DISTURBO DâANSIA DA SEPARAZIONE
Data pubblicazione: 18-ott-2016 13.38.12
DISTURBO DâANSIA DA SEPARAZIONE
Il disturbo dâansia da separazione si manifesta come unâeccessiva paura o ansia riguardante la separazione da casa o dalle figure piĂš importanti per il bambino.
A differenza delle occasionali e lievi preoccupazioni che i bambini possono sperimentare durante lâallontanamento dai genitori, il disturbo d'ansia di separazione può influenzare notevolmente la vita di una persona, limitandone la capacitĂ di impegnarsi in attivitĂ quotidiane.
I bambini con questo disturbo diventano estremamente agitati e preoccupati ogni volta che si separano dalla loro figura primaria di riferimento, sia essa un genitore, un parente o una baby sitter.
A differenza dei bambini timidi, chi ha un disturbo d'ansia da separazione può sperimentare un forte livello dâansia e di agitazione solo anticipando mentalmente lâallontanamento da casa o dal caregiver primario.
Spesso il disturbo si sviluppa in seguito ad un evento stressante quale la morte di un genitore, di un animale domestico, dopo la malattia di un familiare, un episodio di ospedalizzazione, un cambio di scuola, di residenza o a seguito di una separazione/divorzio.
Le ricerche dimostrano che è piÚ frequentemente nei bambini piccoli e colpisce circa il 2-5 % di questa popolazione.
SINTOMI FISICI, COGNITIVI E COMPORTAMENTALI NEL DISTURBO DâANSIA DA SEPARAZIONE.
Sintomi fisici: mal di pancia, vertigini, battito cardiaco accelerato, respiro corto e sudorazione sono solo alcuni dei sintomi ansiosi che il bambino potrebbe sperimentare. La manifestazione del disturbo tende a variare con lâetĂ , tra gli adolescenti, infatti, sono piĂš comuni sintomi come il mal di testa, le palpitazioni, sensazioni di mancanza dâaria e attacchi di panico.
Sintomi cognitivi (pensieri ansiosi): I bambini potrebbero non essere in grado di identificare specifici pensieri e paure, limitandosi semplicemente a dire di non voler svolgere unâattivitĂ o di non voler assolutamente andare a scuola. I bambini piĂš grandi e gli adolescenti riescono invece a descrivere le loro preoccupazioni come qualcosa di "bruttoâ che potrebbe accadere a loro o ai genitori.
IL DISTURBO DâANSIA DA SEPARAZIONE A CASA: COME SI MANIFESTA?
Un certo livello di ansia da separazione è sano e fa parte del normale sviluppo dei bambini fino a 6 anni. Una prima forma di ansia da separazione si riscontra intorno agli 8-10 mesi di vita, quando il bambino piange ed è preoccupato della presenza di un estraneo.
Intorno ai 18-24 mesi possono poi sperimentare lievi livelli di preoccupazione quando compiono i primi passi verso lâesplorazione del loro ambiente, tornando frequentemente vicino al genitore, alla ricerca di sicurezza.
Bambini con disturbo d'ansia da separazione, al contrario, manifestano preoccupazioni eccessive e di gran lunga superiori rispetto a quelle dei loro coetanei. Anche brevi episodi di allontanamento, come lâandare a scuola, andare a dormire o rimanere a casa quando il genitore va a fare la spesa, possono essere fonte di grande stress e sofferenza.
Nei bambini con disturbo d'ansia da separazione si riscontra spesso una sintomatologia fisica concomitante, che potrebbe avere bisogno di una valutazione medica. Vomito, mal di testa e sintomi gastrointestinali richiedono la valutazione di un medico prima di essere imputati al disturbo.
Di seguito vengono elencati alcuni segnali dâallarme del disturbo dâansia da separazione.
Eccessivo disagio nel momento in cui si prevede o si sperimenta la separazione.
Eccessiva preoccupazione che accadere qualcosa di brutto ai genitori.
Paura dei ladri, di essere rapiti, di avere un incidente, di essere ammalati.Rifiuto di uscire da casa per andare a scuola.
Ripetuti incubi connessi alla separazione.
Paura di stare in casa da soli o senza mamma o papĂ .
Rifiuto di dormire da soli o di dormire lontano casa.
Ripetute lamentele di sintomi fisici come mal di testa, mal di stomaco, nausea.
Il disturbo dâansia da separazione interferisce sullo svolgimento delle normali attivitĂ quotidiane. Nei bambini si può assistere al rifiuto per la scuola, che a sua volta causa difficoltĂ scolastiche e progressivo isolamento sociale.
Quando separati da casa o dalla loro principale figura di attaccamento possono mostrare ritiro sociale, apatia, tristezza e difficoltĂ a mantenere lâattenzione.
IL DISTURBO DâANSIA DA SEPARAZIONE A SCUOLA: COME SI MANIFESTA?
Le difficoltĂ del bambino a separarsi dalla mamma o dal papĂ hanno un forte impatto sulla frequenza scolastica e sulla socializzazione del bambino.
Di seguito sono elencati i modi in cui il disturbo dâansia da separazione si manifesta in classe:
Frequenti ritardi,Pianti,Rifiuto di recarsi a scuola,Evitare di svolgere attivitĂ con i coetanei oltre lâorario scolastico,Bassa autostima in situazioni sociali e in ambito accademico,DifficoltĂ di concentrazione,Basso rendimento scolastico,Lentezza nellâesecuzione dei compiti,Frequenti domande e richieste di rassicurazione.
I DIECI CONSIGLI UTILI AI GENITORI PER GESTIRE LâANSIA DA SEPARAZIONE DEL BAMBINO.
