Questa attività nasce come riscaldamento in una palestra di judo, ma può essere proposta anche come giochino o gioco con l'acqua modificando leggermente le regole.
giochino
dalla 1a elementare in su; per la variante con i gavettoni: dalla 1a media in su
tutti contro tutti; da 4 a 20 giocatori.
5-15 minuti
qualsiasi campo, possibilmente recintato, in cui ogni giocatore abbia a disposizione 2m2; inoltre, per la variante con i gavettoni: un campo bagnabile.
cinesini, corde, gessetti o materassine per suddividere il campo da gioco, almeno un pallone leggero, sicuramente non da basket; opzionale: altri palloni, un segnapunti; per la variante con i gavettoni: gavettoni e recipienti dove tenerli.
Colpire gli altri giocatori con la palla evitando di essere colpiti.
Il campo da gioco è suddiviso interamente in zone confinanti chiamate materassine, di grandezza 1m x 2m. Ogni giocatore sceglie e si posiziona all'interno di una diversa materassina.
Al via i partecipanti devono cercare di prendere gli altri colpendoli con la palla (senza rimbalzo) ed evitare di essere colpiti a loro volta. Ogni volta che si prende una persona si guadagna un punto, se si ferma la palla al volo si guadagna un punto e chi l'ha lanciata ne perde uno.
Si può uscire dalla propria materassina per recuperare la palla, a patto che almeno una parte del proprio corpo rimanga all'interno della propria zona.
Alla fine del tempo di gioco vince chi ha accumulato il punteggio più alto.
Si può essere colpiti su tutto il corpo, testa compresa.
La palla può essere lanciata solo con le mani.
Se la palla colpisce più persone prima di cadere a terra, tutte quelle colpite sono prese.
Se la palla colpisce più persone ma questa non cade a terra perché presa al volo, viene penalizzato solo chi ha lanciato la palla (e viene premiato solo chi l'ha presa al volo).
Per tenere alto il ritmo dei lanci, non è possibile trattenere la palla per più di 3 secondi, altrimenti si è costretti ad abbandonare il pallone e si viene penalizzati come se si venisse colpiti.
Ogni giocatore deve sempre rimanere all'interno della propria materassina con almeno una parte del proprio corpo (dita del piede, mano...). Rispettando questa regola, può schivare o recuperare un pallone vagante nella zona di un avversario o in una non rivendicata.
Se non si riesce velocemente a risolvere una contesa, la palla viene ceduta al proprietario della zona.
Se il pallone esce all'esterno del campo da gioco e nessuno può raggiungerlo dalla propria materassina, è possibile uscire completamente dalla zona per recuperarlo ma per tirare bisogna tornare all'interno.
All'inizio del gioco è importante scegliere con cura la propria materassina: è meglio evitare le zone centrali del campo o troppo affollate, ma anche gli angoli perché si rischia di non avere spazio per schivare i palloni. Segretamente, è possibile stringere alleanze con i vicini di materassina per evitare di essere colpiti a tradimento o per focalizzare i lanci su un particolare avversario.
Questo è un giochino poiché ha una durata ridotta e non prevede squadre.
All'inizio del gioco il campo deve essere interamente suddiviso in zone di 1m x 2m (la misura classica di una materassina), cercando un pattern il più possibile a incastro (vedi figura); alcune potrebbero non essere occupate da alcun giocatore. Si consiglia l'uso di delimitatori che non possano essere spostati dai giocatori (meglio disegnare il campo con i gessetti che delimitarlo con i cinesini); inoltre è preferibile un campo piccolo (affinché sia più difficile evitare le pallonate) e recintato (in modo da non perdere tempo nel recuperare i palloni usciti).
L'arbitraggio non richiede particolari abilità. Può bastare anche solo un arbitro di lato al centro del campo che vigili sul rispetto delle regole. Anche gli animatori possono partecipare al gioco scegliendo una propria materassina, basta non monopolizzare la palla.
