Quattro ritratti di madre
QUATTRO RITRATTI DI MADRE
(FourPortraits - ofMothers)
di Arnold Wesker
con le allieve del Laboratorio Teatro & Contorni:
Gabriella Aimo, Daniela Bonfanti, Luisa Lombardo e Floriana Masala
regia Patrizia Ercole
assistente alla regia Mina Mancuso
quadri scenografici di Simone Alfarone - un omaggio alla poetica pittorica di Edward Hopper
quadri scenografici ad olio di Simone Alfarone
Biblioteca Berio - Sabato 11 febbraio 2012 – ore 17,00
Sala dei Chierici - INGRESSO LIBERO – la cittadinanza è invitata
Programma
DONNA COME MADRE NUBILE
RUTH, di 39 anni
Gabriella Aimo
DONNA MAI STATA MADRE
NAOMI, di 70 anni, ebrea
Floriana Masala
DONNA COME MADRE FALLITA
MIRIAM, di 45 anni
Luisa Lombardo
DONNA COME MADRE TERRA
DEBORAH, di 35 anni
Daniela Bonfanti
Io mi immagino che per ogni personaggio l'attrice aggiungerà o toglierà uno o due elementi, forse una parrucca, forse un piccolo dettaglio, per aiutarsi. Ma i ritratti dipenderanno principalmente dalla recitazione. Non importa se l'attrice ha e dimostra trentacinque anni quando sta rappresentando una donna molto più vecchia. La sfida in questi ritratti è rendere un'impressione delle personalità, attraverso il timbro e il ritmo della voce, e attraverso l'atteggiamento fisico.
Arnold Wesker
Quattro ritratti di madre di Arnold Wesker dalla raccolta Cinque atti unici per sola donna - Gremese Editore
Scritti nel 1982 in forma di monologhi per una sola attrice e qui presentati con quattro differenti interpreti, Quattro ritratti di madre rappresenta senza dubbio uno dei testi esemplari del drammaturgo londinese, particolarmente attento ed efficace nel restituirci nei suoi atti unici la fisionomia di donne che danno libero sfogo alle loro contraddittorie voci interiori, in bilico tra desolazioni esistenziali e quotidianità minimalista.
Arnold Wesker, scrittore, poeta, drammaturgo e sceneggiatore inglese, nasce a Londra nel 1932. Considerato una delle figure chiave del teatro del XX secolo, ma anche una delle più prolifiche: è autore di 42 opere teatrali, 4 raccolte di novelle, 2 volumi di saggi, un libro di storie per l'infanzia, una autobiografia, radiodrammi, sceneggiature per film, poesie e molti vari altri scritti.
Le sue commedie sono state tradotte in 18 lingue e rappresentate in tutto il mondo. L'autore le ha anche dirette, in molte produzioni mondiali.
Molteplici sono i temi esplorati nelle sue opere: l'amicizia, la morte, la vecchiaia, i conflitti coniugali, la violenza, la maternità, il fallimento di un amore, la scoperta di sé, il fanatismo religioso e non , la sete di conoscenza, i sogni perduti, ecc...
Wesker dimostra un particolare interesse per la psicologia femminile tanto che scrive molteplici monologhi per donna: dalla spassosa commedia surrealista Whatever Happened To Betty Lemon? al dramma Four Portraits of Mothers al melodramma Letter to a Daughter.
Outsider del teatro inglese, Wesker è il più imprevedibile, il meno inserito fra i drammaturghi inglesi della sua generazione. E' sempre stato insofferente a qualsiasi etichettatura (prima fra tutti quella di angry young man che non ha mai accettato) perché, come dice lui stesso: " l'immagine congelata è la maledizione dell'artista".
Wesker è giunto alla notorietà internazionale con le commedie della sua Trilogia (cioè Chicken Soup With Barley, Roots e I'm Talking About Jerusalem ma anche con il celeberrimo The Kitchen da cui venne anche tratta un'omonima sceneggiatura. Contrariamente a quanto si crede, Wesker non ha mai abbandonato i temi sociali delle sue prime opere, ha semmai focalizzato, negli anni, la sua attenzione sull'analisi dei rapporti interpersonali, ha sviluppato sempre di più l'indagine delle debolezze e dei fallimenti individuali, spesso conseguenza di un più vasto male sociale.
I personaggi weskeriani sono complessi, disegnati a tutto tondo, in continuo rapporto dialettico con se stessi e con gli altri. Il dialogo nelle opere di Wesker è una coraggiosa risposta al morbo dell'incomunicabilità e, purché sia sempre viva la tensione della comunicazione, la lingua inglese viene esplorata dall'autore in tutte le sue forme, da quella poetica e raffinata a quella colloquiale, quotidiana, infarcita di espressioni Yiddish o dialettali.
quadri scenografici di Simone Alfarone - un omaggio alla poetica pittorica di Edward Hopper
Simone Alfarone Nato a Genova nel 1984. Nel 2007 ha conseguito il diploma di laurea presso l'Accademia di Belle Arti. Nel 2009 ha ottenuto l'abilitazione per l'insegnamento di Disegno e Storia dell'arte e di Arte e Immagine. Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Storia dell'arte e valorizzazione del patrimonio artistico, indirizzo moderno, dell'Università di Genova. Tra il 2006 e il 2010 ha partecipato a tre mo-stre internazionali di Ex Libris (Bodio Lomnago e Milano), a tre Premi Sergio Fedriani (Genova), classificandosi al secondo posto nel 2010, alla mostra collettiva di pittura "L'intesa del sentire" e alla personale "Attualità della pittura" (Bogliasco).“Per il mio percorso artistico scelgo di indagare l'umano attraverso le forme del ritratto, puntando sulla forza comunicativa di una pittura autentica, sce-vra da idealizzazioni o tipizzazioni, lontana dalla fragile ambizione di eternare un attimo, rivolta invece al fluire dinamico dell'esistenza.”
Quattro ritratti di madre dalla raccolta Cinque atti unici per sola donna
ISBN-10: 8876056416
ISBN-13: 9788876056413
Editore: Gremese Editore
Data di pubblicazione: Jan 01, 1992