Partigiani del Corsichese

A cura dell'ANPI
di Corsico e Buccinasco.

Con il patrocinio delle Amministrazioni Comunali di Corsico, Assago, Buccinasco e Cesano Boscone.

seconda edizione, aprile 2005

Cronologia delle azioni dal giugno 1944 alla liberazione 

Luigi Salma

Alla Burgo, l'attività sindacale riprende per merito della coraggiosa e tenace opera di Luigi Salma. Il giovane e carismatico sindacalista, in pochi mesi, riesce anche a saldare l'azione del gruppo antifascista che opera all'esterno delle fabbriche con quelli che agiscono invece all'interno della Burgo, della Norton, della Materiali Refrattari e delle altre aziende della zona. Collegamenti, che se da una parte consentono, al movimento resistenziale corsichese, di ingrossare le proprie file grazie alla sempre più consistente partecipazione della classe operaia, dall'altra, aumenta considerevolmente i rischi soprattutto per gli elementi più attivi e maggiormente esposti.
E la mattina del 13 novembre 1943 la resistenza locale subisce il primo tremendo colpo al cuore: l'arresto dell'operaio e sindacalista Luigi Salma. Ricorda la moglie: " Luigi era tornato da pochi minuti dalla fabbrica dopo aver ultimato il turno dì notte; erano le sette, quando sentimmo bussare, andò ad aprire e si trovò di fronte a degli uomini armati che lo arrestarono".
Per arrestare il "temuto" Salma, si sono scomodati persino i tedeschi. È, infatti, dalla Caserma milanese di S. Cristoforo, che è partita la pattuglia capitanata dal biondo ufficiale che si è da prima recato presso i cancelli della Cartiere Burgo e poi, saputo che l'operaio era già uscito, si è diretto presso la sua abitazione.
Giunto in quella che, allora era la Via Diaz, e che poi è stata intitolata al martire, l'ufficiale ha chiesto alla custode Maria Simonetta "Dove abita Luigi Salma" e alla timida risposta della donna "Ma lavora in Cartiera" si è fatto largo affermando "Non ci faccia perdere tempo arriviamo adesso dalla Burgo”. 
Subito tradotto alle carceri di S. Vittore, vi rimase tre mesi: successivamente fu avviato al campo di sterminio di Mauthausen, dove mori assassinato il 18 giugno 1944.
Luigi Salma era nato a Milano il 17 settembre 1902. Operaio, militante socialista, si oppose al fascismo da subito. Oltre all'organizzazione del movimento di resistenza nella fabbrica Cartiere Burgo e nel paese, senza risparmiarsi e senza timore di esporsi a rappresaglie, si fece promotore della riapertura, subito dopo settembre, della camera del Lavoro di Corsica; ufficio che rimase aperto per 45 giorni. Anche per questo era amato e ascoltato non solo dai suoi compagni di lavoro ma dai molti cittadini che avevano avuto la fortuna di conoscerlo.
I nazi-fascisti, probabilmente, decisero di colpire lui convinti di debellare, con la repentina azione di forza, sia il simbolo sia l'intero movimento della lotta antifascista all'interno e all'esterno delle fabbriche.
A seguito di questo arresto, il primo effettuato a Corsica, il gruppo di antifascisti rafforzò la vigilanza e l'opera di sensibilizzazione presso la cittadinanza.
Ecco come Piero Capuzzoni, una delle figure più impegnate in questo periodo, ricorda l'episodio: "Dopo l'otto settembre, io, Porazzo e Luigi Salma, siamo andati a casa del responsabile sindacale fascista, Pilade Clerici, dell'ufficio di collocamento, a chiedere la chiave per riaprire la Camera del Lavoro. Ottenutala, dalla sua moglie, ci riunimmo: io consigliai, dati i tempi ancora incerti e pericolosi, di attendere l'evoluzione dei fatti. Questa mia proposta fu accettata e pertanto venne messa in pratica. L'apertura della Camera del Lavoro durò pertanto pochissimo ed ebbe valore soprattutto simbolico”.

[…]

Il 4 giugno 1944 Roma viene liberata e vi si forma un governo nazionale diretto dal presidente Bonomi; del governo fanno parte tutte le forze democratiche impegnate nella lotta di liberazione, I manifesti che recano la notizia, giungono anche a Corsico: sono le 4,15 della mattina, quando un compagno inizia ad affiggerli all'esterno della rimessa dei tram. Vengono poi esposti in Via Garibaldi, in Via Cavour, nelle Piazze del Ponte e della Chiesa e all'ingresso delle fabbriche.
Intorno alle sette, mentre sta rientrando a casa con la sua bicicletta, il partigiano che si era assunto il compito dell'affissione, può osservare i molti cittadini che, usciti per recarsi al lavoro, sostano davanti ai manifesti per leggere la notizia della liberazione di Roma e del ripiegamento delle forze della Wehrmacht verso il nord.
Il 18 giugno 1944 Corsica paga il suo primo tributo alla lotta di liberazione con la vita di Luigi Salma: l'operaio della Cartiere Burgo, che venne arrestato e deportato dalle SS nel campo di sterminio di Mauthausen, viene assassinato.
Anche nel lager iI 42enne operaio corsichese conservò la sua carica di umanità e ironia. Cosi lo ricorda Mino Micheli, un suo compagno di detenzione: "Se tornerò a casa, mi diceva di sovente, la prima cosa che farò sarà quella di cambiare il mio terrificante cognome".
Ma non tornerà. La morte se lo porterà via alle prime luci dell'alba di quella tragica mattina.

da “La lotta antifascista nel Corsichese”
di Giorgio Villani e Luigi Spina, ed. Vangelista, 2005.

Corsico, 21 aprile 2023

Alberto Salma ha posato a Corsico la pietra d'inciampo in memoria del padre Luigi.

Marizio Graffeo, presidente ANPI Corsico.mp4

Marizio Graffeo, presidente ANPI Corsico

Leonardo Visco Gilardi, presidente ANED.mp4

Leonardo Visco Gilardi, presidente ANED

Ardemia Oriani, segreteria provinciale ANPI.mp4

Ardemia Oriani, segreteria provinciale ANPI

Stefano Ventura, Sindaco di Corsico.mp4

Stefano Martino Ventura, Sindaco di Corsico