capitolo VI: RIFLESSIONI

In questa parte analizzeremo quali possano essere i vantaggi e i punti di criticità della Wiild, secondo riferimenti sia tecnici che didattici.

Aspetti tecnici

Gli aspetti tecnici sono stati analizzati prendendo in esame:

  • -l'installazione

  • -il Wiimote

· -la connessione

· -la superficie di proiezione

  • -la portabilità/trasferibilità

Installazione

La WiiLD nasce come strumento basato sulla aggregazione di componenti reperibili da fornitori diversi, piuttosto che come un prodotto finito. L’installazione del sistema non è particolarmente complessa, e può essere eseguita senza possedere particolari nozioni tecniche.

Tuttavia, per un funzionamento del sistema che non dia luogo a inconvenienti che, seppur piccoli possono però rubare tempo prezioso durante le lezioni, occorre avere alcune accortezze. In particolare l' installazione dovrebbe essere fissa affinchè il docente, entrando in aula, non debba preoccuparsi della presenza del sistema ma lo possa utilizzare immediatamente e semplicemente.

Wiimote

Uno degli accorgimenti è quello di tenere il Wiimote sempre carico, per evitare, come già detto precedentemente, che il tratto della penna ad infrarossi funzioni in modo saltuario e temporaneo.

Connessione

Le WiiLD si basano su accoppiamento Bluetooth. Le connessioni wireless possono essere soggette a interferenze, il che sebbene non sia un problema insormontabile, può indurre qualche complicazione: ad esempio in condizioni particolari come pareti leggere con lavagne poste sui due lati della parete in aule adiacenti può accadere che in fase di avviamento un computer “avverta” il WiiMote presente in un’aula vicina. Non su tutti i sistemi operativi il problema può attualmente essere risolto facilmente perchè il software che si occupa di effettuare l’accoppiamento del Wii con il computer non è solido e robusto e può presentare altri piccoli problemi. Molto lavoro è stato fatto, e la situazione attuale è sicuramente più buona di quanto non fosse alcuni mesi fa, ma resta ancora da lavorare per migliorare, velocizzare e rendere più stabile l’accoppiamento dei dispositivi. E' possibile ottenere risultati migliori di quelli attuali, come dimostrano ad esempio l’esistenza di mouse e tastiere Bluetooth che vengono rapidamente e affidabilmente riconosciuti dei relativi driver. La comunità open source che supporta l’iniziativa della WiiLD è al lavoro per risolvere questi inconvenienti.

Superficie di proiezione

La superficie su cui opera generalmente una LIM può presentare maggiori o minori flessibilità a seconda della tecnologia utilizzata.

Attualmente è difficilmente ipotizzabile che una LIM possa portare all’abolizione di una lavagna tradizionale in aula.

A seconda dell’esposizione dell’aula alla luce naturale, di come sia disposta l’illuminazione artificiale, e della potenza del proiettore utilizzato, l’uso di una LIM può comportare un affaticamento visivo o la necessità di effettuare un parziale oscuramento dell’aula. Di conseguenza non è pensabile che il dispositivo venga utilizzato per tutto il tempo. Anche se le condizioni di illuminazione si presentassero ottimali, difficilmente i docenti rinuncerebbero alla presenza di una lavagna tradizionale, proprio per il suo uso immediato. Pensiamo, ad esempio, all' avvio del computer o all'accensione del proiettore : un gessetto e un pennarello possono essere invece, subito utilizzati.

Nelle aule dotate di LIM (almeno quelle basate su tecnologia non ottica) si tende ad affiancare i due dispositivi (LIM e lavagna tradizionale) ponendoli in posizione decentrata, e pertanto non ottimale. Spesso problemi di spazio possono aumentano le difficoltà per la collocazione di entrambi i dispositivi.

La WiiLD, può sfruttare, invece, una superficie bianca qualunque e pertanto è possibile avere in aula un'unica lavagna in posizione centrale, che può servire come lavagna a pennarelli e (parzialmente o interamente) come supporto di proiezione. Diventa anzi possibile usare contemporaneamente la proiezione e la interattività con il computer e il pennarello normale, anche se ovviamente così facendo si perde la proprietà di poter fare una hard copy dell’intero contenuto della lavagna.

Portabilità/trasferibilità

A seconda di quale sia il dispositivo che contiene l’”apparato sensoriale” della LIM, la portabilità/trasportabilità dello strumento varia grandemente. Nel caso di una LIM tradizionale, in genere l’apparato sensoriale è la superficie della LIM stessa.

Spostare il dispositivo (per esempio per portarlo in aula magna o in un laboratorio) diventa impossibile, a meno che non sia stato pensato ad un montaggio su carrello mobile come il produttore Interwrite, che forniscono lavagne anche già montate su carrello.

Dispositivi quali la WiiLD e i proiettori interattivi invece possono essere spostati con grandissima facilità, anche grazie alla possibilità di usare superfici di proiezioni generiche.

Conclusioni

Il gruppo di lavoro di Trento, composto da Massimo Bosetti, Matteo Ruffoni e Marco Ronchetti hanno riassunto con la seguente tabella i principali parametri di confronto tra le LIM tradizionali e la Wiild :

Come si vede, la WiiLD ha come vantaggi principali il costo, la mobilità, l’indipendenza dalla superficie di proiezione, e quindi una maggiore adattabilità nei singoli contesti. I punti deboli sono, sicuramente la mancanza di riferimenti commerciali e una minore facilità di connessione.

Le LIM tradizionali hanno supporto commerciale, possono avere il vantaggio di avere una connessione con il computer semplice e affidabile (via cavo). Per contro non sono in pratica spostabili, hanno costi più elevati, sono vincolate ad una dimensione predefinita, e necessitano generalmente dell’affiancamento di una superficie di lavagna tradizionale.

