Siamo a Zagora, Domenica 15 aprile 2018 la nostra tappa prevede l'arrivo a Merzouga seguendo la pista bassa desertica, sono circa 230 km.
Mentre a Merzouga inizia il Rally con il prologo della prima giornata.Il Rally si concluderà il 20 aprile con la vittoria per le moto di Joan Barreda.
Il primo degli italiani
13°Botturi Alessandro
18° Gerini Maurizio
Noi intanto ci lanciamo sulla nostra prima pista sabbiosa verso Merzouga che appare cosi...
Nella prima parte la pista è facile il terreno è compatto e offre una buona tenuta, questo ci invoglia a smanettare cosi che manteniamo una consistente velocità per molti km ed in poco tempo arriviamo qui....
Il fatto accade dopo circa 70 km di pista, poco prima di raggiungere questo bivacco dove il percorso si è fatto più sabbioso, e Angelo con L'Africa Twin cade e rimane senza pedana destra....
Nella foto si nota Federico fra la carovana di Jeep che scruta l'orizzonte in cerca del Bulgaro..
La pedana destra dell'Africa Twin dopo una caduta non c'è più, problematico ora è viaggiare come pure riuscire a rabberciare un appoggio provvisorio.
Gian allo stand Honda ?!! !?
Gian al Rally di Merzouga aiuta il meccanico (nostro compaesano di Costa Volpino) di un Team Bergamasco presente al Rally, anche se poi non verremo per niente ricambiati nel sistemare la pedana divelta dell'Africa Twin .
Scrive Angelo..... Mi trovavo in coda al gruppo un poco distanziato dai compagni per non mangiare troppa polvere, quando osservo negli specchietti il sopraggiungere di una carovana di Jeep che si sta facendo sotto, aumento quindi un poco l'andatura per non essere raggiunto.
Questo forse senza considerare che nel frattempo la pista si è fatta più sabbiosa e in un punto particolarmente insidioso dove il fes-fes si era accumulato, dopo alcune svirgolate a destra a sinistra, una giravolta di 180 gradi mi ritrovo per terra...
Atterro in piedi senza un graffio, pare una caduta innocua, pure la moto sembra non abbia subito danni, a parte uno strano stridio udito nella piroetta.
Mi ritrovo proprio faccia faccia con la carovana di almeno 10 Jeep, che ora vedo molto bene davanti a me e che si avvicinano velocemente, cerco invano di alzare la moto per ripartire ma non riesco, attendo quindi il loro sopraggiungere per avere un aiuto.
Il primo ad arrivare è il capo-carovana un omaccione dai modi molto sgarbati, e che con fare indispettito e indisponente mi aiuta ad alzare la moto.Sicuramente ha pensato guarda cosa mi tocca fare...
Il tipo ha poi avuto contrasti e qualcosa da dire a Federico incontrato poco avanti lungo la pista!!! e son girate parole pesanti...Nel Frattempo arriva Gian in mio aiuto, tutto bene ....mi dice ? ma siiii....a parte lo strano stridio, udito... ma non vedo danni... ..le borse sul para-motore sono state utili, descrivo un po' l'accaduto , lasciamo ripartire la carovana, mi rimetto in sella tra la polvere sollevata dai mezzi .
Appena mi siedo... , il piede destro manca l'aggancio affonda nel nulla e cade a penzoloni è qui che mi accorgo che la pedana destra non c'è più, la ritrova Gian nella sabbia ...
Nel bivacco poco avanti anche il gestore analizza il problema e subito si capisce che rabberciare una pedana posticcia non sarà facile... continuo il viaggio utilizzando la pedana passeggero, una posizione non troppo agevole e molto scomoda.Su consiglio del Tuareg e gestore del bivacco decidiamo di uscire dalla "pista bassa" a suo dire impossibile da fare con le nostre moto se non conoscendo una particolare traccia verso le montagne (pista a noi non nota)... puntiamo quindi su Merzouga facendo una tagliata a nord accompagnati dal Tuareg che conoscendo bene la pista facendo giringiri e ghirigori ci porta lontano dal temuto fes-fes.
