Il diario di Adamo ed Eva

IL DIARIO DI ADAMO ED EVA

di Mark Twain

Illustrazioni di Lester Ralph

Traduzione di Giovanni Sordini

Reading del racconto con gli allievi del Laboratorio Teatro & Contorni:

Sivia Bisso, Carlo Canali, Deborah Carelli, Alberto Cervelli, Gabriella Esposito,

Angela Gibaldi, Vittorio La Banca, Maurizio Masnata, Giulia Motta, Silvia Olmi, Stefania Pasini,

Marco Roncucci, Andrea Russo, Biancalice Sanna e Francesca Savino

regia Patrizia Ercole

Biblioteca Berio - Sabato 24 aprile 2010 – ore 11,00

Sala dei Chierici - INGRESSO LIBERO – la cittadinanza è invitata

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Il diario di Adamo ed Eva di Mark Twain, edizione Stampa Alternativa

Con proiezione immagini delle illustrazioni di Lester Ralph

“Il diario di Adamo ed Eva” di Mark Twain è una rivisitazione satirica e singolare del celebre mito. Per comprendere l’originalità del piccolo racconto (neanche una cinquantina di pagine), dobbiamo pensare che nel XX secolo un “rifacimento” della Bibbia era considerato scandaloso. Twain, fingendo di credere al mito, si diverte ad immaginare come siano potute andare realmente le cose e a come possa esser nata l’attrazione tra i due sessi. È una versione ironica e fiabesca dell’incontro tra l’uomo e la donna per eccellenza, caricati di tutti gli stereotipi dell’uomo moderno, come se fossero vissuti davvero ai nostri giorni. Adamo, dai modi un po’ rozzi e facilmente irritabile, è infastidito dalla presenza di Eva, che lo segue incuriosita, parlando ininterrottamente e dando un nome a tutte le cose. Eva è romantica, vanitosa, chiacchierona. Adamo è cinico, solitario, rude. Come nell’originale, Eva e Adamo mangiano la mela e vengono introdotte nel mondo la morte, l’istruzione e il lavoro. Cose che sembrano piacere solo ad Eva. Eppure, nonostante le diversità, uomo e donna si amano. Eva scrive nel suo diario: “Se chiedo a me stessa perché lo amo, non so dare una risposta, ma in realtà non mi importa tanto di saperlo… credo che debba essere così” e il “burbero”Adamo, sulla tomba di Eva, scriverà: “Dovunque era lei, là era l’Eden”. E così, sembra segnato a ripetersi all’infinito il destino degli uomini.

Sulla tomba di Eva

DOVUNQUE ERA LEI,

LÀ ERA L'EDEN.

ADAMO

Mark Twain è lo pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens, scrittore statunitense (1835 - 1910): è stato litografo, pilota fluviale sul Mississippi, giornalista fra i cercatori d'oro nonché scrittore.

La sua fama è legata ai ritratti umoristici e picareschi che fece dell'America in romanzi come Le avventure di Tom Sawyer (1876), Vita sul Mississippi (1883) e Le avventure di Hucleyberry Finn (1884). L'ultimo periodo creativo di Mark Twain è contrassegnato da un certo pessimismo che ritroviamo in lavori quali Wilson lo svitato (1894) e L'uomo che corruppe Hadleyburg (1900).

Mark Twain è l'ideale filo di congiunzione fra Edgar Allan Poe e Herman Melville. Le opere di Mark Twain sono oggi importanti perché strumento indagatore della società americana: Twain disegna una analisi sociale e della lingua con una ironia che si concede poche reticenze.