Ciao Amore comincia sul palco del Festival di Sanremo la sera del 26 gennaio 1967 e attraversa l’Italia, gli italiani e arriva fino a oggi, muovendo la voce, il corpo e i ricordi di un attore di trent’anni nato alla fine di “una strada bianca come il sale”, in Sicilia, che vive tra “mille strade grigie come il fumo”, a Milano. Tra queste due geografie prende forma la sua identità artistica e personale in un percorso che mette in dialogo i valori e i canoni estetici del mondo dello spettacolo con una vita spezzata in provini, casting e lavori accessori.
L’andirivieni tra Giammoro (ME) e Milano è quello di un corpo che si spoglia, strato dopo strato, dalle costrizioni del sistema per farsi veicolo delle voci che non riescono a emergere, divorate da un mondo che pretende costantemente di produrre, di performare. Facendo del celebre testo della canzone di Tenco un manifesto per leggere l’Italia di ieri e di oggi, Ciao Amore allarga i pochi minuti sul palco di Sanremo in un tempo più lungo per guardare dentro le storie di chi emigra per lavorare e di chi lavora per continuare a emigrare, nell’eterno paradosso di un paese spezzato da centinaia di strade bianche e grigie che mai si ricongiungono.
una creazione also.known.as.
con Carmelo Crisafulli
testo e messa in scena Simone Corso
con ricordi di Carmelo Crisafulli
e parole di Luigi Tenco
collaborazione artistica Jovana Malinarić
supporto tecnico Adele Di Bella
grazie a Enrico Castellani
produzione Nutrimenti Terrestri
è una commissione del Collettivo UMANA