1. Progettare

INTRODUZIONE

L’era del digitale ha radicalmente trasformato il rapporto fra i cittadini e le istituzioni. Se una volta nulla trapelava dalle segrete stanze del potere con l’avvento di internet e della trasparenza è possibile al cittadino comune attingere a una quantità enorme di dati. Il sito ASOC già da alcuni anni monitorizza l’evolversi di interventi che beneficiano del finanziamento pubblico e invita i cittadini a partecipare attivamente al lavoro di investigazione e di valutazione.

Noi della IV A del Liceo scientifico “A. Genoino”, forti dell’incoscienza e dell’entusiasmo della giovane età, ci siamo buttati a capofitto e senza timore al fianco di ASOC, per monitorare uno dei progetti riguardanti la città che ospita la nostra scuola, Cava De’ Tirreni, cui sono stati destinati dei fondi pubblici provenienti da enti locali, come il Comune, ma anche dall’Unione Europea.

Dopo un’approfondita ricerca sul sito web di OpenCoesione e un’animata discussione, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sul progetto “RETROSPETTIVO DECONGESTIONAMENTO SS. 18 E COPERTURA TRINCERONE FERROVIARIO I LOT”. Tale progetto prevedeva la costruzione di un sottovia veicolare e la creazione, con la copertura del trincerone ferroviario, di un “boulevard” che si annettesse al centro storico cittadino, creando al contempo altri spazi verdi in cui ragazzi come noi avrebbero potuto passare del tempo con gli amici. Il progetto, però, ha preso tutta un’altra piega e, al posto del boulevard, è stato costruito un grande parcheggio. È stato proprio questo a suggerire il nome per il team: trenta ragazzi grintosi e curiosi, decisi a portare a termine una missione, hanno scelto di chiamarsi I Boulevard Guys.

IL LOGO

Per la creazione del nostro logo ci siamo impegnati nella creazione di un’immagine che fornisse un impatto visivo rilevante a chi ignora lo sviluppo del progetto scelto, affinché potesse essere incuriosito e approfondire l’operato dei Boulevard Guys. Il nostro scopo, infatti, è la sensibilizzazione e la scoperta di informazioni che ci riguardano direttamente. Le prime bozze sono state incentrate sul “boulevard”, luogo di incontro di giovani e anziani che, purtroppo, non ci è stato fornito nel territorio metelliano e che era in progetto da diversi anni. Disinformazione e poca trasparenza sono andati di pari passo con i lavori per quasi trent’anni, sottraendoci la possibilità di avere nella nostra piccola cittadina un parco dove poter respirare aria pulita e rilassarsi. A nostro avviso il grigio dei palazzi e lo smog stanno offuscando la città di Cava de’ Tirreni, quasi priva di spazi verdi. Negli schizzi abbiamo voluto contrapporre il paesaggio cupo e triste creato dall’uomo a quello rigoglioso e luminoso della natura.

Proprio per questo, il logo del gruppo raffigura un albero per metà spoglio e per metà ricco di foglie verdi, volto a rappresentare il contrasto fra le realtà che ci circondano: la prima è quella spoglia, grigia, industrializzata da un uomo che preferisce ricoprire di costruzioni artificiali il paesaggio naturale; l’altra appare splendente, viva e naturale. Tuttavia, ciò che ognuno di noi vorrebbe non è altro che un punto d’incontro: una città senz’altro moderna, ma meno grigia e industrializzata, e con una maggiore attenzione a ciò che la natura ci offre.

REPORT PRIMA LEZIONE

Alla prima lezione, tenuta in classe il 25 novembre scorso nell’ambito del progetto A scuola di open coesione 2015/16, eravamo pronti. La nostra prof. di Italiano e Latino, Rita D’Ancora, aveva già nel primo Consiglio di Classe espresso, ai colleghi e ai rappresentanti della componente genitori e studenti, l’intenzione di coinvolgere la scolaresca in un interessante percorso di cittadinanza attiva sul tema delle politiche di coesione sociale. Consenso unanime.

La prima lezione in classe ha avuto una durata complessiva di tre ore. Previa una breve introduzione della prof., avvalendoci delle prime pillole di Open Coesione e dedicando alcuni spazi alla riflessione e alla discussione tra una pillola e l’altra, abbiamo capito l’intento delle politiche di coesione, l’utilità degli open data, il perché dei finanziamenti pubblici, l’urgenza della partecipazione di noi cittadini alla vita pubblica. Ci ha colpito la nobile volontà, sia dell’Europa che dell’Italia, di integrare le regioni meno sviluppate e, allo stesso tempo, rendere ancora più competitive quelle più avanzate. Abbiamo preso visione di altre tre pillole e discusso sul diritto di ogni cittadino ad essere informato a proposito dell’impiego del denaro pubblico, nonché sul rapporto che intercorre tra trasparenza e il corretto funzionamento della macchina governativa. A questo punto, ci siamo divisi in due gruppi e abbiamo consultato, tramite l’aiuto di strumenti informatici, il portale di Open Coesione, con l’intento di scegliere un progetto del nostro territorio da monitorare.

