Premio letterario "Fuori e dentro di me"

Il racconto dell'alunna Gigliarelli Isabella, della classe 3B ad indirizzo musicale, è stato selezionato tra i testi segnalati del Premio letterario "Fuori e dentro di me" XII edizione, al quale prendono parte le scuole degli otto comuni del Trasimeno.

Al concorso hanno contribuito i testi di diversi alunni della scuola, in particolare alcuni delle classi ad indirizzo musicale, come la I B, II B e III B , ma anche alunni della II E e III F.

La premiazione è avvenuta sabato 13 maggio alle ore 18, presso L'Occhio di Tavernelle, alla quale hanno partecipato gli alunni assieme alle loro famiglie e ai loro docenti. 

VIVERE

Vivere. Una parola così profonda, terribile ma bellissima. Una parola in cui tutti si possono rispecchiare, perché tutti noi viviamo. Ma lo facciamo veramente? C’è qualcuno che è portato per vivere, ma altri, come me, proprio no. Ci chiamano “gli Introversi” che è solo un modo carino che gli altri usano per definire quelli che sono così codardi da scordarsi come è fatta una porta che conduce al dì fuori. Quella porta che ci sembra bloccata, perché qualcosa ci impedisce di guardare e realizzare. Malattie, difetti, dipendenze, insicurezze che formano delle bende intorno agli occhi del cuore con cui senza non possiamo vivere completamente. Eh sì, sono così anche io, accecata dalle mie fantasie, dagli obiettivi e dalla mia dipendenza di isolarmi. Ho molto rispetto per le persone che l’uscita l’hanno trovata e non si perdono più nelle illusioni. I miei veri eroi sono loro: gli originali, i liberi, i testardi e i vivi; in un’unica parola: gli Estroversi. Il loro sangue è di un rosso vivace e la loro pelle abbronzata per l’eccesso del tempo trascurato fuori. Le loro mani sono trasandate e rovinate dal faticoso lavoro che hanno fatto per costruirsi la loro porta. I loro vestiti sono lo specchio della loro anima, perché ci tengono nel mostrarla e il taglio di capelli lo usano per definire la loro vera identità. Ho una migliore amica così. Lei rispecchia molto la mia precedente descrizione. Le voglio bene e qualche volta mi capita di andare a casa sua per divertirci un po’ insieme, ma finisce sempre nello stesso modo, io che mi sento in astinenza da solitudine, quindi crollo sul suo divano provando a trovare dei modi per far passare sempre di più veloce il tempo. No, non sto dicendo che lei mi annoi, credetemi. Ma forse è per questo che molte amicizie le ho perse. Non la cerco molto spesso perché mi piace dimenticare l’esistenza dei miei conoscenti nel mio tempo libero, quando mi chiama a volte la ignoro del tutto perché sono stanca e, se mi manda qualche messaggio, è un miracolo se riesco a leggerlo il giorno stesso. Sono proprio una cattiva amica. Lei però continua a volermi bene e viceversa. Ho sempre pensato che fosse lei l’estroversa, poi tutto cambiò. Eravamo nel suo salotto quando, improvvisamente, ci siamo messe a discutere dei nostri amici, in particolare di una persona che però io non conoscevo. Lei mi disse che era molto legata a quella ragazza che, lentamente, la fece soffrire e quindi decise di non vederla mai più. Mentre stavo ascoltando il suo discorso l’ho capito, la persona descritta stava facendo venire a galla le sue insicurezze inconsciamente attraverso delle stupide azioni, quelle che io avevo proprio dimenticato che lei avesse. Le aveva bloccato, forse anche per sbaglio, la sua porta non permettendogli più di vedere il fuori. Ma la mia amica era molto più forte di carattere quindi non abbassò gentilmente la maniglia ma la sfondò con tutta la sua forza facendo scappare di paura la colpevole. Si, ho capito che forse non ci sono differenze tra chi è Introverso ed Estroverso. Come ho fatto a non pensarci prima? L’unica cosa che contraddistingue le personalità di tutti gli umani è come affrontano le cose, come riusciamo a vedere la vita e come la viviamo. Alcuni preferiscono il calduccio della stufa mentre guardano la loro serie TV preferita, altri girano il mondo a caccia di chissà cosa. L’importanza di tutto questo è solo che tu devi sempre e solo ricordarti che, l’ostacolo tra te e qualcosa, non lo devi per forza sfondare ma potresti anche solo aggirarlo o creare una piccola fessura. L’importante è che tu ci provi, perché tutti abbiamo dei difetti. Ma tu come li hai accolti? Con consapevolezza, creandoti una mentalità forte pronta per ogni evenienza? O con paura, diventando incerto e prendendoti ogni volta molto tempo prima di affrontare i problemi? Tu come stai vivendo?