Siamo Cristiani in quanto abbiamo creduto in Gesù il Cristo, il Figlio di Dio, e lo abbiamo ricevuto quale Signore e Salvatore nelle nostre vite. Abbiamo creduto nella Sua opera di redenzione, nella Sua morte e risurrezione, e crediamo che Dio, come ha risuscitato il Signore, così risusciterà anche noi con la sua potenza.
Predichiamo il Vangelo perché esso è la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede. Le parole del Vangelo infatti sono parole di vita e di speranza, come afferma il Signore Gesù stesso quando dice: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita (Giovanni 5:24). Il messaggio del Vangelo è rivolto a tutto il mondo, affinché tutti credano che Gesù è il Cristo (il Messia) il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiano vita nel Suo nome.
Caro amico, con poche semplici parole desidero parlarti dell'amore di Dio e della speranza che possiamo riporre nelle sue promesse. Il mondo in cui viviamo è pieno di odio e sofferenza poiché l'uomo ha preferito dimenticare Dio per sottrarsi alla Sua volontà e le conseguenze sono sotto i nostri occhi. Ma Dio non ci ha mai dimenticato e ha donato suo Figlio Gesù Cristo per riconciliare a sé la sua creatura; in questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l'espiazione per i nostri peccati. Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Questa buona notizia è il messaggio di salvezza del Vangelo. Caro amico, tu sei l'oggetto dell'amore di Dio. Non dubitare, apri il tuo cuore al Signore Gesù e presentati a Lui così come sei; vieni a conoscerlo, ascolta la Sua parola e lasciati trasformare dal suo amore.
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La Parabola del figliol prodigo
Un uomo aveva due figli. Il piú giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". E il padre divise fra loro i beni. Pochi giorni dopo il figlio piú giovane, raccolta ogni cosa, se ne andò in un paese lontano e là dissipò le sue sostanze vivendo dissolutamente. Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese sopraggiunse una grave carestia ed egli cominciò ad essere nel bisogno. Allora andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te non sono piú degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati. Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono piú degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai suoi servi: "Portate qui la veste piú bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare grande festa.
La parabola raccontata da Gesù tratta dal vangelo di Luca Cap 15:11-24, descrive l'amore di un Padre che attende il ritorno di suo figlio, e quando lo vede arrivare gli va incontro, lo abbraccia con gioia e gli restituisce ciò che aveva perduto. Allo stesso modo Gesù accoglie e perdona tutti coloro che desiderano tornare a lui.
Caro amico, questo racconto è rivolto anche a te per farti comprendere che Dio non ti ha mai dimenticato; Egli ti sta cercando perché ti ama come un Padre e aspetta solo che tu voglia tornare a lui. Ti domanderai: come si può tornare a Dio? Un giorno Gesù, rispondendo all'apostolo Tommaso disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Vangelo di Giovanni 14:6). Gesù si è rivelato come la sola via per arrivare a Dio. Possiamo dunque avere pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo; essere riconciliati per mezzo della Sua morte ed essere salvati mediante la Sua vita (vedi Romani 10:1, 10). Gesù è l'unico fondamento della nostra salvezza: "perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati" (Atti 4:12). La salvezza dunque viene da Dio attraverso la fede in Cristo Gesù; "perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Vangelo di Giovanni 3:16).
Oggi stesso puoi rivolgerti a Gesù confessando il tuo bisogno di essere salvato; non riporre la tua fiducia negli sforzi religiosi o nelle opere meritorie, ma presentati a lui così come sei, invocando il suo nome e confidando nella sua opera di redenzione; Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato (Lettera di Paolo ai Romani 10:13).
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