Un mondo inorganico
Con il 37.2% di salinità il Mar Morto (Dead Sea) è un corpo d'acqua tra i più salati della terra. La presenza massiccia di sali inorganici di sodio, potassio, magnesio e decine di altri metalli ne ha causato lo sfruttamento intensivo. Insieme alla forte evaporazione e alla diminuita immissione di acqua, lo sfruttamento a fini industriali sta provocando uno dei disastri ambientali più seri al mondo.
Gesso
Questo deposito di "gesso" nel Sahara libico è quanto resta dell'evaporazione di antichi mari e laghi. I depositi sono costituiti principalmente da alogenuri e solfati metallici.
Fe2O3
Ossido di Fe(III) idrato (FeO(OH)·nH2O, limonite) e anidro (Fe2O3, ematite) formano la base dell'ocra nelle sue forme gialla e rossa.Questi sono tra i colori naturali più usati nei graffiti presenti nel Sahara.
Borace (Na2B4O7.xH2O o Na2[B4O5(OH)4]·8H2O)
La Valle della Morte (Death Valley) in California, il punto più basso del continente americano, è nota per l'estrazione di borace, un minerale noto da millenni e tornato in auge nel XIX° secolo. L'impresa durò solo una ventina di anni, dopodichè gli impianti furono abbandonati. La valle è ciò che resta di antichi mari e successivi sollevamenti della crosta terrestre. I depositi salini presenti nella depressione si sono formati nei millenni attraverso fenomeni di erosione. Nella foto si vede il residuo salino come appariva al tramonto nell'infuocata estate della valle nel lontano 1987 (Foto ©fneve).