Aspetti didattici

Prima di tutto la WiiLD ha un carattere informale, che fa parte del vissuto quotidiano dei giovani, e che rompe la stretta dinamica della classe. A tale proposito il gruppo Wii4dida ha rilevato che gli studenti più piccoli hanno dimostrato una forte capacità d’utilizzo.

La netta distinzione tra hardware e software che la soluzione WiiLD presenta (poiché essa non viene presentata con un software ad-hoc) induce una consapevolezza maggiore da parte del docente di cosa una LIM sia e ne favorisce quindi un uso più “informato”.

Proprio per questo motivo la natura “fai da te” della WiiLD “obbliga” gli insegnanti ad autoformarsi ma nello stesso tempo il rovescio della medaglia è che, se l’introduzione di tecnologia a supporto della didattica in aula richiede sempre da parte del docente disponibilità, iniziativa personale ed un atteggiamento aperto e cooperativo, la natura della WiiLD amplifica notevolmente rendendole ancora più importanti tali caratteristiche. Può rappresentare per docenti e tecnici un fondamentale stimolo a mettersi in gioco, ad innovare il proprio quotidiano migliorando la risposta della didattica alle problematiche del presente.

Come dichiarato dal gruppo Marconi di Bologna la Wiild “nasce in perfetta coincidenza spazio-temporale con la grande operazione ministeriale sull’introduzione massiccia delle LIM ma non vuole assolutamente rappresentare una soluzione alternativa o in alcun modo contrapposta o concorrenziale rispetto agli obiettivi di questa”

E’ una soluzione che sicuramente condivide lo spazio della didattica con la LIM, ma che risulta differente per contesto, modalità di realizzazione, finalità.

A tale proposito l'esperienza maturata dal Progetto Marconi, rileva che in moltissimi contesti scolastici la proposta commerciale, più costosa ma più stabile, semplice e supportata, risulta la via più efficace, se non l'unica percorribile per favorire l'introduzione e l'uso della LIM. Ma la stessa esperienza ci indica, come, in molte situazioni, la facilità d'uso non rappresenta un elemento sufficienti per assicurare la realizzazione degli obiettivi.

Le LIM commerciali sono tutte vendute con un software proprietario, finalizzato a valorizzarne al massimo le possibilità dell'hardware, e ad agevolare al massimo l'usabilità da parte del docente, anche e soprattutto dell'inesperto. Quasi tutte forniscono un set di risorse digitali (dalle immagini ai learning object più complessi) pronte per l'uso, ma obbligatoriamente soggette a copyright e diritti d'uso.

La Wiild è in sostanza un sistema di puntamento un semplice mouse. Tutti i software possono essere utilizzati dalla Wiild. Sta ai docenti selezionare gli applicativi e capire come posso essere utili da un punto di vista educativo-didattico.

“Trovo spesso fuorviante per i docenti l'inevitabile approccio dei produttori commerciali che presentano il prodotto LIM come un tutt'uno, dove Hardware e Software sono quasi indistinguibili, e fanno emergere l'idea di una LIM come un elettrodomestico, già utilizzabile possedendo due o tre specifiche sequenze di comandi.” afferma Roberto Bondi , il responsabile del Progetto Marconi durante il suo intervento a Docebotech nell'Aprile 2009[1]

Nelle LIM tradizionali è sempre l' elemento software ad essere valorizzato in sede di proposta e di formazione iniziale tecnico-operativa, tanto che molto spesso i formatori e i docenti focalizzano l'attenzione sempre sullo strumento esprimendosi con un “la lavagna fa...” o ”con la lavagna si può...” dimenticando, così, la didattica delle discipline.

Pietro Pilolli, parlando di Ardesia ricorda che “nasce per essere un supporto all’insegnamento, proprio come la pietra lavorata. Non ha nessun intento di imporre nuovi metodi didattici e, proprio per questo motivo, non è dipendente da nessuna applicazione. Basta aprire un qualunque applicativo ed è possibile fissare i concetti e i commenti come se si scrivesse su una classica lavagna. Tradizione e innovazione convivono nella semplicità. “

Sicuramente ci sono per un docente molte ore di lavoro affinchè possa riuscire a proporre con successo l'uso "alla lavagna" di un insieme eterogeneo di software e di risorse digitali a vantaggio dell'apprendimento dei suoi studenti. E tale considerazione può indurre a pensare che la Wiild sia un prodotto “antieconomico”.

Ma non dimentichiamo che dietro al progetto Wii4dida di Trento o a quello di Wiidea di Bologna, c'è una comunità di docenti che sta lavorando, che condivide i risultati, i successi e gli insuccessi, una comunità di supporto per chi ha voglia di sperimentare e mettersi in gioco.

Daniele Barca, referente per le Nuove Tecnologie dell'USR Emilia Romagna definisce la Wiild come una LIM 2.0, perchè composta di un insieme di risorse variegate, “possibilmente libere, alle quali l’esperienza e la mano del docente, coordinatore e conduttore di esperienze, sa dare significato e visione di insieme rispetto al contesto di classe nel quale viene ad operare.”

Ecco, quindi, che la Lavagna digitale Wiild si impone come uno standard “open” favorendo la formula vincente del “do it yourself” perchè il docente viene messo al centro del processo di innovazione e sperimentazione, avendo la possibilità sia di proporre soluzioni personalizzate e differenziate, basate sulle proprie competenze acquisite, ma anche di favorire la condivisione e il riuso delle risorse prodotte.

[1] wiidea.scuole.bo.it/2709/interventi/traccia_bondi.html