Leggere per sognare

Leggere libri per condividere storie ed emozioni: questa era fino a pochi anni fa solo un’idea che oggi l’Istituto Masotto ha reso realtà. Qualche ora sottratta alle lezioni quotidiane è diventata un'ora di dibattito e di condivisione che ha coinvolto le classi di tutto l’Istituto e i ragazzi di tutte le età.

Da Arthur Conan Doyle ad Agatha Christie, da Emily Bronte fino a Dante Alighieri, dal libro giallo al romanzo, passando per il testo narrativo e per il fantasy senza tralasciare nulla. Per chi ha letto è stata l'occasione di mettersi in gioco e di non aver paura, anche se quel microfono continuerà ad intimorire molti di noi. Per chi ha ascoltato, la lettura è stata motivo di riflessione e di autovalutazione per scoprire davvero chi siamo o chi vorremmo essere.

Le pagine che sono state lette dovrebbero farci riflettere: hanno raccontato storie che ci fanno sognare appena chiudiamo gli occhi. Il Masotto ha voluto investire sui nostri sogni e allora, ogni volta che apriamo un libro e ne leggiamo le pagine pensiamo che da qualche parte, in un tempo ancora sconosciuto, un uomo o una donna scrivevano parole con il sogno che qualcuno un giorno potesse leggerle ed apprezzarle. Proprio per questo è importante conoscere i libri ma soprattutto conoscere gli autori, perché dietro ogni maestoso libro c’è sempre un autore che merita apprezzamento. E se ancora non foste convinti vi voglio solo dire questo: gli scrittori sono nati senza che nessuno ne conoscesse il nome e sono morti sapendo che nessuno li dimenticherà più proprio grazie ai loro scritti.

La lettura ci ha fatto entrare quasi in un film: i narratori erano gli studenti e i protagonisti i loro libri.

Condividere insieme queste parole senza paura di poter sbagliare o di essere giudicati: ecco come si è svolta l’attività di “Libriamoci”.

Felicità, profondità e coinvolgimento, questo è quello che ho provato e il motivo per cui quest’attività dovrebbe continuare ancora, perché se io mi sono sentita così non posso non immaginare che tanti altri studenti abbiamo provato le medesime sensazioni.

Quindi continuiamo a sognare e a leggere, anche se vi diranno che non serve, perché coloro che lo dicono sono i primi ad essersi arresi.

 

Alice Cavazzana 1AS