Tutti i giorni, nella nostra vita quotidiana, capita di avere a che fare con oggetti tecnologici: computer, tablet, cellulari e smartwatch. Questi prodotti sono divenuti indispensabili, pertanto, la richiesta è aumentata notevolmente. Qui, però, sorge il problema: come smaltirli? Infatti questi oggetti troppo spesso finiscono nelle discariche e come sappiamo le batterie e il litio di cui sono composte sono dannose per l’ambiente; infatti liberano pericolo e tossici veleni.
I danni all’ambiente nel nostro secolo sono rappresentati da: surriscaldamento globale, inquinamento, emissioni di gas serra e contaminazione dell’acqua, dell’aria e del suolo.
Da qui è nata l’esigenza di creare un’”informatica verde” in modo tale da ottimizzare l’efficienza energetica nel corso della vita del prodotto, promuovere la riciclabilità o la biodegradabilità dei prodotti di scarto delle fabbriche. I vantaggi di questa informatica verde sono: utilizzo “verde”: riduzione del consumo di energia da parte dei computer e degli altri sistemi informatici; smaltimento “verde”: riutilizzare vecchi computer e riciclare altri oggetti elettronici; progettazione “verde”: progettazione di componenti a basso consumo energetico; fabbricazione “verde”: realizzare componenti con impatto ambientale sempre minore.
In conclusione possiamo dire che è giusto non rinunciare al progresso del settore tecnologico ma è fondamentale continuare a vivere in un’ottica green: meno impatto negativo sul nostro ambiente, maggiori vantaggi sul nostro benessere fisico.
D. S. 3A