difficile o forse troppo facile: passione può essere lavorare tutto il giorno perchè così ci è stato insegnato o lavorare poco o nulla e divertirsi tutto il giorno, oppure lavorare e divertirsi allo stesso tempo. Passione può essere una semplice passeggiata in mezzo al bosco o stare nel caos del tram tram quotidiano, sfrecciare a cento all'ora in moto o semplicemente sdraiarsi cinque minuti a pensare. Passione può definirsi anche come una grande sofferenza spirituale o morale, un sentimento di grande violenza ed intensità, una forte attrazione erotica o amorosa o più semplicemente un grande interesse nei confronti di qualcosa o qualcuno. L'esperienza della passione la viviamo ogni giorno, difficilmente ci fermiamo a capire il perchè di tanta energia spesa proprio per quella persona o per quel lavoro o per quella cosa. E' ovvio che ogni passione devi conoscerla,approfondirla, capirla per poterla vivere fino alla fine. Questa breve introduzione serve solo per capire come uno sport conosciuto per lavoro, possa appassionare e renderti felice, farti arrabbiare e gioire, farti entrare in un mondo fatto di persone straordinarie, la cui passione comune ti coinvolge anche nella vita quotidiana. Tutto questo è il basket. Sport conosciuto e cresciuto soprattutto negli Stati Uniti dove nacque nel 1891, grazie all'intuizione di un solo uomo James Naismith. Inutile raccontare la forza del basket in America, i campioni della NBA, ci vengono mostrati ogni giorno, le loro gesta ci sembrano irreali per potenza, forza e qualità. Lo sport della palla a spicchi sbarca così in Europa,in Italia, ad Orvieto. Cittadina storica che racchiude in se tanti piccoli grandi segreti tra cui quello di una passione innata per questo sport. Passione che ho scoperto soltanto dieci anni fa, come detto per lavoro. Operando all'interno di una televisione locale ed occupandomi di sport ho da sempre condiviso la passione sportiva con la città, ma il basket è rimasto sempre fuori dalle nostre attenzioni, il calcio ovviamente la faceva da padrone,il calcio a5 soprattutto rappresentava la nostra punta di diamante. Così un giorno l'attuale presidente della società maschile della città Dott. Stefano Biagioli ci venne a trovare. Parlò della ristrutturazione della società, l'inserimento di tanti ragazzi della città all'interno della prima squadra, da sempre terreno fertile di “stranieri” e la volontà di far crescere tutto il movimento, a cui probabilmente serviva una spinta. La decisione fu quella di riprendere e trasmettere in tv tutte le gare della prima squadra. Fu quella decisione ad aprire gli occhi sulla passione per il basket. Per almeno due anni ripresi le gare ad Orvieto ed in giro per l'Umbria senza riuscire a capire le regole di uno sport per me completamente nuovo. Ma poi, quando tutto fu chiaro,nei movimenti, nelle regole,nella gestione della partita, allora si che la passione venne fuori. Esultare, arrabbiarsi, condividere con la squadra ed i tifosi quel momento in cui, spesso è successo,in fil di sirena, al momento che tutti aspettano, con il fiato sospeso, segui la traiettoria della palla lanciata da oltre l'arco per quel tiro che vale l'intero incontro, a volte l'intera stagione. Stai lì con il fiato sospeso, il cuore in gola, solo per esplodere in un fragoroso urlo di gioia o disperazione, di grande emozione. E poi alla fine gli applausi, per tutti, vinti e vincitori, il vero senso e valore dello sport. E' questo che ti dà la passione,il tutto per quel momento, per quella gioia che vivi davvero in un attimo. Una passione davvero coinvolgente, abbiamo iniziato con venti persone in tribuna, fino a raggiungere e toccare le seicento unità, con una media di oltre quattrocento tifosi a partita. Insomma una passione innata, da sempre viva nel cuore della città, serviva solo uno sprone. Credo personalmente che in tutto questo grande merito sia di questo nuovo presidente, un presidente tuttofare, un presidente sempre con il sorriso, anche quando le cose vanno male. Un presidente che guida il pulmino che conduce i ragazzi in trasferta, che prepara gli asciugamani dei ragazzi per il riscaldamento prima della gara piegandoli attentamente sulle panchine, che soccorre i giocatori infortunati, grazie anche al ruolo di dottore che riveste nella vita,che è in grado di prendere lo spazzolone quando c'è da asciugare il parquet, che esulta come nessun'altro a quei canestri dell'ultimo secondo, che ti offre i panini e del buon vino a fine gara prima di rientrare da una trasferta lunga, magari ore di viaggio passati in racconti davvero unici. Una passione condivisa con quel popolo che dopo aver rivisto in tv la squadra del cuore,ha ricominciato a viverla,a parlarne in città, a soffermarsi in piazza per raccontare: “Hai visto che partita ieri sera...?!”.La passione è ormai sbocciata, tutti si danno da fare, ognuno per la propria parte. Piccoli passi ogni anno migliori, dalla promozione della serie regionale a quella nazionale, sei anni passati tra Toscana, Lazio, Emilia Romagna,Marche e Abruzzo perchè, chissà come, Orvieto era tappabuchi in ogni girone che veniva composto ogni anno,dove serviva si andava. Quattro anni di dure battaglie per evitare la retocessione, storica la sfida con Riccione con vittoria e salvezza a domicilio, poi i play-off, la prima volta lo scorso anno con Sassari poi promossa in B e quest'anno fuori in semifinale con Ancona,poi promossa in B. E per finire l'appendice perchè la passione non termina qui! C'è il torneo dei quartieri, la sfida della pallacanestro cittadina tra i quattro quartieri storici della città, Olmo, Serancia, Corsica e Stella che si disputa nel piccolo campo da gioco delle scuole elementari proprio in centro città. Torneo un pò dimenticato e rinato tre anni fa, dopo la scomparsa di un ex giocatore dell'Orvieto Basket. Così la famiglia, insieme alla società,ha intitolato il torneo a Corrado Spatola ed anche lì emozioni a non finire. La serata di premiazione con il video che ricordava le gesta del giocatore e le lacrime di tutti, emozioni che solo a raccontarle tornano vive. E poi si ricomincia. Questa è la passione per il basket,una passione vissuta attraverso l'occhio di una telecamera, una passione trascritta su un foglio di carta perchè chi legge possa capire, intuire e magari emozionarsi.

da Orvieto Basket del 3 luglio 2012