Biografia di Nicolò Paganini
1782 Nasce a Genova il 27 ottobre in Via Fossa del Colle (poi Passo di Gatta Mora) da Antonio e Teresa Bocciardo. Sotto la guida del padre apprende la tecnica del mandolino e della chitarra; solo successivamente abbraccia lo studio del violino sotto la direzione di Giovanni Costa maestro di cappella della cattedrale di Genova, quindi dell'operista Francesco Gnecco.
1795 Dopo aver tenuto diversi concerti in varie chiese di Genova, si reca a Parma a studiare con Alessandro Rolla che lo affida a Ferdinando Paer, ma questi in partenza per Vienna, lo indirizza a Gaspare Ghiretti che gli impartisce lezioni di contrappunto e composizione.
1976 Ad un ricevimento nella villa del marchese Gian Carlo Di Negro, Nicolò conosce Rudolphe Kreutzer in visita a Genova.
1800 Nicolò è a Livorno impegnato in diversi concerti.
1801 Suona nella Cattedrale di Lucca in occasione della festa di Santa Croce.
1802-04 a Livorno si esibisce in diversi concerti pubblici ed il commerciante Livron gli regala un violino, forse il Guarneri di Gesù.
Sonata Cancertata M.S. 2
Grande Sonata per chitarra M.S. 3
1805-09 E' al servizio alla corte di Lucca della Principessa Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone; impartisce lezioni di violino al consorte di Elisa, Felice Baciocchi, e suona, insieme al fratello Carlo anch'egli violinista, nell'orchestra di corte, cimentandosi inoltre nella direzione d'orchestra. In tale veste dirige "Il matrimonio segreto" di Cimarosa. In pratica Nicolò sovrintende alle attività musicali della città.
Sonata Napoleon per la quarta corda M.S. 5.
Sonata a violino solo M.S. 6
Sonate per violino e chitarra M.S. 7,8,9,10,11,12,13.
Sonate per mandolino e chitarra M.S. 14,16.
1810-12 Svincolandosi dagli impegni di corte in quanto troppo gravosi, si dedica esclusivamente all'intensa attività concertistica che svolge soprattutto in Emilia e Romagna.
Polacca con variazioni M.S. 18.
1813 Si sposta a Milano e suona per la prima volta al Teatro alla Scala e al Teatro Carcano.
Le streghe, variazione op. 8 M.S. 19.
1814 Dopo aver tenuto concerti a Pavia e al Teatro Carignano di Torino, rientra a Genova dove intreccia una relazione amorosa con Angiolina Cavanna, insieme alla quale fugge a Parma.
Inizia la corrispondenza con l'avvocato Luigi Guglielmo Germi.
1815 Accortosi della gravidanza della propria convivente, fa ritorno a Genova dove il padre di lei lo cita per ratto e seduzione di minore. Nicolò risulterà soccombente e passerà una settimana in carcere.
Tiene concerti al Teatro S. Agostino, ed in occasione dell'arrivo a Genova di Vittorio Emanuele I, dirige una cantata appositamente scritta da Pietro Generali.
Le streghe, variazione op. 8 M.S. 19
Concerto in Mi minore per violino e orchestra M.S. 75 (rimasta solo la parte per violino e l'armonizzazione per chitarra)
1816-17 Suona al Teatro alla Scala e poi si sposta nel Veneto (Venezia e Trieste).
Concerto n. 1 in Mi bem Magg. per violino e orchestra M.S. 21.
24 Capricci per violino solo op. 1 M.S. 25
1818 Due concerti a Torino e Piacenza, dove incontra il violinista Karo Lipiski. Si sposta quindi a Bologna dove conosce Marina Banfi che intende sposare. Incontra Rossini e la cantante Isabella Colbran.
"Non più mesta accanto al fuoco"" per violino e orchestra M.S. 22
Sei sonate per violino e chitarra M.S. 26 M.S. 27
9 quartetti per archi e chitarra M.S. 28-26
1819-21 Svolge un'intensa attività concertistica a Roma, a Napoli e a Palermo. A Roma incontra il pittore Ingres che lo ritrae in un famoso disegno, ed il Principe Metternich che lo invita a Vienna. Paganini accetta e si prepara, ma un peggioramento della sua salute lo costringerà a rimandare il viaggio al 1828. Entrerà in contatto con il violoncellista Gaetano Cialdelli che prenderà sotto la sua ala, cercando di procurargli numerosi concerti.
