Le conseguenze
I femminicidi e lo sguardo di chi resta
Le conseguenze
Quando una donna muore per mano di un uomo non viene distrutta soltanto una vita, si colpiscono intere famiglie. A pagare le conseguenze del femminicidio - termine con cui si intendono l’uccisione oppure la sparizione di una donna a causa del suo genere di appartenenza, del suo essere donna, per motivi dl odio, disprezzo, piacere o senso del possesso - sono madri, padri, sorelle, fratelli.
A loro restano i giorni del dopo, i ricordi immobili trattenuti dalle comici, le spese legali, le umiliazioni nel tribunali, le accuse del “Se l'è cercata”, “Era una poco di buono”.
Sempre più famiglie intraprendono battaglie quotidiane: chi scrive libri, organizza incontri nelle scuole, lancia petizioni, raccoglie fondi per iniziative dl sensibilizzazione, fa attivismo online Lo scopo è fare capire alla società che quello che si sono trovate a vivere non è dovuto né alla sfortuna né alla colpa, ma ha radici culturali e sociali precise, dovute al fatto che esiste ancora un diffuso senso di proprietà e dl dominio degli uomini sulle donne.
Le conseguenze dei femminicidi passano in secondo piano nel dibattito pubblico. Nelle cronache mediatiche si insiste sui dettagli truculenti dei delitti, i femminicidi vengono ricostruiti come se fossero serie televisive Si enfatizzano cause emotive e psicologiche che avrebbero armato le mani di uomini di fondo “miti", "brave persone", provocate dalla “gelosia", che agiscono in preda a “raptus".
I racconti dei giornalisti che elucubrano e speculano sul dolore degli altri sono pietistici. La pietà, in particolare, non va giù ai familiari delle vittime che vogliono giustizia, risarcimenti adeguati e misure di prevenzione da pane delle istituzioni, prima tra tutte la promozione dell'educazione alla parità dl genere e al contrasto alle discriminazioni nelle scuole, fatta da personale qualificato.
The Consequences mostra, attraverso ritratti intimi, foto, ometti, luoghi, lo sguardo di chi sopravvive al femminicidio e non si arrende alla violenza di genere. Una comunità di familiari sparsa per tutta Italia, resistente nel lutto inconsolabile, che i media mainstream non riescono, o forse non vogliono, rappresentare.