Il Rio Agnola

Il Rio Agnola, è il piccolo corso d'acqua che dà il nome al borgo; in realtà esso non è visibile per chi visita il paese, si trova infatti fuori dall'abitato, più in basso, nella valle omonima raggiungibile scendendo per uno stretto sentiero in pochi minuti a piedi. Sentiero che prosegue poi per risalire fino al borgo di Castello e che costituiva in passato la via di comunicazione tra i due paesi.

Il Rio Agnola nasce poco a valle del nostro borgo e si snoda per circa 4,5 km fino a confluire nel torrente Trambacco, che nella località omonima si getta a sua volta nel fiume Vara. L'Agnola scorre in una valle strettissima e sinuosa dall'habitat assai interessante (in particolare nel Rio Agnola si possono trovare esemplari dell'Ululone dal ventre giallo, un anfibio endemico minacciato a livello regionale) tanto da essere stato dapprima individuato come SIC (Sito di Importanza Comunitaria, è il sito n. IT1343425) e dopo l'istituzione della Rete Natura 2000 automaticamente ZSC (acronimo per ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE DELLA REGIONE BIOGEOGRAFICA MEDITERRANEA). Per questo motivo l'area è fortemente regolamentata (vedi normativa) ma il suo status le permette di potersi avvalere di iniziative finalizzate a integrare la tutela della biodiversità con lo svolgimento di attività antropiche compatibili con la conservazione degli ambienti naturali. 

In passato la popolazione era fortemente legata al suo fiume dove ci si recava per coltivare, per lavorare nell'antica miniera e per portare il grano, il mais e le castagne al mulino Franceschini (uno dei tre mulini presenti lungo il greto del rivo). Infine si andava nel rio Agnola per pescare e per trovare un po' di sollievo dalla canicola estiva, immergendosi nel laghetto del “Tinello" o nella “Morsa”. Percorrendo delle breve diramazioni del sentiero, infatti, si arrivava in un tratto del rivo dove erano (e sono) presenti diversi pozzi e laghetti che rendevano il rio Agnola la piscina naturale degli Agnolesi e dei Castellini. 

Oggi il rio Agnola ha una portata veramente irrisoria e questi legami della comunità con il suo territorio sono stati recisi ma rimane la suggestione del luogo reso in tempi recenti più e nuovamente accessibile attraverso opere di manutenzione del sentiero che conduce a Castello e la valorizzazione di alcuni siti come la Morsa.

Per approfondire:

La Morsa Il vecchio mulino L'ululone dal ventre giallo Andar per sentieri