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Un gruppo ha focalizzato l’attenzione sul tema Innovazione e ricerca, natura Incentivi alle imprese, e analizzato il progetto di sviluppo industriale delle “Di Mauro Officine Grafiche S.P.A.” di Cava de’ Tirreni (SA); l’altro gruppo ha preferito il tema Città e aree rurali, natura Infrastrutture, precisamente il progetto “Retrospettivo decongestionamento SS.18 e copertura trincerone ferroviario I lot”, sempre relativo al territorio di appartenenza. Entrambi i gruppi, guidati dalla prof. D’Ancora, hanno effettuato ricerche online, discusso sul da farsi e su come procedere, racimolando, in un brainstorming di poco più di un’ora, abbastanza informazioni, idee, risorse, parole chiave, da poter compilare, a grandi linee, il Canvas. Entrambi i progetti sono stati illustrati dai rispettivi referenti e votati dalla scolaresca. Le preferenze sono cadute sul secondo progetto molto vicino a noi e frequente causa di disagi per l’intera popolazione.

Come previsto dallo step finale, siamo poi passati all’assegnazione dei vari ruoli. La prof. ha delineato i vari profili da individuare nel gruppo classe e ci ha chiesto di candidarci in base alle nostre inclinazioni. Ci siamo confrontati con umiltà e abbiamo di comune accordo assegnato i ruoli e definito i gruppi di lavoro, come si evince dallo schema riportato di seguito.

La lezione si è conclusa con l’assegnazione degli homework da svolgere entro il 18 dicembre prossimo e la distribuzione dei moduli relativi alla liberatoria da far firmare ai genitori per l’utilizzo di foto e video dei figli minorenni nell’ambito della progettualità.

Gli STAKEHOLDER cui ci rivolgiamo sono i cittadini della nostra città, in particolare i politici.

ANALISI DATI

Per noi fonte di curiosità è analizzare le ingenti quantità di denaro investite per la realizzazione del Trincerone della cittadina di Cava de’ Tirreni. Molti pensano che questo sia un progetto abbastanza recente, ma non è così; infatti, esso risale addirittura al lontano 1988, quindi a circa trent’anni fa. L'obiettivo iniziale era quello di risolvere i problemi di traffico, inquinamento e parcheggio, e creare un sottovia veicolare che attraversasse tutta la città. Tra i tanti sogni mai avverati vi era anche quello di costruire un boulevard per la sistemazione architettonica delle aree di copertura del sottovia veicolare e dell’adiacente C.so Principe Amedeo. Si pensava fosse un piano di facile realizzazione, ma non è stato così. Questo è evidente dalla lunga durata dei lavori e dal fatto che l'opera realizzata è molto diversa e monca rispetto a quella di partenza. Abbiamo, così, focalizzato la nostra attenzione sull'oggetto delle nostre ricerche, ossia l'analisi dei dati. Riportiamo qui un diagramma che descrive i finanziamenti stanziati dall’Unione Europea, dalla Regione, dal Comune e dal Fondo di Rotazione (Cofinanziamento nazionale):

Dal grafico a torta si evince che più della metà dei soldi (il 53,68%) è stata versata dall'organo europeo. La Regione Campania e l'Italia hanno avuto, invece, un ruolo marginale nello stanziamento dei fondi (rispettivamente il 9,92% e il 7,97%), mentre la restante parte di denaro è stata messa a disposizione dal Comune. Ciò che ci preme sottolineare è che solo il 72% dei pagamenti (12.747.772,40€, neanche i tre quarti del totale) è stato effettuato in ben trent’anni; il perché non ci è concesso saperlo, ma a tutti noi sembra veramente strano che debbano ancora essere utilizzati 5 milioni di euro dei finanziamenti. Riportiamo sotto un grafico che ci mostra limpidamente e dettagliatamente l'andamento dei pagamenti effettuati per rendere veritiera la nostra affermazione.

Da quanto emerge dal diagramma, l’ultimo pagamento è alquanto recente. Risale, infatti, all’agosto scorso.

Attualmente non ci sono lavori in esecuzione e le opere realizzate o sono inutilizzate o incomplete e, quindi, lontane dal raggiungimento dagli obiettivi prefissati. Il primo tratto, che dovrebbe collegare la strada proveniente da Salerno, prima che si immetta nel centro cittadino, al sottopasso, è stato ultimato ma è chiuso al traffico. La seconda parte delle opere realizzate termina nel bel mezzo del centro arrecando, com’è facile evincere, scarsi benefici allo scorrimento del traffico veicolare.

Sorge così un dilemma amletico, oseremmo dire: come mai è stata impiegata una tale quantità di tempo per una costruzione pubblica che sembrava poter essere completata in molti meno anni? Tutto ciò è frutto di amministrazioni sbagliate che si sono succedute nel tempo o di impresa appaltatrice inadeguata? Ma, soprattutto, è stato portato a termine un lavoro utile ?

Gli unici giudici della storia infinita del Trincerone non possono che essere i cittadini.

Poniamo un ultimo quesito: l’intera comunità è realmente soddisfatta dei lavori compiuti per la costruzione del Trincerone? I soldi sono stati ben utilizzati oppure si poteva realizzare un progetto notevolmente migliore di quello portato a compimento?