Studio dei correlati comportamentali ed elettrofisiologici dell’interazione tra emozione e cognizione
Obiettivo del progetto:
Il progetto MINDLINKS – COG EMO nasce dall’esigenza di comprendere più a fondo come emozione e cognizione interagiscano tra loro nel plasmare il comportamento umano e la salute mentale. Emozione e cognizione non operano in modo isolato: le esperienze emotive possono potenziare oppure interferire con i processi cognitivi, influenzando aspetti fondamentali della nostra vita quotidiana, come la presa di decisione, la memoria, l’attenzione, le relazioni sociali e il benessere psicologico.
Attraverso un approccio integrato che combina strumenti comportamentali e neuroscientifici, questo progetto si propone di indagare i meccanismi neurali alla base dell’interazione tra processi emotivi e cognitivi. In particolare, il progetto fa uso dell’elettroencefalografia (EEG), una tecnica di neuroimaging non invasiva e sicura, ampiamente utilizzata in ambito clinico e sperimentale. L’EEG consente di registrare con elevata precisione temporale l’attività elettrica del cervello, permettendo di cogliere, in questo caso specifico, come il sistema nervoso centrale risponda a stimoli di natura emotiva durante l’esecuzione di compiti cognitivi.
Durante la fase sperimentale del progetto, i partecipanti saranno coinvolti in diverse attività, tra cui:
• la compilazione di questionari psicologici per valutare aspetti emotivi e comportamentali;
• lo svolgimento di compiti cognitivi standardizzati (ad esempio memoria di lavoro, attenzione, flessibilità cognitiva);
• una sessione sperimentale EEG, durante la quale verranno presentati stimoli emotivi (come parole e volti) selezionati e controllati in base a parametri come valenza e attivazione emotiva (arousal).
Gli obiettivi principali del progetto sono:
• Indagare l’elaborazione cognitiva in risposta a stimoli con caratteristiche differenti, in modo da comprendere meglio i meccanismi che regolano il funzionamento mentale;
• Identificare i correlati elettrofisiologici dell’interazione emozione-cognizione, con particolare attenzione a componenti ERP (potenziali correlati agli eventi) sensibili al contenuto emotivo degli stimoli;
• Fornire nuove evidenze scientifiche che possano contribuire allo sviluppo di strumenti diagnostici e di intervento in ambito psicologico e neuropsicologico.
Il progetto MINDLINKS – COG EMO si colloca all’intersezione tra neuroscienze affettive, psicologia cognitiva e ricerca applicata, con l’obiettivo ultimo di promuovere una comprensione più completa dell’essere umano, nella sua complessa integrazione di mente, cervello ed emozioni.
Come contattarci per partecipare al progetto MINDLINKS - COG EMO:
Sei una ragazza o un ragazzo tra i 18 ed i 35 anni? Contattaci all’indirizzo email gianluigi.serio@unifg.it oppure all’indirizzo aeplab@unifg.it
Studio dei correlati elettrofisiologici nell’esecuzione e nell’improvvisazione musicale
Obiettivo del progetto:
Un ruolo fondamentale nel determinare il comportamento umano è svolto dall’interazione emozione -processi cognitivi. L'improvvisazione è una delle forme più complesse di comportamento creativo, in cui emozioni e cognizione si incontrano. Negli ultimi anni, la ricerca si è concentrata sull’identificazione dei markers neuronali alla base dell’improvvisazione e, più in generale, della creatività, con un crescente interesse verso l’utilizzo dell’Elettroencefalografia (EEG). Nello specifico, le asimmetrie emisferiche sono da tempo al centro delle ricerche sulla regolazione delle emozioni e sulla creatività: durante l’improvvisazione, gli studi evidenziano una maggiore sincronizzazione alfa emisferica destra nei partecipanti con expertise rispetto a coloro che non avevano alcuna esperienza. In aggiunta, in un recente studio sull'improvvisazione musicale, Adhikari et al. (2016) hanno rilevato una sincronizzazione della banda alpha (8-12 Hz) durante l'improvvisazione pianistica. Le conclusioni di Adhikari et al. supportano l'idea che la creatività, e in particolare l'improvvisazione musicale, possa essere facilitata da processi generativi bottom-up e da un controllo attenuato top-down, processi associati all'attività alpha frontale.
Attraverso l'utilizzo combinato di strumenti comportamentali e neuroscientifici, l'obiettivo di questo studio è di indagare in che modo i processi cognitivi ed emotivi siano coinvolti e si integrino durante l’esecuzione di diversi tipi di attività musicale (lettura a prima vista, improvvisazione guidata, improvvisazione libera), da parte di musicisti con diversi livelli di expertise nell’improvvisazione.
REcognizing and PROmoting Cognitive Giftedness at School
Obiettivo del progetto:
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente attenzione nei confronti dei bambini e ragazzi che mostrano un potenziale cognitivo superiore alla media. La National Association for Gifted Children definisce come plusdotati «Coloro che mostrano, o hanno il potenziale per mostrare, un livello eccezionale di abilità o competenza in uno o più domini, che utilizzino un proprio specifico sistema simbolico (matematica, musica, linguaggio) e/o un insieme di capacità sensomotorie (pittura, danza, sport)».
