Considerazioni ed Info

Hattusa Porta dei Leoni

Paese che vai usanze che trovi

I Muezzin ci svegliano tutte le mattine alle 4,30 circa ma stamattina ci pare di sentire la "voce" più vicina, infatti su un palo dell'illuminazione vicino la camera sono posizionati due altoparlanti.

Federico dice ...

Penso al loro e al nostro modo di "veder" la religione. Ho visto all'ora della preghiera tanta gente entrare nelle moschee ed estraniarsi da tutto e da tutti pregare convinti della loro fede, il paragone con le nostre realtà NON è possibile!! da noi c'è gente che si lamenta per i rintocchi dell'orologio, che malsopporta il suono delle campane!! E non mi vengano a dire che là (in Turchia nell'occasione) sono "obbligati"!! Motorando in questi Paesi ho visto cose che mi lasciano stupito, nonostante la fatica di tirareacampare trovano SEMPRE uno o più momenti per la preghiera, questa loro "disponibilità" nei confronti della fede mi lascia esterefatto!! Io credente praticante mi sento una nullità nei Loro confronti.

PAROLA D'ORDINE: CONTRATTARE

Abbiamo viaggiato spesso per strade fuorimano e a sera quando decidevamo di fermarci, la ricerca degli hotel era una fatica in più e la voglia di contrattare era poca ma ci avevano detto che contrattare fa parte del vivere quotidiano, rifiutare il tè e non contrattare è (da qualcuno) preso come un offesa.

Arriviamo ad Hattusa e prima di visitare la città cerchiamo un albergo, nelle vicinanze delle rovine troviamo una specie di "pro loco" gestita da un Curdo, alla nostra richiesta di hotel ci indica una strada e ci consiglia di contrattare il prezzo.

E' da questo momento che seppur lontano dalla nostre abitudini, abbiamo iniziamo a chiedere ribassi anche sul prezzo degli hotel.

Saliamo e sulla strada troviamo l'hotel Demiralan Baskent Hattusa, bel piazzale grande, un ristorantino a fianco, l'albergo grande e dall'aspetto moderno e pulito.

Scendiamo dalla moto e chiediamo se c'è posto e il prezzo...si parte da 100 lire Turche a notte per una stanza tripla, conciliabolo e trattativa che in quattro e quattrotto scende a 60 Lt. scarichiamo i bagagli e con le moto leggere iniziamo la visita alla città antica. Al mattino ci accorgiamo di essere stati gli unici ospiti dell'hotel!!

Stessa cosa a Urgup, hotel Assiana, la richiesta da 240 euro scende a 200 per 2 notti in camera tripla prima colazione (abbondante) compresa. Sia l'hotel (piccolo ma un vero gioiellino) che la camera (cavern room) meritano menzione.

La "comica" del contrattare è però al Gran Bazar di Istanbul dove compriamo 3 pashmine cachemir e seta. La partenza è da .."mutuo"(si fa per dire!!) 60 Lt, Apo prova e riprova la pashmina perchè vuol imparare a fare il nodo, chiede lumi su come si indossa...si vuol evidentemente fare una cultura in tal senso e intanto contrattiamo il prezzo, pareva dovessimo acquistare tutto il Bazar!!alla fine ce la caviamo con 20 Lt, all'uscita del Gran Bazar mi cade l'occhio su un negozietto, e......pashmine a 5 Lt (senza contrattare!!!) usciamo da quel caos di suoni, rumori,odori, gente pensando comunque di aver fatto un affare perchè le nostre pashmine saranno state (FORSE????) più...pregiate!!

Abbiamo quindi comunque quasi sempre contrattato l'albergo, o quanto meno chiesto:...last price???? ottenendo (quasi sempre) un leggero ribasso.

Un particolare ringraziamento a Burak

Appena arrivati a Istanbul abbiamo incontrato Burak mototurista Turco che ci ha raggiunti con il suo Bmw GS 1200 Adventure, con lui abbiamo bevuto un the ricevendo tanti altri consigli utili sulle mete da visitare.

Burak è una guida turistica professionale che parla italiano lo abbiamo conosciuta sul forum di TripAdvisor, è stato molto disponibile con noi, preziose le dettagliate indicazioni avute prima della partenza, dove ci ha stilato un percorso su misura.

Per un contatto diretto con lui o per avere informazioni su itinerari o altri particolari sulla Turchia visita il sito : http://www.allaboutturkey.com/ita/index.htm

Un sito molto utile e dettagliato come la pagina: fatti interessanti sulla Turchia

Situazione Viabilità

In Turchia abbiamo visto un sacco di lavori in corso, strade tracciate, manutenzioni più o meno corpose ampliamenti quasi ovunque, anche le secondarie presentano un asfalto non molto rovinato, i confronti con le strade Ukraine dell'anno precedente sono improponibili, veramente un'altro pianeta.

