Ed eccoci a Varna l’antica Odessos. Abbiamo attraversato tutta la Bulgaria per giungere al Mar Nero. Varna, seconda città di questo paese, è, non solo un importante centro industriale con porto sul mare, ma anche cosmopolita stazione balneare. La città è affascinante per la sua eleganza ma soprattutto per la sua storia, i suoi musei e le sue istituzioni culturali.
Abitata fin dalla preistoria da una tribù tracia, deve il nome di Odessos a coloni che provenivano da Mileto (580 a.C.)
Successivamente passò a Filippo II il macedone. Ma tralasciando poi romani, dei quali possiamo ammirare delle bellissime terme (II sec. d.C.), ed ancora bizantini, crociati ed ottomani, mi preme rilevare l’importanza di Varna per quanto attiene il suo valore archeologico.
Nel suo territorio è stata scoperta una necropoli del Calcolitico (6000 anni fa) con il più antico tesoro in oro del mondo.
Questo sito fu scoperto casualmente nel 1972 dal trattorista Raicio Marinov che, scavando un canale, trovò un braccialetto d’oro di ben gr. 268 che raccolse e consegnò al Museo della città.
Restai conquistata da questi uomini onesti che non hanno trattenuto per sé quei tesori, e che non li hanno neppure fusi per una facile vendita. Un grazie è doveroso anche da noi, abitanti del mondo.
Gli scavi sono tuttora in corso e finora sono state scoperte circa 300 tombe risalenti al 3200-3000 a.C.; in 45 d’esse sono stati trovati 3000 oggetti d’oro, talvolta risalenti al neolitico. Ma la storia è appena iniziata.
Nel museo archeologico ci si ubriaca d’oro e si rimane sconvolti di fronte a tante meraviglie. Quanto tempo hanno trascorso in questo lungo sonno i principi Traci?
A Varna inoltre abbiamo visitato il Museo etnografico, alloggiato in una antica casa di pietra e legno. Gli oggetti più disparati sono legati all’agricoltura, ma anche tappeti, stoffe, ceramiche ed abiti e gioielli appartenuti alle diverse etnie della regione.