Per me era un giorno come un altro,
da quando l’avevo perso tutti i giorni erano uguali.
Suonavano tutti nello stesso modo,
vuoto.
Quando mio fratello,
l’unico bagliore di luce che mi era rimasto,
si accinse a parlarmi con aria cupa, strana, pesante.
Esitò,
come se la pietra che voleva scagliare
fosse troppo pesante da sollevare.
Trascinò le sue pene lentamente verso di me,
e quando giunsero abbastanza vicine da poterle toccare,
capii molte cose.
Capii che colui che avrei sempre difeso da ogni proiettile
aveva sempre tenuto in mano la pistola.
Bianca Ferratini, 2^AS
Disegno: Martina Vogli, 4^AS