Presentazione del nuovo romanzo di Romano Luperini
Il Centro Studi Scipio Slataper organizza venerdì 14 ottobre alle ore 17.30 presso la libreria Minerva, in via San Nicolò 20, Trieste la presentazione del nuovo romanzo di Romano Luperini, La rancura pubblicato da Mondadori. Oltre all'autore, parleranno la prof.ssa Marina Paladini dell'Università di Trieste e il prof. Luca Zorzenon del Centro Studi Scipio Slataper.
Articolo apparso sul quotidiano "il Piccolo" il 10 ottobre 2016 in vista della presentazione del romanzo di Luperini.
Romano Luperini, fra i più importanti critici letterari viventi, prestigioso docente universitario, autore di fondamentali monografie e di fortunate antologie per la scuola, direttore di collane di critica e di riviste, sarà a Trieste a presentare il suo ultimo romanzo La rancura (Mondadori, pp. 308, € 20) venerdì 14 alle ore 17.30 nella saletta della libreria Minerva in via San Nicolò 20. La manifestazione è sotto l’egida del “Centro studi Scipio Slataper” e vedrà il professore senese affiancato da Marina Paladini, dell’Università di Trieste e Luca Zorzenon del “Centro studi Scipio Slataper”. La rancura è un romanzo, come pochi altri, “freudiano”, nel senso che sonda con ricchezza di materiali narrativi la cicatrice dolente e gioiosa che è sempre il rapporto con i genitori, il padre, in particolare, per i figli maschi, alla radice di quell’intreccio di ambivalenze che ci vede lacerati tra sfida ed emulazione. Un bell’insegnamento per chi parla, sventatamente, di società senza padri e non sa più trovare un nome per i sensi di colpa e le angosce che germogliano nei diverticoli dell’Io, riemergendo, scrive Luperini, “dall’oscurità dell’infanzia”. Ma se fosse solo questo, La rancura si ridurrebbe a un romanzo a tesi, con narratività stinta di penombre intimistiche. Luperini è però un uomo dell’impegno, che unisce fermezza di ideali a uno sguardo smagato sul mondo, caratteri che si ritrovano tutti nell’attenzione alla società e alla politica di cui il libro è tramato, e che rilancia in contesti storici sempre nuovi – mai semplici scenari ma materia viva, psicologica e morale dei personaggi – “la stessa sfida […], come se ci fossero dei cicli naturali obbligati […] di generazione in generazione, dall’Edipo dei Greci alla ‘rancura’ di Montale contro il mare-padre”. Se aggiungiamo che il cuore di Luperini batte, come si sa bene, a sinistra, e che il tema dei valori e delle metamorfosi della sinistra italiana rappresenta il terreno d’elezione della riflessione dello studioso e dell’operosità dello scrittore, si capirà come sia ricca l’offerta della Rancura in termini valoriali e intellettuali, ben oltre le armonie prestabilite della scrittura di genere cui ci ha abituati la contemporanea narrativa italiana. – Fulvio Senardi.