La gita di cui racconto è molto recente.
Lo scorso gennaio siamo andati a vedere un film al cinema Farnese che parlava del diario di Anna Frank, Kitty. Siamo partiti da scuola alla seconda ora, quindi nella prima abbiamo fatto Epica.
Ci hanno accompagnato la professoressa di lettere e il professore di tecnologia.
Appena arrivati al teatro con l'ottobus abbiamo mangiato e alle dieci siamo entrati.
Il cinema aveva due sale, ma noi siamo entrati nella prima; era abbastanza grande. Abbiamo aspettato un pò e verso le dieci e venti dei signori hanno parlato del film e ce lo hanno introdotto dicendo che era fatto a graphic novel o che a Otto, il padre di Anna e Margot, piaceva molto leggere e voleva che anche le figlie leggessero molto, infatti a casa avevano una grande libreria e perciò Anna ha imparato bene a scrivere. Anna scriveva al diario come se fosse una sua amica che aveva chiamato Kitty perchè si sarebbe voluta chiamare così. La graphic novel racconta di Kitty che cerca disperatamente Anna e parla sia del passato, cioè del nazismo e i campi di concentramento, ma anche del presente con il tema dell’immigrazione.
Il film tratta di un argomento molto importante e delicato che mi interessa molto, ma allo stesso tempo mi terrorizza, cioè la Shoa.
La storia di Anna Frank è assurda, perchè se penso che era una ragazza come me, che andava a scuola, che aveva amici, che usciva con loro...ma ad un certo punto le è stato tolto tutto, solo perchè era ebrea e si è ritrovata in un nascondiglio dove non poteva più vivere in libertà. Non si poteva parlare ad alta voce,t irare la sciacquone in certe ore del giorno e ne’ tantomeno uscire. Inoltre deve essere stato terribile sapere che tutti i suoi amici e conoscenti Ebrei venivano deportati, ma lei è sempre stata forte, determinata e ottimista. Ma soprattuto, la cosa che mi stupisce di più è come un uomo possa odiare così tanto altri uomini da volerli sterminare solo perchè sono Ebrei. Siamo tutti uomini ,siamo diversi, ma abbiamo gli stessi diritti e i Nazisti sono riuciti a togliere la libertà e la personalità a milioni e milioni di persone e a ucciderne quasi sei milioni. Il diario di Anna è stato importantissimo perchè così non ci scorderemo mai più questo grandissimo errore e non lo ripeteremo più. Dopo il film i signori hanno risposto alle nostre domande e ci hanno spiegato degli aspetti sul film che non avevamo capito. Poi siamo ritornati a scuola ma non siamo arrivati in tempo per l’ultima ora.
Per me è stata una gita in cui ho potuto riflettere molto.
D. M. 1F