Ci sono superstrade già tracciate all'interno del Paese, i collegamenti veloci una volta terminate saranno una bella realtà. La benzina costa si 2 euro ma le accise più alte che in altri Paesi sono reimpiegate nelle strutture viarie e i risultati si vedono!!

Certe volte transitando abbiamo alzato polveroni impressionanti, certe volte siamo "affondati" nei ghiaioni di sottofondo, a volte l'asfalto sembrava liquido, ad esempio dopo Goreme siamo stati fermati dalla polizia perchè un camion spargeva sabbia sulla strada in discesa che era diventata scivolosa per il gran caldo. Ma nonostante questi "intoppi" si capisce che i lavori procedono spediti e per ciò che riguarda la viabilità si stanno facendo opere importanti.

La Polizia Turca

Ci avevano quasi terrorizzato parlando di telelaser, di uomini in divisa inflessibili e pronti a punire il malcapitato di turno. Devo dire che abbiamo trovato persone disponibili e tolleranti, forse perchè i nostri itinerari si sono svolti perlopiù su strade secondarie dove comunque qualche pattuglia l'abbiamo trovata.

Ho impresso nella mente quella pattuglia col telelaser su una strada tortuosa, andavamo un pò...forte, freno di colpo alla vista della divisa e il poliziotto mi fa segno con la mano di andare mentre il collega si volta dalla parte opposta come dire "non vi ho visto".

Alla periferia di Edirne veniamo però fermati ma le nostre paure si rivelano infondate, i poliziotti vogliono solo parlare con noi, dopo una veloce chiacchierata in un italiano stentato si riparte verso Kapikule frontiera con la Bulgaria.

In un paio di occasioni su strade scorrevoli i lampeggi degli automobilisti ci hanno (probabilmente) salvato anche se, nel nostro vagabondare curioso, la velocità non è fra le regole del viaggio.

CARTA PREPAGATA

All'entrata di Istanbul abbiamo avuto un attimo di panico, la sbarra del casello non si alzava perchè non avevamo la carta prepagata da "strisciare". In un attimo la coda di auto si è allungata dietro di noi mentre qualche automobilista frettoloso ha dato qualche colpetto di clacson, in nostro aiuto è arrivato l'operatore del casello che dietro pagamento di 10 euro ci ha fornito i pass. Si tratta praticamente di una carta tipo poste pay, si striscia sul sensore e permette l'alzarsi della sbarra.

La stessa carta si usa anche per il passaggio dalla Istanbul Europea a quella Asiatica attraverso gli strepitosi ponti sul Bosforo, sospesi tra cielo e mare su una striscia di asfalto godendo di una vista eccezionale sul paesaggio e il traffico marino sottostante.

L'UTILITA' DEL NAVIGATORE

Doveroso un grazie a Angelo e al suo..."aggegio"per averci tolto d'impaccio quando la difficoltà a scegliere la strada giusta era...evidente.

Chiaramente facilitati dall'introduzione del tom tom nel nostro motoviaggiare.

Premetto che ho molta diffidenza verso questi "marchingegni elettronici". Secondo il mio modesto parere tolgono al viaggio quel pizzico di avventura in più e quel senso di vittoria quando arrivi alla meta contando solo sulle tue forze e intuizioni. Che dire poi del contatto umano!! il chiedere informazioni alla gente del luogo, quel "chiacchierare" il più delle volte a gesti (senza capire un granchè) ma per me quel passare parola, quello sforzarsi di stabilire un filo che ti lega alle persone incontrate è..IMPAGABILE.

Dicevo del navigatore...ebbene sì lo devo confessare (anche se a malincuore) mi ha salvato specialmente a Istanbul, dove se Angelo non avesse avuto il maledetto (benedetto in questo caso) marchingegno starei ancora girando la metropoli per trovare l'hotel o la via per uscire da quel labirinto di superstrade, ponti, sensi vietati, auto strombazzanti e caos!!

Una volta tanto mi inchino allo strapotere dell'elettronica!!

Stazioni di rifornimento

Si diceva prima dei costi (alti) del carburante. Abbiamo trovato comunque distributori ben organizzati, neanche troppo lontani tra loro, vista comunque la vocazione turistico/agricola del Paese non poteva che essere così. Magari verso l'Anatolia Orientale le cose cambiano ma dove abbiamo motorato noi i rifornimenti non sono mai stati un grosso problema.

Da dire però che a mio parere la benzina non rendeva come in altri Paesi, all'uscita dalla Turchia ho fatto il pieno in Bulgaria, la moto riprendeva più briosa, il motore era più pronto. Sarà forse stata una mia impressione ma confermata da Angelo è diventata quasi certezza. In effetti con motori da 650/700 cc queste "sensazioni" risultano più..marcate.