Alberto Sed
Alberto Sed nasce nel 1928 a Roma, da una famiglia ebraica, figlio di Pacifico Sed, venditore ambulante, e di Enrica Calò.
Ha tre sorelle: Angelica, Fatina e Emma.
Nel 1938 furono introdotte le leggi razziali e Alberto,come tutti gli altri bambini Ebrei fu espulso dalla scuola.
Il 16 Ottobre 1943 al mattino le SS invadono il ghetto di Roma e rastrellano 1024 persone tra cui oltre 200 bambini. La destinazione era il campo di sterminio di Auschwitz Birkenau dove solo 15 uomini e una donna toneranno a casa.
il 21 marzo 1944 Alberto e la sua famiglia vengono scoperti e prelevati dalla polizia fascista, la famiglia è condotta al carcere di Roma dove da lì lui, sua madre e le sue tre sorelle vengono deportati ad Auschwitz.
La madre e la piccola Emma vengono uccise subito dopo l’arrivo ad Auschwitz, mentre Angelica e Fatina rimangono detenute nel campo.
Nel lager Alberto deve adattarsi a lavori faticosi e a mansioni terribili, come sistemare i bambini che arrivavano al campo sui carretti che li avrebbero portati al crematorio. A volte le SS ordinavano ai prigionieri di lanciare i bambini in aria per fare il tiro a segno.
« Amo immensamente i bambini, ma non sono più riuscito a prenderne uno in braccio. Se solo accenno al gesto, mi assale la paura che qualcuno mi gridi di lanciarlo. »