Particolarmente interessante è la costruzione di un brano che alla fine è più ricco, forse più strano, ma sicuramente diverso da quello di partenza.
Un esempio di tale lavoro può essere quello effettuato attraverso l’esecuzione da parte della classe quinta del canto “Alla formica” di C. Ganzerla(1)
Il brano in questione è sempre piaciuto all’intera classe, quindi è stato deciso di impararlo insieme.
Inizialmente i coristi, dopo l’esecuzione in classe, hanno svolto una sorta di “tutoraggio” dei compagni che, pur non essendo nel coro, volevano provare ad imparare le diverse parti. In seguito è stato svolto un lavoro di ascolto sulle diverse voci separate per individuare alcune cellule ritmiche ripetitive che potessero diventare un ostinato strumentale. Sono stati scelti gli strumenti che meglio potessero rendere l’ostinato e sono stati applicati alle singole voci. Come ultimo aspetto è stata individuata la tonalità e stabilito il bicordo tonica-dominante da eseguire con gli strumenti a piastre. Sono state eseguite le diverse voci separatamente ed infine montate le tre voci con gli strumenti.
Riassumendo:
Altri esempi di lavori realizzati in classe:
“Filastrocca di capodanno”(2)- “Quando talor”(3) -“Stiamo attenti”(4)
Classe 5° C - dicembre 2010
(1) Brano a cappella a tre voci tratto da “Giro giro canto”, Vol 1 Ed. Feniarco.
(2) Canto a cappella di Cristina Ganzerla tratto da "Giri giro canto", Vol1 Ed. Feniarco
(3) Filastrocca parlata
(4) Canto con strumenti melodici e ritmici, brano di repertorio storico (W.A. Mozart) elaborato dall'insegnante