2) MARTEDI 10 APRILE AGADIR

(Racconta Fede) Mi accosto al banco di un macellaio per acquistare della carne da far cuocere, sono vicino ad un frigo di gelati nei pressi c'è un ragazzino trasandato che se li sta mangiando con gli occhi, gli dico di prenderne uno, le persone sedute al bar lo sgridano forse pensando mi avesse importunato e il ragazzino fugge impaurito. si ferma poco più in là, ripeto l'offerta accompagnandola con gesti, lui mi guarda ma non si muove.. uno degli avventori, capito quel che dico (penso) lo afferra strattonandolo e trascinandolo verso di me, lui si divincola e si mette a piangere pensando chissà che, grido di lasciarlo stare e dico al barista di dare un gelato facendolo scegliere al ragazzo... questi titubante sembra non capire... ma porcatrota mi chiedo, sto parlando in Francese mica in Ostrogoto!! ma in quella cacofonia non si capisce un'osti!! tutti gridano tutti parlano tutti ammiccano mentre il ragazzino spaventatissimo non sa che fare... apro il frigo prendo un grosso gelato glielo porgo e gli dico Ciao, resta un attimo interdetto poi piano piano arretra col gelato in mano ma sempre con una luce dubbiosa negli occhi... gli volto le spalle, pago e mentre gli avventori dicono qualcosa sghignazzando all'indirizzo del ragazzo attraverso la strada portando la carne al cuoco... poco (ma mica tanto) lontano il ragazzino finalmente tranquillo sta mangiando il suo gelato.

Sto ancora pensando a quell'episodio tirando a indovinare... chissà cosa pensava? forse qualche calcio in cul@ l'ha sicuramente preso da qualcuno vista la reazione...pareva trasandato, forse non aveva famiglia... in ogni caso era molto,troppo spaventato dalla situazione... veramente un episodio anomalo e inspiegabile che personalmente mi ha molto colpito......

Si riparte ma quando ci avviciniamo all'oceano irresistibilmente ci sentiamo attratti...

Curiosiamo a bordo scogliera, grosse onde si frangono sugli scogli e il vento ci porta spruzzi d'acqua salata, poi facciamo "assaggiare" la sabbia ai nostri pneumatici..

Ripartiamo, ci viene incontro Agadir con le sue case bianche e colate immense di cemento alla periferia dove si stanno costruendo villaggi e villette a schiera ad uso e consumo dei turisti...

troviamo alloggio in un bell'hotel, ci fanno parcheggiare le moto in una specie di autorimessa, contorsioni per poter entrare dal cancello e grosso lucchetto per bloccarlo.