Le classi 1°-3°-4°-5° hanno realizzato un percorso sull'osservazione e sullo studio del paesaggio.

Ogni classe ha svolto tre incontri con l'esperto Fabrizio Frignani.

Per la classe prima il percorso è stato principalmente di osservazione. Gli alunni sono stati spronati e "allenati" a focalizzare lo sguardo su elementi precisi. L'esperto ha dato ai docenti suggerimenti, consigli e materiale per osservare e interpretare l'ambiente circostante. Dopo un incontro di riflessione su cosa sia il paesaggio le attività sono state svolte all'esterno cercando di capire le differenze tra ambiente naturale e ambiente antropico e giocando con la fantasia in uno spazio che lega paesaggio e immaginazione. Durante l'ultimo incontro infatti è stata creata una fiaba a grande gruppo con personaggi magici che incontravano "Urbano", il centro del paese.

Per gli alunni più grandi l'attenzione è stata posta sulle fotografie antiche, con lo scopo di provare a leggerle e interpretarle con occhio critico: foto portate dagli alunni e foto di paesaggi.

Fabrizio ha spronato i ragazzi ad un approccio di lettura visiva ed interpretazione della vecchia fotografia, cogliendo i principali cambiamenti con il paesaggio attuale, dei nostri giorni e, spronando alla ricerca di quelle caratteristiche che non sono più visibili ma sicuramente interpretabili sotto la guida di un occhio attento. Pertanto è stata proposta una visualizzazione della documentazione “senza filtri” utilizzando la dimensione del tempo e osservando in modo multidisciplinare.

Durante l’ultimo incontro, nell’uscita effettuata in paese, partendo sempre da alcune vecchie fotografie di Villa Minozzo, gli alunni hanno svolto lo stesso esercizio dal vivo, constatando, sia il cambiamento del centro del paese avvenuto lentamente nel corso degli anni, che le mutazioni subite dai paesaggi limitrofi per mano dell’uomo (coltivazioni, disboscamenti…).

Il percorso si è rivelato interessante per i bambini che hanno partecipato attivamente ponendo domande e curiosità all’esperto e provando a cogliere il paesaggio con uno sguardo differente.

E' stata un’esperienza positiva e propositiva dalla quale sono emersi spunti interessanti da poter sviluppare anche in futuro, attraverso percorsi mirati che portino ad una conoscenza più precisa e consapevole del paesaggio in cui viviamo.