Madre Nazarena Majone

A vent'anni conobbe le Suore del Divino Zelo, fondate a Messina dal Beato Annibale Maria di Francia, e volle diventare una di loro. Donna di grande fede e di spirito di sacrificio, si prodigò per lo sviluppo del suo Istituto e delle opere caritative che esso svolgeva tra i poveri, gli orfani e gli emarginati. Fu fedele e sottomessa al Padre Fonda

tore che le affidò incarichi di responsabilità, tra cui quello di superiora generale, chGraniti (Messina), 21 giugno 1869 – Roma, 25 gennaio 1939Purificata da contrarietà ed umiliazioni, morì in odore di santità.

A vent'anni conobbe le Suore del Divino Zelo, fondate a Messina dal Beato Annibale Maria di Francia, e volle diventare una di loro. Donna di grande fede e di spirito di sacrificio, si prodigò per lo sviluppo del suo Istituto e delle opere caritative che esso svolgeva tra i poveri, gli orfani e gli emarginati. Fu fedele e sottomessa al Padre Fondatore che le affidò incarichi di responsabilità, tra cui quello di superiora generale, che esercitò dal 1902 al 1928. Purificata da contrarietà ed umiliazioni, morì in odore di santità.

Maria Majone nacque a Graniti (Messina) il 21 giugno 1869 in una semplice famiglia, a 11 anni divenne orfana di padre e dovette contribuire con un lavoro al sostentamento della famiglia, insieme ai fratelli e sorelle. Fu tra le artefici della fondazione nella sua parrocchia della Pia Unione delle Figlie di Maria, per il suo esempio di grande pietà per tutti, il parroco le chiese di prendersi cura di due “Poverelle del Cuore di Gesù” che erano giunte da Messina per raccogliere offerte per un orfanotrofio femminile nel quartiere ‘Avignone’, il più povero della città.

Si trattava di un gruppo di volontarie che sant' Annibale Di Francia cominciava a raccogliere per gestire e sostenere l’opera assistenziale suddetta.

L’incontro fu provvidenziale per Maria Majone, seguendole per due giorni, capì che la sua vita era quella religiosa e il 14 ottobre 1889, venne accolta nella nuova fondazione come aspirante.

Il lavoro per le suore era molto duro, madre Nazarena rimase sempre al fianco del fondatore e quando per risolvere una crisi interna, padre Annibale chiese all’arcivescovo di affidare la guida spirituale della comunità a Melanie Calvet, la veggente di La Salette, lei fece da tramite per un anno tra la Calvet e le suore, rimanendo però per desiderio del fondatore, come superiora generale, accogliendo con umiltà i suggerimenti della veggente.

Il gruppo rifiorì e dopo la partenza della Calvet, l’arcivescovo di Messina, ne approvò la trasformazione in Congregazione, con il nuovo nome di “Figlie del Divino Zelo”, che il fondatore affiancò a quella maschile dei “Rogazionisti del Cuore di Gesù”.

Alle due Istituzioni, sant' Annibale Di Francia affidò la missione di pregare (rogare) per le vocazioni, promuovere le vocazioni, dedicarsi all’educazione e santificazione dei fanciulli, specialmente orfani e bisognosi, negli Istituti Antoniani e in altre opere simili, soccorrere ed evangelizzare i poveri.

Madre Nazarena comprese in pieno questo spirito e lo attuò con le orfane affidate alle sue cure, che dovevano essere formate e messe in grado di affrontare la vita, facendosi a loro volta “operaie della messe”.

Rimase sempre alla guida della comunità, che si andava accrescendo; il 12 gennaio 1902 aprirono un orfanotrofio a Taormina con una scuola aperta alle esterne. Il 19 marzo 1907 fece la professione perpetua nella chiesa dello Spirito Santo, annessa alla casa madre dell’Istituto; nel 1908 all’alba del 28 dicembre, Messina come Reggio Calabria fu quasi distrutta da un disastroso terremoto, in cui morirono i quattro quinti della popolazione; il campanile della chiesa dello Spirito Santo cadde sui dormitori dell’orfanotrofio provocando fra suore ed orfane tredici vittime.

Madre Nazarena che si trovava a Taormina, rientrò subito mettendosi all’opera di soccorso, distribuì ai bisognosi superstiti della zona, quello che riuscì a salvare delle provviste, seppellite dal crollo del forno dell’Istituto; appena poté trasferì suore ed orfane in Puglia, ospiti del vescovo di Oria e questo diede l’opportunità alle due Congregazioni di uscire dalla Sicilia e spandersi maggiormente.

Pur essendo provata nel fisico, dai disagi, non rallentò mai la sua dedizione, neppure durante la Prima Guerra Mondiale, riuscendo a superare ogni crisi, specie la grave carenza di generi alimentari.

Fu ricevuta in udienza, insieme al fondatore, dai papi Benedetto XV e s. Pio X, furono le occasioni più felici della sua vita. Nel 1924 aprirono un orfanotrofio a Roma, divenuto poi la Casa generalizia della Congregazione; quando il fondatore, sant'Annibale Di Francia, accusò la precarietà del suo stato di salute, madre Nazarena lo accolse nella casa estiva delle orfane di Fiumara Guardia (Messina), dove morì il 1° giugno 1927.

Dal 1928 al 1934 madre Nazarena Majone ebbe nuovi incarichi di responsabilità a Taormina, Messina, Roma, avendo lasciata la carica di Superiora Generale ad altra suora eletta dal Capitolo.

E a Roma, morì il 25 gennaio 1939; le sue spoglie furono solennemente traslate a Messina, nella chiesa dello Spirito Santo l’8 gennaio 1992, mentre proseguono a Roma gli adempimenti processuali per la sua beatificazione.

Autore: Antonio Borrelli