Questa attività nasce come riscaldamento in una palestra di judo e senza punteggi: nel gioco originale, chi viene preso deve fare una serie di addominali, chi cerca di prendere la palla ma gli cade deve fare una serie di piegamenti sulle braccia e chi ha lanciato un pallone che è stato preso al volo deve fare entrambe le serie (la lunghezza della serie dipende dall'età dei partecipanti). Durante lo svolgimento della penitenza non si partecipa al gioco, quindi non si può essere colpiti, non si può colpire e non si può nemmeno trattenere la palla fino alla fine della penitenza.
Per aumentare il coinvolgimento e la difficoltà si consiglia di usare più di un pallone per volta.
Se si vuole giocare tenendo i punteggi, si sconsiglia di lasciare il compito a ogni partecipante perché potrebbe barare o sbagliare involontariamente. E' necessario almeno un animatore (sveglio e rapido) per pallone che osservi il gioco e segni su un foglio tutti i punti guadagnati e persi da ogni singolo giocatore (per quella palla). Per fare ciò si consiglia di scrivere tutti i nomi dei partecipanti in un ordine ragionevole (in base a come sono posizionati in campo) e di aggiungere ogni volta di fianco ad essi un “+” per ogni punto guadagnato e un “-” per ogni punto perso, magari tracciando una linea per raggruppare 5 segni uguali (per semplificare il conteggio finale). Alla fine del gioco si uniscono tutti i risultati dei palloni e si calcola il vincitore (un “+” viene annullato da un “-” e viceversa).
Per rendere più imparziale il posizionamento dei giocatori è possibile mettersi in cerchio, magari impedendo di tirare contro i vicini di materassina.
Invece di tenere i punti è possibile giocare a eliminazione: quando si dovrebbe perdere un punto si viene eliminati e bisogna sedersi nella propria materassina; vince l'ultimo che rimane in piedi. Visto che in questo caso il coinvolgimento viene notevolmente ridotto, si consiglia di aggiungere molti palloni per rendere la manche più veloce.
La variante gioco delle materassine - con gavettoni prevede l'utilizzo dei gavettoni pieni d'acqua al posto dei palloni.
In questo caso bisogna preparare prima dell’inizio del gioco una quantità sufficiente di gavettoni in base a quanto si vuole far durare il gioco. La preparazione è un'operazione lunga che può durare anche più di un’ora; il compito deve essere affidato ad alcuni animatori affidabili (non devono iniziare a giocarci e a romperli invece di conservarli per il gioco) e deve essere svolto lontano dai ragazzi o da animatori poco seri (che potrebbero rallentare la produttività). E' consigliato riporre i palloncini pronti in alcuni contenitori pieni d’acqua (secchi o bidoni della spazzatura) per riuscire a conservarli e a spostarli sul luogo del gioco.
A turno a ogni giocatore viene consegnato in mano il gavettone per essere lanciato oppure, se si considerano sufficientemente maturi i partecipanti, è possibile consegnare all'inizio del gioco a ogni giocatore un contenitore con tutti i gavettoni a lui assegnati (in questo caso la durata del gioco potrebbe risultare estremamente ridotta); il gioco non deve comunque degenerare.
In questo tipo di attività c'è la certezza di bagnarsi: bisogna tenere lontani il microfono, i cellulari, gli orologi e i fazzoletti.
Alla fine del gioco occorre ritirare tutto il materiale, ripulire il campo da gioco dai pezzi di palloncino esplosi e non bagnarsi più, nemmeno tra animatori; bisogna invitare i ragazzi a stare al sole ad asciugarsi e fargli mettere dei vestiti asciutti, se hanno portato un cambio (per questo motivo è consigliabile avvisare le famiglie il giorno prima).
Ogni arbitro osserva un unico pallone e deve segnarsi in tempo reale i punti guadagnati o persi da ogni singolo giocatore per il proprio pallone. Per questo motivo si consiglia di usare palle di colori differenti per essere più facilmente riconoscibili.
Voto generale 8/10
Movimento 2/5
Coinvolgimento 3.5/5
Tempo di attesa 1.5/5
Difficoltà 1.5/5
Strategia 3/5