Donato di Niccolò di Betto Bardi, detto Donatello, è uno scultore italiano nato a Firenze nel 1386 e morto, ottantenne, nel 1466 sempre a Firenze. Il lavoro di Donatello si svolge a Firenze, Prato, Siena e Padova e nella sua attività sperimenta tutte le possibili tecniche (tuttotondo, bassorilievo) e tutti i possibili materiali (marmo, bronzo, terracotta, legno). È stato il primo scultore a riallacciarsi alla tradizione scultorea greco- romana, infondendo però nei suoi personaggi un’umanità e un’introspezione psicologica che rimarranno uniche nella storia dell’ arte.
Fra le opere più rappresentative della sua grande capacità artistica, sono i putti danzanti e cantanti del pulpito di Prato e della cantoria di S. Maria del Fiore (1433-1438); il "San Giorgio" di Orsanmichele (1417) e la "Giuditta" di piazza della Signoria a Firenze; la "Annunciazione" (1435); la statua equestre del "Gattamelata" (1446-1450) a Venezia e le statue e i rilievi dell'altare maggiore nella Basilica del Santo a Padova (1446-1450).
Autore: Donatello
Data: 1415-1417
Materiale: marmo
Altezza: 209 cm
Ubicazione: Museo Nazionale del Bargello,Firenze
Autore: Donatello
Data: 1433-1438
Materiale: marmo
Dimensioni: 348x570x98 cm
Ubicazione: Museo Nazionale del Bargello,Firenze
San Giorgio (sopra a sinistra): statua in marmo composta attorno al 1416, commissionatogli per una nicchia esterna della chiesa fiorentina di Orsanmichele. La statua presenta ancora qualche traccia di gotico. San Giorgio è in una postura orgogliosa e ci appare solido e ben piantato al suolo con le gambe leggermente divaricate e il grande scudo che funge da appoggio. La postura orgogliosa è unità alla tranquillità del suo volto. Alla fermezza fisica fa riscontro quella morale. Donatello nel basamento dell’ opera realizza un bassorilievo con San Giorgio e la principessa.
Cantoria (sopra a destra): richiesta a Donatello nel 1433 dall'Opera del Duomo di Firenze, per essere accompagnata all'altra Cantoria di Luca della Robbia, all'interno della cattedrale.Rappresenta una danza di putti con un effetto di movimento continuo.
I putti di Donatello discendono da quelli classici: sono colti nei velocissimi girotondi, in una confusione di gambe e braccia che riempie tutto lo spazio. La visibilità della scena è ostacolata dallecolonnette a tutto tondo della struttura architettonica. A sinistra i putti si tengono per mano o per gli avambracci, a destra si legano con classiche ghirlande di alloro intrecciate.
Donatello propone l'immagine di un allegro e festoso gioco di fanciulli che si rincorrono e danzano con straordinaria libertà e spigliatezza. Il movimento non si svolge in una sola direzione, perchè le figure davanti si muovono verso destra e quella dietro corrono nella direzione opposta, creando un effetto di moto continuo.
L'architettura è riccamente ornata con numerosi motivi che derivano da prototipi classici ed etruschi e da incrostazione musiva multicolore. Si notano sostegni a mensole, cornici, specchi in marmo, corone, ghirlande, testine, conchiglie e anfore, che costituiscono un repertorio molto vario e "anticlassico" per la sua eterogenetità e fantasia.