Raffaello Sanzio fu un pittore e architetto tra i più rappresentativi del Cinquecento, con Leonardo e Michelangelo completò la triade dei grandi maestri del Rinascimento italiano. Nato ad Urbino nella notte del Venerdì Santo del 1483, apprese i fondamenti della pittura dal padre Giovanni Santi, attivo presso la corte dei Montefeltro. Dopo la morte del padre si recò a Perugia presso la bottega del Perugino, artista molto affermato ed influente dell'epoca. Nel periodo umbro-senese la sua fama crebbe, grazie a opere come la "Crocifissione Gavari" (esposta alla National Gallery di Londra) e al celebre Sposalizio della Vergine, oggi conservato alla Pinacoteca di Brera, a Milano. Nel 1504 si trasferì a Firenze e vi rimase fino al 1508 quando venne chiamato a Roma da Papa Giulio II: il soggiorno a Firenze e l'incontro con Leonardo e Michelangelo fecero sbocciare il suo stile, teso alla rappresentazione del bello ideale, oltre i limiti della Natura, e a una resa luminosa. Peculiarità che emergono dalla serie di Madonne, su tutte La Madonna del Cardellino, e dai numerosi ritratti. Il periodo romano segnò la sua maturità, che intraprese anche la carriera di architetto, realizzando capolavori immortali come gli affreschi della Stanza della Segnatura, come la Scuola di Atene, e delle Stanze Vaticane. Chiamato, dopo la morte di Bramante, a dirigere i lavori della basilica di San Pietro, progettò tra gli altri la Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, Palazzo Jacopo da Brescia e Palazzo Alberini.
Ciò che rende unico Raffaello è il suo stile caratterizzato da un'armonia quasi perfetta tra spazio e figure e un particolare e luminoso cromatismo. Inoltre è stato un artista molto produttivo che ha realizzato moltissime opere d'arte.
La Trasfigurazione rappresentò la summa poetica e artistica dell'artista urbinate, che morì senza completarla a soli 37 anni, nel giorno del venerdì Santo del 1520 a Roma.
Autore: Raffaello Sanzio.Titolo: scuola di Atene.
Data: 1509 - 1510.
Ubicazione: città del Vaticano, Stanza della Segnatura.
Tecnica e materiali: affresco.
Dimensioni: 500 x 770 cm.
Committenza: commissionata da papa Giulio II
Titolo: La Madonna Sistina
Autore: Raffaello Sanzio
Data: 1512/13
Tecnica: olio su tela
Dimensioni: 269,5 x 201 cm Ubicazione: Gemäldegalerie, Dresda
Committenza: commissionata da papa Giulio II
La scuola di Atene (sopra a sinistra): opera rinascimentale, rappresenta i più grandi filosofi, tutti riuniti in un grandioso edificio classico. I personaggi più importanti sono sicuramente Platone e Aristotele, posti al centro dell’edificio e intorno a loro gli altri filosofi posti quasi circolarmente; sono messi in risalto anche i filosofi Diogene, sdraiato sulla scalinata, e Eraclito seduto sull’ultimo gradino. La filosofia, motivo per il quale vengono rappresentati i filosofi, è vista come una delle vie attraverso cui si può giungere a Dio. Il segno è molto preciso e raffinato, le figure sembrano reali. Sono utilizzate linee miste, curve per la rappresentazione delle figure umane e per la realizzazione delle varie cupole presenti nella sala; dritte per i muri e per la scalinata.
Tutto è molto uniforme, non vengono lasciati spazi incompleti. Per ciò che concerne l’edificio, sono utilizzati colori freddi come il bianco del marmo, e i colori freddi li troviamo anche sullo sfondo, come si nota dalla rappresentazione del cielo. I colori caldi sono utilizzati per il vestiario, ma anche per la decorazione delle cupole della sala.
L’ambiente è molto luminoso, soprattutto nella parte centrale del dipinto; si nota anche qualche ombra in particolar modo sul lato destro e vicino alle cupole. Vi è un forte utilizzo della prospettiva da parte di Raffaello; infatti tra le figure di Aristotele e Platone è posizionato il punto di fuga dell’impianto prospettico, facilmente rilevabile prolungando le direttrici delle fasce chiare della pavimentazione e quelle decise e nette delle cornici sottostanti alle volte. L’uso della prospettiva da un senso di equilibrio,classicità e compostezza. L’autore vuole probabilmente mettere in risalto il ruolo della filosofia vista come mezzo per giungere a Dio.
La Madonna di Sistina (sopra a destra): uno dei capolavori rinascimentali più famoso al mondo, mostra l’apparizione di Santi su un letto di nuvole. Al centro Maria con Gesù Bambino in braccio incede verso il mondo terreno. Discendendo dall’alto, da un cielo simboleggiato da innumerevoli eteree testine di cherubini, porta il Divino Pargolo al suo popolo.
Alla sinistra, Sisto II (martire del III secolo) genuflesso le indica la via. A destra, umilmente inginocchiata, è Santa Barbara, che parimenti subì il martirio nel III secolo. Il maestro li ha rappresentanti in quanto ambedue i santi venivano venerati presso l’altare maggiore della chiesa del convento di San Sisto a Piacenza. I due angioletti, simpatici e pensierosi, appoggiati al parapetto sul bordo inferiore sono stati aggiunti da Raffaello in un secondo tempo per ragioni compositive.