LE MANIFESTAZIONI
La manifestazione è stata fin dalla nascita della società una rilevante forma di protesta.
L'efficacia è provata dai grandi cambiamenti che alcune proteste hanno portato nella società, influendo sull’opinione pubblica, dai singoli ai decisori politici.
Nel corso della storia sono state innumerevoli le manifestazioni che hanno cambiato il mondo. Nelle prossime righe ripercorreremo quelle più significative, che hanno influito e influiscono tuttora sulla società contemporanea.
La prima non può che essere la marcia su Washington per i diritti civili degli afroamericani, una tematica ancora attuale. Mercoledì 28 agosto 1963 circa 250.000 persone si radunarono al Lincoln Memorial per ascoltare il discorso di Martin Luther King contro la discriminazione razziale.
Questa marcia ebbe un enorme impatto a livello sia sociale (suscitò in molti la voglia di lottare per questa causa) che politico, poiché favorì l’approvazione del Civil Rights Act.
Non si possono non ricordare, poi, le proteste contro le disparità tra uomini e donne. Grazie alla tenacia e al coraggio di migliaia di donne, queste ultime si sono emancipate in molti Paesi e oggi gli stereotipi di genere gradualmente stanno venendo, a diversi livelli: lavorativo, familiare e sociale. Purtroppo non in tutti gli Stati sono stati fatti progressi. Basti pensare alla voce delle donne iraniane, diventata più forte nel settembre 2022, dopo la morte di Mahsa Amini, ragazza ventiduenne arrestata per aver indossato l’hijab in un modo ritenuto sbagliato dalle autorità. La sua vicenda ha raggiunto tutto il mondo, così come la notizia del malcontento delle donne iraniane da fin troppo tempo ignorato. Questo è stato possibile grazie alle manifestazioni di piazza avvenute all’interno del Paese, ma anche grazie a gesti dal forte valore simbolico, come la protesta dei calciatori della Nazionale iraniana, lo scorso inverno: in segno di protesta hanno indossato giubbotti neri che coprivano la propria divisa e non hanno cantato l'inno nazionale, durante l'esecuzione ad inizio partita.
Un ultimo, recente esempio di protesta, particolarmente incisivo e significativo sono i Friday For Future, le manifestazioni per la salvaguardia del nostro pianeta, di tutti i suoi ecosistemi e degli organismi che vivono sulla sua superficie, compresi noi esseri umani.
La tutela dei diritti umani è strettamente legata a quella dell'ambiente...
LA TAVOLA DELLA PACE
Tutti noi dovremmo promuovere la pace, attraverso la solidarietà e l'inclusività.
Dal 1995 l'Italia, in collaborazione con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e con la Tavola della Pace, ha iniziato a promuovere una rete di scuole ed enti locali che si impegnano ad educare i giovani alla pace, alla cittadinanza e al rispetto dei diritti umani.
La Tavola della pace (istituita nel 1996) coordina il lavoro di promozione della pace, organizzando ogni due anni la Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità.
UNO STRUMENTO EUROPEO PER LA PACE (?)
Il sito ufficiale del Consiglio Europeo, nel marzo del 2021, annunciava la creazione di un nuovo strumento finanziario da parte dell'UE: l'EPF, un fondo fuori bilancio per consolidare la sua capacità di prevenire i conflitti, costruire la pace e rafforzare la sicurezza internazionale (https://www.consilium.europa.eu/it/policies/european-peace-facility/).
L'EPF consente anche il finanziamento di azioni operative che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune (PESC).
Il Consiglio Europeo nel tempo ha aumentato gli investimenti in tale fondo, fino a giungere ai 7,9 miliardi di euro dell'anno in corso.
Il progetto finanzia gli Stati più deboli, per metterli in grado di difendersi.
Un fondo volto a finanziare la fornitura di tecnologia e attrezzature militari può essere ritenuto uno strumento di pace?
A te, lettore, la (difficile) risposta.
imparare la pace attraverso la storia
Per sostenere la crescita di una cultura di pace e della pacifica convivenza fra i popoli, la Regione promuove la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio storico, culturale e ambientale attinente ai fatti della Prima Guerra Mondiale (legge regionale 11/2013).
Il 18 gennaio 2019, la Giunta regionale ha approvato l'avviso per il finanziamento di progetti educativi e didattici finalizzati ad ampliare la conoscenza e a favorire la riflessione sui fatti storici della prima guerra mondiale (delibera 56/2019).
https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/cultura-sport/grande-guerra/FOGLIA7/
La Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con l'associazione "UWC Adriatic", nel 2019 ha istituito il progetto "Facciamo la Pace", con lo scopo di sensibilizzare sulla tematica della pace studenti di età compresa tra i 16 e 19 anni.
L'approfondimento sugli eventi storici della Prima guerra mondiale attra-verso incontri con esperti, laboratori e giochi di ruolo rappre-senta il punto di partenza per compren-dere i conflitti contempo-ranei.
La pandemia Covid ha rallentato ma non fermato questa bella proposta.
Promuovere la cultura di pace tra i giovani è essenziale.
Progetti come questo andrebbero incentivati e diffusi.