Sonata a Preghiera per violino (IV corda) e orchestra M.S. 23
Capriccio per violino solo "Nel cor più non mi sento" M.S. 446
Quartetti per archi e chitarra M.S. 37-42
1822-23 Affetto da sifilide, si trasferisce a Milano, assistito dalla madre. Riceve le cure del celebre clinico Siro Borda, trovando più tardi ospitalità nella villa del Generale Domenico Pino con il quale suona spesso in duo (violino e chitarra). Forse in occasione del suo soggiorno a Cernobbio, conosce la cantante Antonia Bianchi, con la quale convivrà per alcuni anni, e dalla quale avrà l'unico figlio: Achille.
Cantabile a Valz per violino e chitarra M.S. 45
1824 Dopo aver tenuto concerti a Milano e Genova, si reca con la Bianchi a Venezia e Trieste, dove viene ospitato dal genovese Agostino Samengo, commerciante e dilettante di musica. A Genova entra in contatto con Sivori cui promette di scrivere qualche composizione per "Camillino" che allora non aveva più di dieci anni.
Sonata con variazioni per violino e orchestra M.S. 47
1825-26 Con Antonia Bianchi si reca a Roma per una serie di concerti in vari teatri e quindi a Napoli e a Palermo dove, nel luglio del 1825 nasce Achille.
Concerto per violino e orchestra n. 2 in Si minore M.S. 48
Concerto per violino e orchestra n. 7 in Mi Maggiore M.S. 50
1827 Dopo i concerti tenuti a Napoli, torna a Roma, dove riceve l'onorificenza dell'Ordine dello Speron d'Oro, conferita dal papa Leone XII. Si sposta poi a Livorno, Firenze, Bologna e Genova per diversi concerti; verso la fine dell'anno tiene altri concerti a Milano e Torino.
1828 Parte finalmente per Vienna, dove viene acclamato dal pubblico dei maggiori teatri, costretto a replicare più e più volte: questo fatto singolare avrà modo di ripetersi in quasi tutte le città in cui Paganini terrà un concerto. Con lui si esibisce Antonia Bianchi, come cantante. L'imperatore lo nomina proprio "virtuoso da camera". Sempre a Vienna si separa legalmente dalla Bianchi, ottenendo l'affidamento del figlio. A Praga entra in contatto con Julius Schottky, da lui nominato suo "biografo ufficiale".
Maestosa Sonata Sentimentale per violino (IV corda) e orchestra M.S. 52
1825-30 Inizia una fortunata tournée in Germania con una parentesi in Polonia dove conosce Chopin e incontra nuovamente Lipinski. Il giro concertistico compiuto in Germania tocca praticamente tutte le città più importanti riscuotendo ovunque successi clamorosi. Goethe si reca ad un concerto riferendo le impressioni all'amico Zelter. Paganini conosce Schumann e Clara Wieck, Spontini, Meyerbeer, il re di Prussia lo nomina "Maestro di Cappella" di Corte. Ad Amburgo il L.P.A. Lyser verga una serie di disegni schizzati dal vivo. Heine lo rievoca nei suoi scritti. A Francoforte, dove insieme con il figlio elegge la propria residenza, entra in contatto con Karl Guhr che, avendolo osservato e studiato da vicino, scrive un trattato sulla tecnica violinistica paganiniana, tradotto in più lingue. Raggiunto dall'amico Lazzaro Rubizzo, questi gli funge da segretario scrivendogli le lettere sotto dettatura.
God save the King per violino solo M.S. 56
Sonata Varsavia per violino (e orchestra) M.S. 57
Sonata Appassionata (per violino - IV corda) e orchestra M.S. 58
O mamma mamma ca(ra) per violino e orchestra M.S. 59
Concerto per violino e orchestra n. 4 in Re minore M.S. 60
Concerto per violino e orchestra n. 4 in La minore M.S. 78
Sonata Amorosa Galante (per violino - IV corda) e orchestra M.S. 61
Chant patriotique M.S. 62 (composto per l'incoronazione di Guglielmo IV)
1831 Nel febbraio arriva a Parigi dove l'intendente dei teatri Louis Veron lo scrittura per una nutrita serie di concerti. Nella capitale Paganini rivede Paer, Cherubini, Giuditta Pasta e Maria Malibran. Ottiene successi clamorosi, anche se qualche malalingua mette in giro la voce, peraltro infondata, che Paganini abbia imparato a suonare in prigione. Mentre si trova a Parigi, l'impresario londinese La porte gli propone una prima tournée in Inghilterra.
1832-33 In questo periodo si alterna tra Parigi e l'Inghilterra. Conosce Charlotte Watson, figlia del suo accompagnatore al pianoforte, e se ne innamora, meditando di fuggire con lei in Francia.
