Conclusioni

RIFLESSIONI CONCLUSIVE

Cercando di tirare le fila di quanto emerge dalla pagine precedenti si può affermare che dall'indagine quantitativa, cioè dai dati relativi ai frequentanti, ai risultati scolastici e alle prove Invalsi, nonchè a quelli relativi alle scelte post diploma, la scuola dimostra di aver raggiunto un buon risultato nella riduzione del gender gap.

Nonostante ciò, dall'indagine qualitativa svolta attraverso i focus group appare, sottotraccia, qualche segno circa l'esistenza del problema. Come affermato da Giulia Blasi, la nota blogger femminista, assai attiva sui social e sui media, "il patriarcato è come la mafia: buona parte della sua mission, per così dire, è farci credere che non esista". In un certo senso questa affermazione ci pare possa estendersi al tema oggetto della nostra indagine.

Infatti, per molti degli intervistati e delle intervistate semplicemente il problema del gap di genere non esisteva. In realtà, però, durante i focus group sono emersi diversi elementi che hanno confermato come il gender gap, benché mascherato, silente e nascosto, si manifesti in una certa misura anche nella nostra scuola.

Per questa ragione crediamo sia importante ribadire che una cultura fondata sull’equità e sul rispetto dei generi anche ai nostri giorni non è affatto scontata, ma richiede interventi di carattere culturale ai quali la scuola è chiamata a rispondere.

La popolazione studentesca, da noi interpellata, pur avendo riconosciuto che nella nostra scuola si vive una situazione di parità di genere, in cui maschi e femmine hanno l’opportunità di partecipare attivamente e liberamente alla comunità scolastica, ha fatto emergere che le ragazze sentono maggiormente il peso dei giudizi altrui e che quindi sono meno rappresentate negli organi elettivi e faticano ad acquisire visibilità a livello di classe e di Istituto, con la conseguenza che intervengono meno nelle lezioni, nei dibattiti, nelle competizioni e si sentono più fragili nelle discipline comunemente definite STEM.

Questo gap si assottiglia man mano che le studentesse avanzano nelle classi, evidentemente per una sicurezza che si acquista col progredire del percorso scolastico ed in ragione delle iniziative svolte per rimuovere queste barriere.

Sotto questo aspetto crediamo che il nostro Istituto debba continuare e rafforzare i progetti volti a facilitare una progressiva eliminazione del gender gap. Come mostra l'immagine d'apertura di questa pagina, l'uguaglianza dei diritti non corrisponde necessariamente all'equità, ma -come del resto previsto dal secondo comma dell'art. 3 della Costituzione- richiede interventi di rimozione degli ostacoli che si frappongono all'effettiva parità nella fruizione dei diritti.

Vanno, in altri termini, approntati gli strumenti che aiutino a raggiungere la parità. Indichiamo pertanto alcuni dei progetti svolti, che esortiamo ad implementare anche negli anni futuri:

§ Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento equity gender oriented: percorsi che attraverso esperienze di alternanza-scuola lavoro e di orientamento mirano a sensibilizzare su questo tema (nella nostra scuola: Atlete in mostra, l'emancipazione femminile vista attraverso la storia dei giochi olimpici; A scuola d’impresa, con le testimonianze di imprenditrici donne; progetti ponti tra scuola secondaria inferiore e scuola secondaria superiore sulle discipline STEM);

§ L’Italia delle donne: percorso didattico sulla storia della partecipazione femminile nel processo di costruzione civile e democratica: dall’Unità d’Italia alla Costituzione repubblicana.

§ Incontro con le autrici: un’attenzione particolare per le scrittrici contemporanee con lettura di un’opera e intervento diretto delle autrici, come Simona Vinci, Michela Murgia, Melania Mazzucco, Benedetta Tobagi.

§ Celebrazione della giornata contro la violenza sulle donne con partecipazione a spettacoli, incontri, progetti finalizzati all’educazione alla parità dei sessi e alla prevenzione della violenza di genere

§ Collaborazione con Linea Rosa, Rotary, Comune di Ravenna per la sensibilizzazione sul tema della parità di genere.

Il nodo problematico rispetto al quale ancora non è stato istituito alcun intervento mirato riguarda invece le elezioni dei rappresentanti d’Istituto e il mancato aggiornamento dei programmi scolastici. Su questi punti, suggeriamo alcune proposte:

1. Sensibilizzare tutti i docenti sul tema del gender gap anche attraverso una responsabile delle pari opportunità interna al nostro Liceo che abbia il compito di monitorare e coordinare la programmazione e le iniziative dell’Istituto a favore della parità di genere, in particolare controlli l'effettiva partecipazione delle studentesse alle Olimpiadi di fisica, matematica, informatica.

2. Affidare una sezione dedicata alla tematica del gender gap nella nuova disciplina denominata Educazione Civica, attivata dall’anno prossimo, attraverso l’adozione di una metodologia laboratoriale che, in base alla nostra esperienza diretta, risulta particolarmente efficace, poiché la modalità partecipativa permette di acquisire una consapevolezza che è elemento essenziale di formazione. La scansione del know how dovrebbe prevedere:

§ nel biennio approfondimento del cammino storico dell’emancipazione femminile

§ nel triennio, a partire dagli articoli 3 e 51 della Costituzione,

§ la conoscenza delle leggi a tutela dell’uguaglianza,

§ la comparazione tra vecchio diritto penale e nuovo diritto penale,

§ la conoscenza del nuovo diritto di famiglia,

§ la conoscenza delle leggi italiane in materia di pari opportunità,

§ la comparazione del ruolo della donna di oggi nei diversi Paesi,

§ lo studio delle norme internazionali a partire dalla Convenzione di Istanbul fino all’articolo 5 dell’agenda 2030.

3. Per l'elezione dei rappresentanti d’Istituto, non potendosi intervenire, come scuola, sul sistema elettorale, si ritiene necessario promuovere una sensibilizzazione affinchè le liste abbiano una composizione paritaria quanto al genere ed invitare gli studenti ad esprimere preferenze di genere diverso .

4. Corsi di aggiornamento per i docenti sul gender gap.

Queste proposte dovrebbero essere inserite all’interno di una operazione più ampia, a cura del Ministero dell'Istruzione che si impegni a sovrintendere a diverse che azioni finalizzate alla:

1. revisione dei libri di testo, per garantire una più equa rappresentanza di donne e uomini;

2. pubblicazione di linee guida nazionali per l’Educazione Civica in cui sia dato ampio spazio al tema della parità di genere

3. presa di posizione istituzionale più incisiva di quella fin qui messa in atto sulle pubblicità e sui programmi televisivi per assicurare una effettiva parità di genere.

Sappiamo che sovvertire il modello esistente è arduo, ma sappiamo che occorre farlo a partire dalla scuola, attraverso una decisa e consapevole scelta strategica che dall'alto verso il basso e dal basso verso l’alto coinvolga il Ministero dell’Istruzione, dirigenti scolastici, docenti, studentesse e studenti. Noi della IV D del Liceo Scientifico Oriani di Ravenna, al termine di questo progetto, ci sentiamo pronti e combattivi !





Gli autori: studentesse e studenti classe IV D del Liceo Scientifico - a.s. 2019/20