Il convegno Educazione Poetica vuole promuovere una riflessione sulla valenza del paradigma poetico per l’educabilità umana.
Come un’educazione poetica (che si impegna a coltivare i dinamismi creativi, artistici ed espressivi umani) può contribuire al benessere personale, sociale ed ecologico?
L’educazione poetica per trasformare il futuro
Il 15 novembre 2024 presso l’aula Volpi dell’Università Roma Tre un convegno sulla valenza del paradigma poetico e dell’arte come sfida educativa per l’individuo e per la convivenza
ROMA – Una educazione poetica come possibilità di costruire futuri migliori. L’arte, con i suoi linguaggi e processi, come sfida educativa per l’individuo e per la convivenza sul pianeta. Parte da qui la riflessione al centro della giornata di studio Educazione poetica. Arte, espressione e qualità nella relazione per trasformare il futuro, sostenuta dal Ministero della Cultura e promossa dal Mimesislab – Laboratorio di Pedagogia dell’Espressione del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, dal PEPAlab (Performing, Expressive & Participate Arts) del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università Milano-Bicocca, dal Centro di Pedagogia dell’Espressione L’Arca nel Bosco e dalle associazioni Ars 2.0 e HUMANITAS MUNDI TEATRO. L’appuntamento è per il 15 novembre dalle ore 9,00 presso l’aula Volpi del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre (via del Castro pretorio 20, Roma).
La profonda crisi che stiamo attraversando compromette la stessa sopravvivenza. Ci sembra di assistere impotenti a una regressione inarrestabile. Un cambiamento di paradigma è necessario, in primo luogo in campo educativo, che intensifichi i legami tra le componenti disgiunte e migliori la qualità di entrare in relazione con sé, con l’altro e con la natura di cui siamo parte.
Quale potrebbe essere l’impatto di un’educazione poetica sulla formazione dell’essere umano sia come individuo sia come membro di una società? In che misura l’arte e l’attenzione all’esprimersi umano possono giocare un ruolo? Il convegno promuove una riflessione sulla valenza del “paradigma poetico”, indagando come questo possa contribuire al benessere personale, sociale ed ecologico. Lo farà con docenti ed esperti di università italiane ed europee e centri di ricerca (tra cui Università di Torino, Università Milano-Bicocca, Università Roma Tre e University of Highlands and Islands Scotland) e riferendo di alcune significative sperimentazioni e pratiche. Quattro le sessioni previste: sulla necessità di una educazione poetica, come trasformarla in azioni concrete, testimonianze di pratiche poetiche nell’apprendimento, come educare con arte può modificare le relazioni (si veda programma allegato). In programma l’intervento della Compagnia di arti sceniche del Dipartimento di Scienze della Formazione “Roma Tre Mimesis” con “Ossi di danza”, una proposta di fruizione della poesia.
Il convegno è realizzato grazie al contributo concesso dalla
Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura
· Educazione poetica. Arte, espressione e qualità nella relazione per trasformare il futuro
· Aula Volpi, Dipartimento di Scienze della formazione Roma Tre, via del Castro Pretorio 20
· 15 novembre 2024, ore 08.45-18.30
ATTESTATO
È previsto il rilascio di un attestato di partecipazione al convegno da parte dell'Università Roma Tre.
L’iniziativa rientra tra le attività formative per le quali può essere concesso l’esonero dal servizio ai sensi della Nota MIUR 02.02.2016-Prot. n. 3096
L’Università degli Studi “Roma Tre” di Roma è ente qualificato per la formazione del personale scolastico ai sensi della Direttiva MIUR 21/03/2016 Prot.n.170
PRENOTAZIONI
Il convegno è gratuito e aperto a tutti/tutte, previa prenotazione.
Per iscriversi al convegno compilare il FORM di iscrizione (riportato anche in fondo alla pagina e da lì compilabile).
Per informazioni scrivere a: chiara.massullo@uniroma3.it
La bellezza salverà il mondo?
L’epoca contemporanea si trova ad affrontare una profonda crisi, che è giunta a riguardare non solo la qualità della vita ma le possibilità stesse di sopravvivenza: l’acuirsi di separazioni, odi, violenze e conflitti, il predominio del calcolo e dell’utile, l’atomizzazione degli individui e la perdita della solidarietà, l’aggravarsi del degrado della biosfera. Il progresso scientifico, tecnologico e sociale ha generato non solo sviluppo, ma anche regressione, in particolare per quanto concerne il benessere umano e la qualità della convivenza.
Non è più rimandabile un impegno serio a trovare una diversa modalità di vivere e di abitare il mondo: risulta necessario un cambiamento di paradigma, in primo luogo in campo educativo, che intensifichi i legami tra le componenti disgiunte e migliori la qualità del relazionarsi umano (a sé, all’altro uomo e alla natura).
Lo sviluppo in Occidente è stato caratterizzato dal prevalere di un paradigma educativo che privilegia la razionalità. Il paradigma poetico – che è collegato all’eccezionale capacità umana di rendersi simile all’altro da sé (mimesis), la quale ci consente di vivere in noi l'alterità, e, così, di com-prenderla ed è a fondamento della possibilità di “fare arte” – è stato ed è tuttora largamente sottovalutato, se non mortificato, nella teoria e nella prassi educativa e questo ha causato gravi disarmonie per lo sviluppo umano e la convivenza.
Di fronte alle sfide complesse della società contemporanea, in cui il con-vivere è a rischio e il futuro sembra già scritto, quale potrebbe essere l’impatto di un’educazione poetica sulla formazione dell’essere umano sia come individuo sia come membro di una collettività? In che misura l’arte e l’attenzione all’esprimersi umano possono costruire un relazionarsi che si alimenti di bellezza e che si impegni a riconoscerla e a praticarla?
Riflessioni teoriche e testimonianze pratiche
La prima sessione del convegno indagherà l’urgenza di un'educazione poetica a livello teorico, mentre la seconda inquadrerà l’educazione poetica nelle sue ricadute nella vita, con un affondo sul pensiero complesso di Edgar Morin, sul rapporto tra umanesimo e tecnica e sul ruolo della musica per creare contesti inclusivi, e si concluderà con una riflessione su come mimesis e stimoli musicali supportino il malato di Alzheimer.
Le due sessioni pomeridiane daranno conto di piccole grandi rivoluzioni realizzate attraverso la pratica dell'educazione poetica. Nella prima, testimonianze di pratiche poetiche nel campo dell’apprendimento riguarderanno l’educazione in natura per la prima infanzia, la formazione aziendale degli adulti e la didattica dell’italiano ad apprendenti cinesi. L’ultima sessione fornirà riflessioni su possibili prevenzioni della violenza, darà conto della lettura ad alta voce come pratica civica e di attenzione poetica e dell’esperienza di educazione poetica pubblica che si svolge al Teatro Pubblico Partecipato di Ostia Lido, chiudendosi poi con la trattazione dello stato performativo del danzatore come strumento pedagogico.
Previsto anche un intervento artistico della Compagnia di Arti Sceniche del Dipartimento di Scienze della Formazione “Roma Tre Mimesis” dell’Università Roma Tre, la quale proporrà una modalità di fruizione della poesia sulla base della raccolta Ossi di seppia di Eugenio Montale.
La giornata di studi darà largo spazio all’interazione e alle domande del pubblico, che avranno luogo alla fine di ognuna delle sessioni.
Vi aspettiamo!