Educashon

Sono una studentessa della classe 3 ES e vorrei riportarvi il percorso che abbiamo svolto come classe con il concorso di EDUCASHON. 

Durante l’anno abbiamo partecipato a vari incontri online nei quali ci hanno illustrato alcune procedure bancarie come il metodo di pagamento in bitcoin, la funzione della carta prepagata e del bancomat. Ad esempio, è stata particolarmente interessante la visita che abbiamo fatto alla banca di Pojana Maggiore, in quanto abbiamo visto da vicino i vari uffici e il direttore ci ha spiegato le funzioni della banca e il suo ruolo nella società. Le registrazioni effettuate durante la visita sono state caricate su Internet. Al termine del percorso è stato organizzato un concorso finale al quale hanno partecipato 50 classi e sono state selezionate le 8 che hanno presentato i video più coinvolgenti. 

Per partecipare abbiamo scelto l’argomento principale che doveva essere trattato nel video e abbiamo optato per la finanza etica che, nello specifico, è un insieme di attività finanziarie sviluppate con metodi, strategie e strumenti che, discostandosi dall’ottica del massimo profitto, consentono di perseguire un congruo guadagno anche attraverso l’assunzione di impegni di rilevanza sociale. 

Ognuno di noi ha partecipato in modo attivo e collaborativo: ci siamo aiutati l’un l’altro per la realizzazione di questo progetto. Questo concorso ci ha permesso di ampliare le nostre conoscenze riguardo la finanza etica, il funzionamento delle banche e dei pagamenti digitali. Abbiamo avuto l’onore di partecipare alla classifica finale di questo progetto e ci siamo qualificati tra le 8 classi che hanno svolto il lavoro migliore. 

Il progetto è stato inizialmente presentato da due compagni e votato dagli studenti attraverso un QR Code.

Il video è stato creato completamente da noi, con la partecipazione di tutta la classe e ognuno ha contribuito con le proprie competenze: chi si è occupato del montaggio del video, chi della creazione della musica e chi ha seguito la registrazione.

Alla conclusione del video abbiamo aggiunto un motto: “L’inazione è comunque un’azione, quella di non fare” e l’abbiamo inserito in varie lingue (spagnolo, inglese, ucraino e rumeno) e questo ci ha permesso di rendere il nostro progetto più inclusivo.

Linda Biscuola, 3ES