Metodo BATES

Il Metodo Bates nella vita quotidiana

Un giorno un giovane vide un maestro di Tai Ji allenarsi al parco, si avvicinò e chiese: “Maestro, tu fai Tai Ji?”. Il maestro lo guardò e rispose di no. Il giovane dubbioso ritornò al parco il giorno seguente, dopo essere stato rassicurato da amici che quello fosse veramente un maestro di Tai Ji e, incontrandolo nuovamente, gli pose la stessa domanda, ottenendo la medesima risposta. La strana comunicazione proseguì per qualche tempo.

Passarono gli anni e il giovane si iscrisse ad una scuola di Tai Ji. Il maestro della scuola era lo stesso maestro da lui incontrato anni prima al parco e il giovane si sentì rassicurato alla sua vista. Gli si avvicinò nuovamente e chiese: “Maestro, allora tu fai Tai Ji?”, ma il maestro dopo averlo guardato per un attimo rispose negativamente come anni prima al parco. Il giovane allievo pensò di avere incontrato un maestro un poco burlone e proseguì il corso. Passarono gli anni fino a che un giorno il maestro si avvicinò al giovane allievo e gli disse: “Sai qual è il tuo problema?… Tu fai Tai Ji”.

Questa storia si adatta bene al metodo Bates:

ci sono persone che “fanno” il metodo Bates senza avere ancora compreso che il metodo Bates lo si deve vivere, non fare;

ci sono persone che si avvicinano alla pratica del metodo Bates convinte che il metodo sia uno “strano” insieme di esercizi che servono a migliorare la propria vista … ma quando smettono di farli tornano a vedere come prima.

Ma il metodo Bates è il frutto di una vita di ricerche, è un percorso di rieducazione visiva. Praticare le diverse tecniche ha lo scopo di permettere di comprendere, a chi le pratica, qualcosa di se stessi che contribuisca a togliere lo sforzo inconsapevolmente usato nel tentativo di vedere.

Il metodo Bates più che una serie di cose da fare è, piuttosto, una serie di cose da non fare. Quindi il metodo ideato dal Dott. Bates non è soltanto una serie di esercizi visivi, come si potrebbe essere portati a pensare, ma occorre diventare consapevoli che i problemi visivi sono causati dalla tensione mentale e dallo sforzo di vedere che provoca abitudini visive non corrette, quindi è un approccio olistico che considera la vita della persona nella sua totalità.