Il nostro laboratorio corale è stato selezionato per partecipare, nell'a.s. 2010/2011, al Progetto nazionale Musica 2020, insieme con altre nove scuole toscane.Nell'ambito della sperimentazione di Musica 2020 è sembrato interessante verificare come la presenza del coro nella scuola sia di stimolo, di rinforzo e di incoraggiamento anche nelle attività di musica nelle classi. I bambini che svolgono attività corale riescono infatti a trascinare anche i compagni attraverso la condivisone dei loro “maggiori saperi” e le loro esperienze più frequenti. Le classi della scuola “Civinini-Arrighi” vivono comunque una situazione "privilegiata" in quanto la loro attività musicale è regolare ed approfondita. I ragazzi riescono a scoprire il piacere di fare musica insieme attraverso la voce, l'uso di strumenti e lo sviluppo ritmico-corporeo. Il cantare è, in ordine di tempo, senz’altro la prima e più naturale forma di espressione dell’essere umano. Quindi è dal canto che è più giusto partire. Inizialmente non è semplice, perché in qualcuno, specialmente nei maschietti, c’è un po’ di prevenzione. Il trucco è ribaltare il punto di vista: non partire da me, insegnante, per arrivare ai bambini, ma partire dai bambini per arrivare a me. Non cercare quindi di insegnare, ma di educare. La differenza è profonda. Già pensando all’etimologia dei due termini se ne capisce la diversa metodologia. Insegnare deriva da in-segno ( lasciare un segno di sé), educare deriva da e-duco (tiro fuori da).
Nel percorso compiuto con le classi si possono individuare tre diverse fasi:
Ed in questo lavoro di “scavo”, fondamentale è l’apporto dei compagni-tutor.