Zeiad è il nome del ragazzo che ha proposto questo gioco.
giochino
dalla 3a elementare alla 2a media
tutti contro tutti, da 3 a 15 giocatori.
20-40 minuti
qualsiasi campo grande abbastanza da permettere ai giocatori di disporsi in cerchio e correre verso l'esterno, meglio non asfaltato.
un pallone lanciabile e leggero, sicuramente non da basket, un foglio e una penna per segnare le nazioni e i punteggi.
Vince l'ultimo rimasto in gioco con ancora delle vite.
Ciascuno sceglie il nome della nazione che vuole rappresentare e che viene scritto dall'arbitro sul foglio dei punteggi; ognuno inizia con 5 vite a propria disposizione.
Al centro del campo viene posizionata la palla, mentre i giocatori si mettono in cerchio intorno ad essa. Al via l'arbitro grida il nome di una nazione dell'elenco; il giocatore che corrisponde a quel Paese deve correre verso la palla mentre tutti gli altri devono allontanarsi il più possibile; quando il giocatore afferra la palla e grida “STOP” costringe tutti gli altri a fermarsi e a rimanere immobili. Chi ha in mano la palla, facendo al massimo due passi, deve cercare di colpire al volo un avversario; se ci riesce, il colpito perde una vita altrimenti è il lanciatore a perderla.
L'arbitro aggiorna i punteggi, mentre la palla e i giocatori tornano in posizione per la chiamata successiva.
Una persona che esaurisce le vite viene eliminata dal gioco e deve uscire dal campo.
Vince chi rimane per ultimo in gioco con ancora delle vite.
Ogni giocatore deve scegliere il nome di una nazione diversa, se preferisce anche di fantasia.
Il lanciatore dopo aver preso la palla e urlato “STOP” può fare fino a due passi prima di tirare.
Si può essere colpiti su tutto il corpo, testa compresa.
La palla può essere lanciata solo con le mani.
Dopo lo “STOP” bisogna rimanere immobili: non si può più correre né muoversi sul posto; non si può nemmeno provare ad evitare il pallone o a prenderlo al volo. Chi commette una di queste infrazioni perde una vita.
Se la palla colpisce più persone prima di cadere a terra, tutte quelle colpite perdono una vita.
Ogni nazione può essere chiamata più volte durante la partita.
Questo è un giochino perché si gioca tutti contro tutti.
L'arbitraggio non richiede particolari abilità. Si consiglia di segnare la nazione chiamata a ogni turno, in modo da non dimenticarsene qualcuna, e di osservare le possibili infrazioni dei giocatori dopo lo “STOP”.
Il difetto di questo gioco è che chi termina le vite viene eliminato e non fa più niente. Per limitare la noia è necessario ridurre il numero di giocatori, magari dividendoli in cerchi più piccoli, e inventare un’altra attività per gli eliminati. E' possibile anche coinvolgerli nell'arbitraggio.
Il gioco potrebbe funzionare anche con i ragazzi di 3a media, anche se c'è il rischio che si annoino perché ritenuto troppo semplice. In ogni caso, è compito dell'animatore “vendere” bene le attività proposte.
Poiché una persona viene eliminata solamente quando esaurisce le vite, la durata di una partita dipende dal numero di partecipanti e dalle vite assegnate all'inizio. E' possibile variare quest’ultimo numero per adattare la durata del gioco al tempo che si ha a disposizione.
In una variante è possibile giocare a tempo: ogni volta che si viene colpiti (o non si riesce a colpire nessuno), invece di perdere vite si accumula una penalità; alla fine del tempo di gioco vince chi ne ha accumulate di meno. Questa modifica permette di terminare il gioco in qualsiasi momento e mantiene coinvolti tutti i partecipanti per l’intera partita, poiché nessuno viene eliminato.
In figura viene mostrato cosa succede quando viene chiamata una nazione: il giocatore che la rappresenta corre verso il pallone mentre tutti gli altri si allontanano da esso. Si ricorda che dopo lo “STOP” è proibito qualsiasi tipo di movimento, anche per evitare il lancio della palla.
Voto generale 7.5/10
Movimento 3.5/5
Coinvolgimento 3.5/5
Tempo di attesa 2.5/5
Difficoltà 2.5/5
Strategia 2/5