Giorno della memoria

LA GIORNATA DELLA MEMORIA

L'importanza del ricordo 


Durante l’era nazifascista circa 6 milioni di ebrei, ma anche zingari, omosessuali, popoli slavi e oppositori politici vennero deportati nei lager e obbligati ai lavori forzati. Se retenuti inutili nella società nazista, infermi, anziani o bambini molto piccoli venivano uccisi.

Invece uomini, donne che potevano essere utili venivano portati nei campi di lavoro forzato per un periodo di tempo per poi essere deportati nei campi di sterminio.

Le loro condizioni  di vita erano raccapriccianti, costretti alla fame e al freddo. Per questo è importante ricordare quel che è successo per far sì che non si ripeta.

Ogni anno il 27 gennaio si ricorda la liberazione degli ebrei dai campi di sterminio e anche noi quest’anno abbiamo voluto ricordare quel che è successo nell'incontro con la signora Miccio e l’assesore Vanni Ruggeri.

Il film che abbiamo visto si intitola "L'isola in via degli uccelli” tratto dal romanzo di Uri Orlev. 

Prima della visione del film, con la signora Miccio, abbiamo letto alcuni trafiletti del libro e abbiamo parlato dell'importanza del ricordo. 

Un bambino rinchiuso in uno dei tanti ghetti in cui erano costretti migliaia di ebrei a vivere, senza poter uscire e senza la speranza di un cambiamento.

Costretti, anche i bambini, a lavorare nelle industrie tedesche senza essere pagati, ma ricompensati con del cibo.

Era come se fossero in un campo di prova, prima di essere deportati nella vera tortura a cui milioni di ebrei erano stati sottoposti: i campi di concntramento. 


Gli alunni della 3B

Martina Cricchi, Angela Scialdone, Moretti Flavia,  NIcole Borile e Chaouki Ibrahim