La riparazione della pedana rotta
Arriviamo a Merzouga attorno alle ore 17:00 dove crediamo di avere una buona probabilità di risolvere il problema del AT, in particolar modo avendo conosciuto sul traghetto Mario un autotrasportatore che trasporta diverse moto da competizione che partecipano al Rally.
Al porto di Tangeri ci eravamo scambiati i numeri di telefono perciò lo chiamo per sapere se ci può aiutare, non riuscendo a contattarlo io e Gian arriviamo al parco chiuso, riusciamo a entrare.
Troviamo subito Mario e il suo team al quale esponiamo il problema e da quanto ci dice ci può aiutare.... ci suggerisce di smontare il blocco pedana rotto e ritornare al camion officina.
Usciamo dal paddok, Gian si mette all'opera e smonta il blocco pedana, operazione non facile perchè coinvolge anche il freno, il tubo di scarico ecc. .
Torniamo dentro con il pezzo. Ora ci dice Mario non si può far niente, stanno mettendo a punto la moto del pilota bergamasco che partecipa alla gara l'indomani.... nessun problema per noi aspettare, nel frattempo ci lustriamo gli occhi con il viavai di piloti (volti noti e sconosciuti), meccanici, prove, preparativi ecc..
Nell'attesa, Gian vede il meccanico in difficoltà a sostenere da solo il pezzo della moto da rimontare chiede se ha bisogno di un aiuto che viene ben accolto.(il meccanico in questione che scopriamo poi essere un nostro compaesano, ha un officina a 7 km da casa)
Giustamente aspettiamo tranquilli il termine dei lavori appoggiati al camion officina... (potevamo anche aspettare fuori dal parco chiuso!!!!)
Aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo fino a che arriva il buio...Mario ricompare con 4 birre in mano e dice: mi dispiace ragazzi ma non posso aiutarvi, il mio capo (il Pilota Bergamasco) fa problemi, per "il rischio squalifica"....
In realtà il commissario di gara (Italiano) , al quale avevamo esposto il motivo della nostra presenza , diceva : per oggi giornata di prologo, nessun problema essere li, tassativamente vietato entrare nel paddock l'indomani .
Fatto sta che dopo 4 ore di attesa ci ritroviamo con un nulla di fatto....
Che fare ora ????
Io e Gian ci facciamo coraggio e decidiamo di andare dal team Ufficiale Honda dove stanno per terminare una riunione, ( pare con lo sponsor) troviamo fra il Team (una decina di meccanici) un ragazzo Italiano che subito si interessa a noi , ci dà qualche indicazione e dritta, il pezzo sicuramente non può essere saldato.
Fra un giro e l'altro nel parco chiuso finiamo davanti a un Team Portoghese...stanno preparando un Quad, mostriamo il problema con il nostro pezzo di pedana in mano, il tipo senza alcuna esitazione suggerisce il da farsi e in quattro e quattr'otto ci manda da un ragazzo sul camion al banco di lavoro che esegue la modifica e risolve il problema...
Grazie a Gian e alla modifica di unTeam Portoghese di Quad attorno alle 21:30, al buio con pila e luce del telefono viene finalmente montata una pedana provvisoria....
Usciamo ormai col buio e nel deserto la notte scende veloce..
Gian sistemandosi un faretto sulla testa inizia la riparazione, Fede tiene una pila mentre stiamo tutti in ansia per l'esito del rappezzo.. sembriamo un'equipe di medici senza frontiere!!
Purtroppo il pedale del freno posteriore non si può agganciare alla pedana, viaggerò, utilizzando il solo freno anteriore...
Tutto è bene quel che finisce bene per essere stato aiutato da Portoghesi, ma l'Amarezza la Delusione per aver incontrato nel deserto del Marocco, un Team Honda di Bergamo della tua città, TUOI compaesani (compreso un meccanico vicino di casa) che nel momento del bisogno ti girano le spalle, è Grande e RIMANE !!!!
Parola di Bulgaro