Di seguito sono riportati alcuni suggerimenti utili per cercare di gestire lâansia del bambino aumentando il suo senso di sicurezza.
1.Spiegate al bambino che cosâè lâansia. Dare un nome a tutto quello che provano li tranquillizza. Diciamo a nostro figlio che lâansia è un normale meccanismo utilizzato dal nostro corpo per segnalarci un pericolo. Non è pericolosa e nonostante sia qualcosa di eccessivamente "fastidiosoâ, ha una durata limitata nel tempo. Questo sistema è talmente efficiente che si attiva anche quando non esiste un pericolo reale, cosĂŹ finisce per fornirci un falso allarme. Non deve essere per forza presente qualcosa per farlo scattare, basta solo un pensiero! Quando la nostra mente continua a produrre pensieri, facendoci credere costantemente di essere in pericolo il sistema di allarme si attiva in molte situazioni fino a diventare un problema.
2.Spiegate al bambino in cosa consiste lâansia da separazione. Dite lui che è normale alle volte provare paura quando si è lontani da mamma e papĂ . Aiutatelo a comprendere e a esprimere a parole quali sono le situazioni che lo fanno sentire ansioso e cosa teme realmente.
3.Ascoltate e cercate di comprendere i suoi sentimenti. Provate ad immedesimarvi in vostro figlio. Cercate di capire quali emozioni e che comportamenti mettereste in atto se viveste costantemente nella paura che qualcosa di terribile potesse succedere a qualcuno della vostra famiglia.
4.Parlate con lui del problema. Non sminuite il problema della separazione con frasi del tipo "non pensarciâ, il bambino rimarrebbe deluso dallo scoprire di non essere in grado di farlo. Accogliete la paura di vostro figlio cercando di fargli notare come in passato sia sopravvissuto e abbia superato, seppur con fatica, la separazione.
5.Cercate di prevedere le possibili difficoltĂ . Siate attenti ad anticipare le possibili situazioni in cui il bambino potrebbe sperimentare ansia dallâallontanarsi da voi. Se vostro figlio si separa con meno difficoltĂ da uno dei due genitori allora designate questo come accompagnatore ufficiale.
6.Fate un piano della giornata. Il bambino ansioso ha bisogno di aumentare il suo senso di sicurezza. Spiegategli in anticipo quali saranno i programmi della giornata. Ricordatevi di avvertirlo qualora i piani dovessero modificarsi.
7.Offrite una scelta. Date al bambino la possibilitĂ di scegliere qualcosa nelle attivitĂ che si presterĂ a fare. Si sentirĂ piĂš sicuro e a suo agio.
8.Rimanete tranquilli al momento della separazione. I bambini percepiscono le emozioni dei genitori e le utilizzano per valutare la pericolositĂ delle situazioni. Stare calmi li aiuterĂ a fare altrettanto.
9.Favorire la partecipazione del bambino nelle attivitĂ . Incoraggiatelo a partecipare a giochi, sport e nel fare nuove amicizie.
10.Premiate gli sforzi. Premiate i piccoli risultati. Utilizzate, ad esempio, le occasioni in cui va a letto senza fare i capricci o le insegnanti lo lodano per un dato comportamento per dargli un rinforzo positivo.
I NOVE CONSIGLI UTILI ALLE INSEGNANTI PER GESTIRE LâANSIA DA SEPARAZIONE IN CLASSE.
Bambini ansiosi in classe. Consigli per le insegnanti e la scuola:
1.Instaurare una buona collaborazione e comunicazione con la famiglia. Eâ fondamentale condividere gli obiettivi e le strategie utilizzate nella gestione del bambino con la famiglia. Questo vi permetterĂ di lavorare in unâunica direzione e verso un unico obiettivo.
2.Rispettate i sentimenti del bambino. Paura e ansia per la separazione da mamma o papĂ sono reali. Non criticate il bambino utilizzando frasi del tipo "Sei un bambino piccoloâ o "Solo i bambini piccoli si comportano cosĂŹâ.
3.Concordate con i genitori un piano per il rientro graduale a scuola. Nel caso in cui il bambino manifesti il rifiuto di andare a scuola, stabilite degli orari e dei giorni in cui il bambino può farvi ritorno, anche se per poco tempo.
4.Siate tolleranti nei confronti dei ritardi. Permettete ai genitori e al bambino di parlare con calma e svolgere i loro rituali prima di separarsi. Il miglior consiglio da dare ai genitori è quello di creare una routine per salutare il bambino. Gli insegnanti dovrebbero aiutare la mamma e il papà a determinare il luogo e il tempo necessario per lo svolgimento di questa routine. à importante che il bambino e mamma /papà , conoscano la routine. La coerenza è fondamentale! Una volta stabilito ciò che funziona assicurarsi di utilizzare le stesse strategie ogni volta che il bambino arriva.
5.Supportate il bambino nelle relazioni con i compagni. Il disturbo potrebbe farlo allontanare progressivamente dagli amici fino a spingerlo allâisolamento.
6.Permettete al bambino di mantenersi in contatto con i genitori. Stabilite uno o due momenti durante la mattinata in cui lâalunno può parlare, per un breve periodo, con la mamma o con il papĂ .
7.Fornite una struttura. A inizio giornata condividete con il bambino le attivitĂ che verranno svolte durante la mattinata. Create una lista delle attivitĂ , ricordandovi di segnalare chiaramente lâorario in cui possono mettersi in contatto con i genitori.
8.Rinforzate gli sforzi del bambino. Premiate ogni sforzo messo in atto dal bambino che si avvicina agli obiettivi concordati in precedenza.
9.Non punite mai il bambino per il suo disturbo. Non sgridate o mettete il bambino in punizione per i suoi pianti. Cercate di comprendere il suo disagio.