Città allo specchio
STATI GENERALI DELLA CULTURA
Edizione 2018
# 2 La cultura dell’immaginario tra reale e irreale - persona, maschera, icona
CASTIGLION FIORENTINO (AR)
Sala del Consiglio Comunale
Sabato 10 marzo ore 9:30 - 13 presso la Sala Consiliare del Comune di Castiglion Fiorentino
Città allo specchio: dialogo a più voci sulla città che si racconta
tavola rotonda con la partecipazione degli Assessori alla Cultura e dei Sindaci dei Comuni della Val di Chiana Aretina
saranno presenti:
Mario Agnelli (Sindaco Comune di Castiglion Fiorentino)
Massimiliano Lachi (Assessore alla Cultura Comune di Castiglion Fiorentino)
Deborah Valentini (Assessore alla Cultura Comune di Marciano della Chiana)
Francesca Basanieri (Sindaco e Assessore alla Cultura Comune di Cortona)
Margherita Scarpellini (Sindaco e Assessore alla Cultura Comune di Monte San Savino)
Francesco Sonnati (Sindaco Comune di Foiano della Chiana)
Alice Gervasi (Assessore alla Cultura Comune di Foiano della Chiana)
Valeria Nassini (Assessore alla Cultura Comune di Civitella in Val di Chiana)
Serena Gialli (Assessore alla Cultura Comune di Lucignano)
Dalla preistoria ad oggi nulla come la “città” ha vissuto sul proprio aspetto, materiale e concettuale, la dinamica trasformazione dell’umanità che l’ha abitata. Da insediamento del potere politico e temporale, della difesa, della convivenza e dello scambio/mercato, a moderno luogo della creazione del sé e dell’espressione della propria appartenenza culturale, attraversando la dispersione e la dissipazione dei grandi agglomerati, la città è stata sempre quel centro caratteristico, incrocio tra vie di comunicazione di terra, di acqua e di cielo, in cui l’evoluzione umana si è specchiata, nel bene e nel male.
Questo in particolare nei borghi straordinari della Val di Chiana che hanno saputo, pur nella frenesia degli ultimi decenni del XX secolo e nel nascere indiscriminato delle “megalopoli”, mantenere una propria fisionomia tra conservazione ed evoluzione, passato, presente e futuro.
Se la città è specchio di chi la abita - e di chi ne racconta il vissuto -, partecipando della fervida immaginazione che soggiace alla creatura uomo dall’una, nessuna e centomila maschere, possiamo spingerci ad immaginare la città stessa una “creatura” viva e pulsante, desiderosa e allo stesso tempo obbligata a porsi in dialogo con l’altro da sé; obbligata laddove il mantenimento di un particolare “stato di benessere” della città è oggi economicamente (imprescindibilmente) legato all’opinione che proprio “l’altro da sé” ha della città che attraversa.
La città stessa, dunque, portatrice di una, nessuna e centomila maschere, da indossare nelle occasioni più propizie affinché la propria immagine risulti coerente con la propria storia e allo stesso tempo attrattiva, maliziosa e accattivante. Di più: sorprendente.
Ma quali sono quelle centomila maschere che la città è invitata ad indossare oggi per attrarre, per mostrarsi, oltreché essere, quel “complesso delle istituzioni sociali, politiche ed economiche, delle attività artistiche e scientifiche, delle manifestazioni spirituali e religiose che caratterizzano la vita di una determinata società in un dato momento storico”, così come nella voce “Cultura” dell’Enciclopedia Treccani? Qual è dunque la “cultura” che narra a chi la visita e in quali modi?
Questo è ciò che la II edizione degli Stati della Cultura chiederà agli amministratori dei sette comuni della Val di Chiana (Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino). Questo vuole essere il racconto in forma di dialogo e scambio di prassi costruttivo degli abiti, dei costumi e delle maschere, delle sagre e dei festival, dei vessilli legati ai balconi e dei progetti appesi alle mura, che le città della Val di Chiana stanno vestendo ad oggi per esporre il proprio progetto culturale e artistico, rendendolo fruibile ai propri cittadini così come a un turismo sempre più curioso e attento ai pregi dell’autenticità.