Tale definizione mette in luce due punti cruciali: da una parte, la grande variabilità intersoggettiva che caratterizza i ragazzi plusdotati il cui particolare talento può riguardare diverse aree e abilità; dall’altra, la necessità di differenziare le nozioni di potenziale e di prestazione effettiva. Infatti, è possibile che studenti con un alto potenziale cognitivo non performino al massimo del loro potenziale o che, addirittura, presentino delle performance insufficienti. Comprendere la natura di tale discrepanza risulta cruciale tanto sul piano individuale che su quello sociale, poiché la ridotta prestazione comporta una perdita potenziale per l’intera comunità.
Nondimeno, poiché nel contesto Italiano è stato stabilito, solo recentemente, che per gli studenti che presentino un profilo di plusdotazione debbano essere previste delle misure che permettano di gestire i loro Bisogni Educativi Speciali (BES), le evidenze rispetto alla prevalenza di plusdotazione nella popolazione studentesca e alle caratteristiche cognitive ed emotive di tali studenti, sono purtroppo ancora scarse, soprattutto in alcune aree geografiche.
Emerge, quindi, la necessità di definire con maggiore dettaglio la presenza di tali eccezionalità all’interno della popolazione Italiana e di esplorare gli specifici profili cognitivo-emotivi, al fine di strutturare specifiche linee di azione volte a migliorare la qualità di vita di tali studenti e di ridurre il rischio di sviluppare condizioni di disagio o di natura psicopatologica.
A tal fine, l’Università di Foggia sta portando avanti il progetto REPRO-GIFT, volto a stimare la presenza di tali eccezionalità tra gli studenti e le studentesse delle scuole del Sud-Italia.
Il progetto è rivolto agli studenti e studentesse che frequentano la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado e la scuola secondaria di secondo grado. La partecipazione è aperta a tutti gli studenti/sse in tale fascia d’età.
Come contattarci per partecipare al progetto REPRO-GIFT:
Sei un dirigente/docente e desideri che la tua scuola partecipi al progetto? Contattaci all’indirizzo: loreta.cannito@unifg.it
Sei un genitore di uno/a studente/ssa che ha già partecipato al progetto e desideri avere maggiori informazioni? Contattaci all’indirizzo: aeplab@unifg.it
How children's reading comprehension has been affected by the pandemic emergency
Obiettivo del progetto:
The School-Day After Tomorrow: How children's reading comprehension has been affected by the pandemic emergency” è stato proposto dall'Università di Foggia per il programma Horizon Europe (PRA-HE) - anno 2021. Lo studio si basa su report italiani che, dopo la pandemia di Coronavirus, mostrano una drastica riduzione dei risultati di apprendimento, anche nei bambini della scuola primaria, anni in cui si sviluppano le capacità di comprensione della lettura. Adeguate capacità di comprensione della lettura sono cruciali per l'istruzione formale, e quindi per l'auto realizzazione e la piena partecipazione alla società. Il contesto emotivo dell'ambiente di apprendimento, sia a casa che a scuola, è estremamente importante per gli studenti. Pertanto, scarse capacità di comprensione della lettura possono riflettere, meglio di altre competenze, il potenziale impatto di contesti emotivi cattivi o scadenti vissuti dagli studenti durante la pandemia. Pertanto, a seguito dell'emergenza post-pandemia, porre rimedio alla perdita di apprendimento nei nostri studenti è fondamentale per prevenire una crisi di apprendimento e l'esacerbazione delle disuguaglianze. Su questa base, la ricerca ha mirato a concentrarsi su due obiettivi:
comprendere l'effetto della pandemia COVID-19 sulle capacità di comprensione della lettura dei bambini che frequentano (nel 2022/2023) il 4° anno di scuola primaria;
elaborare strategie di intervento adeguate per colmare il gap di conoscenze e prevenire l'apprendimento post-pandemia.
Per raggiungere questo duplice obiettivo, verranno confrontati i dati di due coorti di studenti del 4° anno di scuola primaria (prima durante il PRA, e successivamente durante l'ERC). Nella coorte "PRA" verranno raccolte informazioni relative ai fattori di stress correlati al Covid e alla valutazione cognitiva (capacità di apprendimento e lettura), emotiva, neuropsicologica e fisiologica (EEG e tampone salivare). Nella coorte "ERC" verranno applicate strategie di intervento e raccolte misure comportamentali e fisiologiche al follow-up. È stato ipotizzato che l'emergenza pandemica abbia avuto un effetto negativo sulla comprensione della lettura dei bambini, in particolare di quelli con svantaggi contestuali, personali e sociali. Pertanto, è possibile ipotizzare che i programmi di intervento rimedieranno almeno in parte a questo scenario negativo. I risultati di questo studio garantiranno una serie di vantaggi sanitari, sociali ed economici, come: un maggiore successo scolastico e quindi più opportunità di realizzazione personale, di successo lavorativo e imprenditoriale oppure la riduzione dell'abbandono e dell'insuccesso scolastico e, di conseguenza, del rischio di marginalità, delinquenza e povertà oppure l'empowerment degli insegnanti e la preparazione e competenza dei genitori nell'affrontare studenti con difficoltà di comprensione (al fine di promuovere il successo accademico e sociale).