Caratteri storico-archeologici

Grazie all’abbondanza di acque sorgive, di boschi e alla presenza di vaste estensioni di pascoli e terreni coltivabili, il territorio ha favorito l’insediamento umano già in epoca preistorica come testimoniano numerosi ritrovamenti risalenti al paleolitico superiore e la presenza di monumenti di età prenuragica e nuragica. I ritrovamenti sono stati documentati in grotte ubicate in località “Ganagòsula” e nella valle di “Lanaitho”. Le testimonianze storiche arrivano sino all’età romana comprendendo numerosi siti archeologici tra cui Nuraghi, Domus de Janas, Menhir, grotte naturali anticamente abitate e Dolmens. Le emergenze archeologiche si presentano sparse per tutto il territorio comunale comprendendo anche il centro abitato con i siti di “Luitti” e “Pira Vuvula”.

Luoghi di interesse

Sono soprattutto note la grotta del Guano, la grotta Rifugio e la grotta Corbeddu in cui sono stati trovati i resti umani più antichi della Sardegna,di particolare importanza anche il villaggio nuragico di Sa sedda ‘e sos carros dove è stata rinvenuta un’importante fonte sacra. Tra le Domus de Janas presenti sul territorio due casi costituiscono vere e proprie necropoli come nel caso delle località del Gollei, Sa e Mattu e Lampathu. I siti sottoposti a scavi archeologici sono il villaggio di Costa Nighedda, il villaggio di Carros, nella zona del Lanaitho, ed il villaggio neolitico di Biriai. In particolare quest’ultimo è considerato di estremo interesse perché gli scavi condotti finora hanno portato alla luce un complesso di 12 Menhir ed è stato individuato un insediamento risalente al periodo nuragico e anche uno romano in buono stato di conservazione, inoltre è stato ritrovato un pozzo nuragico alle pendici della collina del Biriai.


In totale sono presenti:

  • 42 Domus de Janas

  • 33 Nuraghi

  • 22 tombe megalitiche

  • 54 villaggi nuragici

Siti a rischio

Nella maggioranza dei casi la localizzazione dei siti archeologici è da ricondursi ad aree prevalentemente destinate a pascolo tradizionale e che quindi non incidono negativamente sulla conservazione dei monumenti, a differenza di altri in cui il terreno è utilizzato per coltivazioni specializzate condotte con lavori non compatibili con la conservazione dei monumenti. Altri siti sono a rischio perché in aree interessate da processi geomorfologici, tra questi ci sono il villaggio Gollei, Su Cungiadu, i nuraghi Gollei Margugliai, Luduruiu e Ganagçsula, i quali si trovano ai margini di altopiani basaltici soggetti a fenomeni di erosione, di ruscellamento e crollo. - i nuraghi Othahe, Frattale, Pedru ‘ e Serra, i quali ritrovano su affioramenti rocciosi soggetti ad erosione o a distacco per la frattura in relazione alla natura della roccia su cui insistono. - I nuraghi Su Mucrone e S’atharesu i quali si ritrovano adagiati su pendii franosi e comunque poco stabili.