Le Couvent du Mont Saint Bernard per violino, coro virile e orchestra M.S. 67
Terzetto per violino, violoncello e chitarra M.S. 69
1834-35 A Parigi Paganini commissiona a Berlioz un concerto per viola e orchestra, che però verrà rifiutato non avendo giudicato soddisfacente il ruolo solistico della viola. Dopo una tournee in Belgio, torna in Inghilterra, tenendo concerti a Londra ed in altre città. Alla fine di giugno si reca a Boulogne per incontrarvi segretamente Charlotte Watson ma viene invece accolto dal padre di lei. Scoppia uno scandalo che interessa la stampa locale. Paganini torna in Italia per prendere possesso di una villa fatta acquistare per lui dall'awocato Germi a Gajone, nei pressi di Parma. Gli viene conferita una medaglia d'oro appositamente coniata dal Comune di Genova. Nel novembre 1835 Maria Luigia Duchessa di Parma e vedova di Napoleone, lo invita a far parte della Commissione Artistica del Teatro Ducale, per il quale prepara un progetto molto interessante. Tiene concerti a Parma anche in veste di Direttore. La Corte gli conferisce ampi poteri nominandolo sovrintendente.
Sonata per la Grand Viola per viola e orchestra M.S. 70
Variazioni sul Barucabà per violino e chitarra M.S. 71
1836 A causa di intrighi ed ostacoli alla realizzazione dei suoi progetti, Paganini si vede costretto a lasciare l'incarico. Si reca a Torino per curare la pratica relativa alla legittimazione del figlio, che gli verrà concessa da Carlo Alberto.
1837 Dopo una sosta a Nizza e a Marsiglia per concerti torna a Genova dove verga il definitivo testamento. A Torino suona per beneficenza in ringraziamento per la concessione del decreto di legittimazione. Nel giugno arriva a Parigi per partecipare alla fondazione di una Sala da giochi e di concerti intitolata a suo nome: "Casino Paganini". Sottoscrive un numero cospicuo di azioni anche per conto dell'amico Lazzaro Rebizzo. Ma a causa delle peggiorate condizioni di salute, di una serie di contrattempi e di contratti non onorati, l'impresa è destinata al fallimento.
1838 Sempre a Parigi si sottopone, senza successo, a terapie diverse, compresa quella omeopatica. Riesce comunque ad assistere a concerti di musiche di Berlioz. Nel dicembre fa pervenire al musicista la somma di 20.000 franchi.
La Primavera per violino e orchestra M.S. 73
Balletto Campestre per violino e orchestra M.S. 74
1839 Effettua un viaggio a Marsiglia dove lo raggiunge la notizia di una condanna pecuniaria inflittagli dal tribunale di Parigi per il fallimento del "Casino"; in appello perderà la causa, costretto a pagare una cifra enormemente maggiorata. Tenta quindi cure termali a Balaruc e Vermet. Non essendo in grado di tenere concerti, si dedica al commercio di strumenti ad arco trattandone l'acquisto con il violoncellista Vincenzo
Merigghi di Milano. Propone appello contro la sentenza del tribunale di Parigi.
1840 Dopo un breve soggiorno a Genova, si trasferisce a Nizza, dove le sue condizioni di salute peggiorano in maniera irreparabile. Inoltre, è afflitto da completa afonia dovuta a "tisi laringea di origine sifilitica", che gli era da tempo diagnosticata. Riesce a comunicare con il figlio tramite biglietti e appunti.
Muore il 27 maggio alle ore 17.00
Post Mortem
Dichiarato empio dal Vescovo di Nizza Monsignor Galvani, in base alla testimonianza del Canonico Caffarelli, che era andato da Paganini per confessarlo ma che aveva mal interpretato i gesti del musicista ormai del tutto senza voce, (e il rifiuto di costui di scrivere i suoi peccati su una lavagnetta? cosa assai dolorosa?), Nicolò non ebbe né funerali né sepoltura in terra consacrata.
Subito dopo il decesso venne imbalsamato ed in attesa di una sistemazione, rimase per due mesi nella casa di Nizza finché le autorità non ne ordinarono la rimozione. Gli amici, Germi, Rebizzo, cercarono di ottenere la riforma del decreto di empietà, senza alcun risultato. Dopo vari traslochi la salma sostò per qualche tempo nella villa di Romairone, a San Biagio.
Solo nel 1876 Paganini ebbe degna sepoltura nel cimitero di Parma.
Ai posteri Paganini consegnerà non solo i suoi resti mortali e il suo violino, ma anche soprattutto il frutto di quarant'anni di vita artistica: i ventiquattro capricci per violino, sei concerti e variazioni per violino e orchestra, tre quartetti per archi e chitarra, numerose serate per violino e chitarra, e per chitarra sola, e molta altra musica da camera.