La Memoria della 4B prof. a.s. 2017/2018

Vera Michelin Salomon

Nata a Carema (Torino) il 4.11.1923, da genitori entrambi ufficiali dell’Esercito della Salvezza, organizzazione protestante di origine inglese.

Aveva appena vent'anni quando arrivò a Roma e si unì nella resistenza non armata e in particolare all'organizzazione del Comitato studentesco di agitazione. Il 14 febbraio 1944, (dietro delazione) un commando di SS si presenta a casa sua e viene arrestata insieme ad un gruppo di amici, anch'essi impegnati nell'antifascismo.

Condannata a tre anni di carcere duro, da scontarsi in Germania, Vera è testimone a Regina Coeli, della selezione per la strage delle Fosse Ardeatine. A fine aprile, su un carro bestiame, arriva nel KZ di Dachau, e viene poi trasferita nella prigione di Stadelheim (Monaco) e quindi nel Frauen Zuchthaus di Aichach (Alta Baviera), dove sarà liberata dalle truppe americane il 29 aprile 1945

"La mia e quella di altri fu una scelta naturale, basata sulla conoscenza - racconta – Se uno sa, non può che comportarsi di conseguenza". Conoscenza e cultura che per Vera sono importanti anche oggi: come le parole, i libri e il diritto (e dovere) di sapere. Lei che forse non per un caso ha fatto poi nella vita la bibliotecaria. "Occorre prima di tutto studiare, essere curiosi e sapere in che mondo vivi – ammonisce -. Rinchiudersi, anche solo con un cuffia per ascoltare la musica mentre sei sull'autobus, è il primo sbaglio". E' il rischio più grave per i ragazzi di oggi. Ma alla fine è anche ottimista: nonostante tutto, nonostante che i valori della politica sembrano venir meno nelle nuove generazioni. "I giovani – dice - devono trovare la loro strada: dei giovani dobbiamo ammettere di non sapere nulla, ma penso che scopriranno l'importanza della politica. Magari sarà una politica diversa da come l'abbiamo intesa noi, meno in mano ai partiti e più nelle loro mani. Ma non se può prescindere, perché la politica è ciò che tiene insieme la società”