… Spesso chi critica - o è sospettoso verso - il World School Debate - senza una reale consapevolezza della metodologia implicata nel processo di attivazione - lo fa partendo da un fraintendimento profondo del suo significato educativo e della sua portata trasformativa.
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Chiariamo alcuni aspetti:
Il Debate non è una gara, ma un ‘emozionante’ esercizio di pensiero…
Capita spesso che chi non ha mai sperimentato davvero il debate — nella sua dimensione educativa, disciplinare e interdisciplinare — lo riduca a una sorta di gara di retorica, a un confronto sterile dove vince chi “parla meglio”… In realtà, nulla è più lontano dal significato autentico di ‘fare debate’ per chi utilizza questa metodologia a livello disciplinare, interdisciplinare, educativo/formativo.
"Il Debate utilizzato come metodologia didattica attiva non è competizione fine a se stessa"...
Fare debate in classe sigifica attivare un laboratorio permanente di pensiero analitico/critico, dove il linguaggio diventa strumento cognitivo (Bruner) e la parola è il mezzo attraverso cui si costruisce la conoscenza insieme agli altri (Vygotskij), e gli strumenti tecnologici possono (/devono) essere utilizzati come valido supporto, non come 'sostituto' (impossibile).
L’obiettivo non è “avere ragione”, ma ragionare meglio...
Nel debate educativo, il confronto non si riduce mai a uno scontro di opinioni: è una ricerca condivisa di comprensione, un esercizio di analisi, sintesi e valutazione — le cosiddette Higher Order Thinking Skills. Gli studenti e le studentesse imparano a formulare tesi, a cercare evidenze, a valutare fonti, a riconoscere fallacie logiche, e soprattutto a capire e com-prendere - nel senso etimologico del termine - le ragioni dell’altro/a.
Fare debate è praticare/promuovere/vivere una palestra di Cittadinanza - cognitiva ed emotiva...
Il luogo e il tempo in cui si fa Debate è il luogo e il tempo in cui si impara a dissentire senza distruggere, a sostenere un punto di vista senza assolutizzarlo.
Certo, nel format c’è una componente competitiva, ma è una competizione educativa, non agonistica. Come in ogni attività formativa efficace, si sfrutta la naturale competitività dell’essere umano per attivare processi di crescita, non per produrre vincitori e vinti.
La posta in gioco in un debate ‘ben fatto‘ non è un trofeo, ma la conquista di un pensiero più consapevole e dialogico…
“L’educazione non è preparazione alla vita: è la vita stessa” come ci ricorda Dewey...
Nel debate, la vita - emozionante e sfidante - entra in classe attraverso la parola, la complessità, e il coraggio del confronto….
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Accademia di Argomentazione e Debate del Friuli Venezia Giulia DeA FVG APS
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