In occasione dalla giornata della violenza contro le donne, in classe abbiamo parlato della condizione delle donne nel Medioevo leggendo un testo di Christine de Pizan tratto da La città delle dame.
Nel Medioevo le donne venivano considerate inferiori agli uomini, incapaci di comprendere e quindi non meritevoli di istruzione; erano considerate fragili, che dovevano essere protette dall’uomo, dal mondo esterno e da se stesse, quindi private della libertà. Christine de Pizan, fu una delle prime donne che riuscì ad emanciparsi grazie al fatto che sapeva leggere e scrivere, nonché la prima scrittrice della Storia. Nel 1450, scrisse La città delle dame, la sua opera più bella, in cui si evidenzia la sua lotta per il riconoscimento dell’intelligenza delle donne. In questo testo Christine de Pizan racconta di aver trovato un libro che parla delle donne in modo disonesto, ottuso e con aria di superiorità. Christine inizialmente non riusciva a comprendere l’origine di questi giudizi contro le donne, poi si rattristò pensando all’infelice e faticosa vita che le aspettava.
Negli esercizi di approfondimento del testo, ce n’era uno che chiedeva di riflettere sui pregiudizi verso le donne nel passato e nei giorni d’oggi. Allora ho pensato ad alcune notizie che avevo letto o sentito recentemente rispetto agli argomenti che più mi interessano, ed ho realizzato che effettivamente ci sono forme di discriminazione anche oggi nella nostra società.
Ci sono analogie e differenze nella condizione della donna tra il Medioevo e oggi. Nel Medioevo la donna era considerata inferiore all’uomo, oggi non dovrebbe più essere così; uomo e donna sono uguali teoricamente ma nella pratica le donne sono ancora vittime di discriminazione e violenza.
Nel Medioevo le capacità delle donne erano considerate limitate rispetto a quelle degli uomini. Oggi le donne sono cambiate grazie a molte donne che si sono fatte valere. Per esempio, finalmente, dopo centottanta anni, nella Filarmonica di New York ci sono più donne che uomini. Inizialmente le donne non venivano considerate abbastanza brave, tanto da non esserci nemmeno i camerini femminili. Da qualche anno sono iniziate ad esserci le audizioni al buio e le donne si sono fatte valere, dimostrando le loro qualità e ottenendo più posti degli uomini.
Nel Medioevo le donne avevano un solo compito, ben preciso, quello di badare alla casa e alla famiglia e non potevano decidere da sole della propria vita. Oggi, invece, hanno la possibilità di fare qualsiasi lavoro, anche l’astronauta, peccato però che c’è qualcuno che le vedrà sempre come casalinghe. È il caso di Samantha Cristoforetti a cui, prima di partire per la stazione internazionale, dei giornalisti hanno chiesto chi avrebbe badato alla famiglia durante i suoi sei mesi di missione. L’astronauta ha risposto che, avendo un buon compagno, non era preoccupata. Ma la vera domanda è: “Lo avrebbero chiesto anche ad un uomo?”
Nonostante si siano fatti molti passi avanti, soprattutto nei paesi Occidentali, le donne devono ancora lottare per far valere i propri dritti o per avere gli stessi trattamenti o stipendi riservati agli uomini. Le donne oggi devono lottare soprattutto contro i pregiudizi, com’è successo a Linda Cerruti dopo aver vinto otto medaglie agli europei di nuoto sincronizzato. La campionessa aveva postato una sua foto al mare in costume mentre eseguiva una spaccata a testa in giù con le medaglie appese alle gambe. Le sono arrivati insulti sessisti e volgari invece di complimenti per l’impegno e la vittoria. Tutti quelli che l’hanno insultata si erano fermati soltanto all’aspetto esteriore senza considerare il significato di quella foto e tutto il lavoro che le era costato.
La domanda è ancora la stessa: “Si sarebbero comportati così anche con un atleta uomo?”
A. D. C. 1D