Lettera ai ragazzi del Sud
Cari ragazzi
abitate da poco una terra antica,
dipinta con le tibie di albe greche,
col sangue di chi è morto in Russia, in Albania.
Avete dentro il sangue il freddo delle navi che andavano in America,
le grigie mattine svizzere dentro le baracche.
Era la terra dei cafoni e dei galantuomini, coppole e mantelle nere,
era il Sud dell'osso, era un uovo, un pugno di farina, un pezzo di lardo.
Ora è una scena dissanguata, ora ognuno è fabbro della sua solitudine
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Tutto è spaccato, squarciato, separato.
Sentiamo l'indifferenza degli altri e l'inimicizia di noi stessi.
Uscite, contestate con durezza i ladri del vostro futuro
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Uscite e ammirate i vostri paesaggi,
prendetevi le albe, non solo il far tardi.
Vivere è un mestiere difficile a tutte le età,
ma voi siete in un punto del mondo
in cui il dolore più facilmente si fa arte,
e allora suonate, cantate, scrivete, fotografate.
Non lo fate per darvi arie creative,
fatelo perché siete la prua del mondo:
davanti a voi non c'è nessuno.
Il Sud italiano è un inganno e un prodigio.
Lasciate gli inganni ai mestieranti della vita piccola.
Pensate che la vita è colossale.
Siate i ragazzi e le ragazze del prodigio.
Franco Arminio
"Abbiamo bisogno di contadini,
di poeti, gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi e riconosce il vento.
Più che l'anno della crescita,
ci vorrebbe l'anno dell'attenzione.
Attenzione a chi cade, al sole che nasce
e che muore, ai ragazzi che crescono,
attenzione anche a un semplice lampione,
a un muro scrostato.
Oggi essere rivoluzionari significa togliere
più che aggiungere, rallentare più che accelerare,
significa dare valore al silenzio, alla luce,
alla fragilità, alla dolcezza."
Franco Arminio
"Prendi un angolo del tuo paese e fallo sacro,
vai a fargli visita prima di partire
e quando torni.
Stai molto di più all'aria aperta.
Ascolta un anziano,
lascia che parli della sua vita.
Leggi poesie ad alta voce.
Esprimi ammirazione per qualcuno.
Esci all'alba, ogni tanto.
Passa un po' di tempo vicino a un animale,
Prova a sentire il mondo
con gli occhi di una mosca,
con le zampe di un cane."
Franco Arminio
"Salutare un vecchio non è gentilezza,
è un progetto di sviluppo locale.
camminare all'aperto è vedere le cose che stanno fuori.
Ogni cosa ha bisogno di essere vista, anche
una vecchia conca piena di terra, una piccola catasta di legna
davanti alla porta,
un cane zoppo.
Quando guardiamo con clemenza facciamo piccole feste silenziose, come se fosse il compleanno di un balcone,
l'onomastico di una rosa."
Franco Arminio