conosciuto anche come Battaglia navale, può essere usato sia come prova per una singola squadra, sia come sfida tra due.
prova – sfida
dalla 3a elementare alla 5a elementare
una alla volta (2 per la sfida); massimo 20 componenti per squadra.
5-15 minuti
un campo da pallavolo (con la rete) che possa essere bagnato.
almeno un gavettone (pronto) per giocatore, bidone (o secchio) riempito d'acqua per contenerli, telo occhiellato impermeabile, segnapunti, cronometro.
Vince la squadra che salva più gavettoni provenienti dall'altra parte del campo.
I giocatori della squadra si dispongono equamente nelle due zone del campo separati dalla rete che per l'occasione è coperta da un telo per impedire di vedere chi c'è dall'altra parte.
La prova si svolge a turni in ognuno dei quali il responsabile consegna un gavettone a un componente della squadra che deve lanciarlo nell'altro campo; i compagni dall'altra parte devono cercare di prendere al volo il gavettone senza farlo scoppiare.
Ogni gavettone inesploso fa guadagnare un punto alla squadra.
Allo scadere del tempo o quando tutti i gavettoni sono stati lanciati l’arbitro segna il numero di quelli salvati dalla squadra.
La prova viene vinta da chi ottiene più punti.
Tutti i componenti della squadra devono partecipare lanciando almeno un gavettone.
Il gavettone deve essere lanciato dentro il campo opposto.
Poiché il telo impedisce di vedere dall'altra parte, bisogna sparpagliarsi nella propria metà campo occupando tutto lo spazio, in modo da ricevere il gavettone più facilmente.
Il gavettone si considera salvato se dopo essersi fermato è ancora integro, anche se è caduto a terra.
Una strategia per non far esplodere il gavettone è quella di rallentare la sua caduta afferrandolo progressivamente; qualcuno potrebbe addirittura riuscire a salvarlo usando la propria maglietta come telo elastico (attenzione al rimbalzo).
E' vietato far esplodere volontariamente il gavettone o lanciarlo contro qualcuno.
E' vietato prendere personalmente un gavettone dal contenitore: viene consegnato dall'arbitro.
Poiché è un gioco in cui ci si bagna abbastanza, non bisogna avere addosso dispositivi che potrebbero rovinarsi con l'acqua (orologi, smartphone, microfono).
Alla fine del gioco è opportuno cambiarsi i vestiti con altri asciutti portati da casa o stare al sole ad asciugarsi.
La classifica delle squadre viene stabilita in base al numero di salvataggi riusciti ai singoli gruppi.
Per questa prova occorrono due responsabili: uno che faccia da arbitro, tenga il tempo e consegni i gavettoni e un altro che controlli quelli nel bidone. Tutti gli altri animatori devono stare insieme alla propria squadra e aiutarla nel gioco.
Bisogna preparare almeno il doppio dei gavettoni (palloncini pieni d'acqua e chiusi) rispetto al numero di giocatori poiché molti potrebbero rompersi durante la chiusura o il trasporto; è opportuno non riempirli completamente per non renderli esageratamente fragili.
La preparazione è un'operazione lunga che può durare anche un'intera mattinata; il compito deve essere affidato ad alcuni animatori affidabili (non devono iniziare a giocarci e a romperli invece di conservarli per il gioco) e deve essere svolto lontano dai ragazzi o da animatori poco seri (che potrebbero rallentare la produttività). E' consigliato riporre i palloncini pronti in alcuni contenitori pieni d’acqua (secchi o bidoni della spazzatura) per riuscire a conservarli e a spostarli sul luogo della prova.
Poiché solo un giocatore alla volta lancia il gavettone, il gioco può risultare ripetitivo: deve essere animato bene ad esempio incitando i ragazzi, mettendo della musica e mantenendo alto il ritmo.
Il numero di gavettoni da lanciare deve essere lo stesso per ogni squadra e tutti i giocatori devono poterne lanciare almeno uno.
E' vietato far esplodere volontariamente il gavettone o lanciarlo contro qualcuno; anche tra animatori. Bisogna evitare di sprecare l'acqua inutilmente: è preziosa e serve per il gioco.
Serve un telo da appendere sulla rete per impedire la visione dell'altra metà campo e deve essere abbastanza lungo da arrivare fino a terra; può essere una tovaglia spessa (non trasparente e non pesante altrimenti rovina la rete) o un telo occhiellato impermeabile; per fissarlo si possono usare delle mollette.
Alla fine dei giochi bisogna ritirare tutto il materiale, pulire il campo dai resti dei palloncini e invitare i ragazzi a stare al sole per asciugarsi e non bagnarsi più (vale anche per gli animatori).
Questo gioco può essere conosciuto anche come Battaglia navale perché non si conosce la posizione di chi c'è dall'altra parte e si colpisce a caso.
Salvami! può essere usato anche come sfida tra due squadre. In questo caso ogni gruppo si dispone su una sola metà campo; il lancio deve avvenire in silenzio, in modo che gli avversari non riescano a capire dove posizionarsi e a salvare il palloncino. L'obiettivo rimane quello di salvare i gavettoni provenienti dalla metà campo opposta; al contrario della prova non bisogna favorire la ricezione agli avversari.
Nella sfida invece di assegnare i punti contando i gavettoni salvati si possono contare quelli esplosi (il punto viene assegnato al lanciatore); non cambia molto per l’attestazione del vincitore ma avere più punti crea morale. Se il gavettone non cade in campo la squadra che l’ha lanciato viene penalizzata: gli avversari guadagnano un punto.
Nella figura viene mostrata la sfida tra la squadra A e la squadra B; nel caso di una prova la squadra è unica e si dispone su entrambe le metà campo (tutti i giocatori devono collaborare nel salvataggio dei gavettoni, sia chi lancia sia chi riceve).
Voto generale 7.5/10
Movimento 2.5/5
Coinvolgimento 2.5/5
Tempo di attesa 2.5/5
Difficoltà 2.5/5
Strategia 2.5/5