Racconti brevi e poesie

Partendo dalla lettura e comprensione del sonetto di Ugo Foscolo "Solcata ho fronte", gli alunni elaborano degli autoritratti poetici, seguiti dalla Prof.ssa Cirino Francesca. Buona lettura!

Carattere deciso,

stile di vita sedentario,

a volte mi spavento d’improvviso

e della parola “coraggio” sono il contrario!


Capelli biondi,

occhi blu mare,

lineamenti tondi

e muscoli da sviluppare.


Amo camminare,

adoro la storia,

sono un fanatico di carte da collezione.


Sul mio futuro ci dovrò lavorare,

ma con impegno mi metterò in azione

e, con tutta la voglia del mondo, da chimico cercherò la gloria.


Mi piace uscire in compagnia

con gli amici veri,

soprattutto quando vengono a casa mia…

che si dimostrano “avventurieri”!


Sempre alla ricerca di nuovi sentieri,

quando siamo insieme…sai che allegria!

Le nostre vite sono cantieri

e della noia abbiamo allergia.


Sono un ragazzo di poche parole.

A volte sembro un po’ distratto,

certo, questo mi duole,

perché non rispondo di scatto.


Della vita sono soddisfatto,

non sono certo uno che grandi cose vuole,

ma, in fin dei conti, mi adatto

senza fare troppe capriole.


Il mio sogno è diventare portiere

di una squadra professionista,

non solo del mio paese…


ma purtroppo il futuro mio non posso prevedere,

anche se spero di non avere sorprese

e del calcio diventare protagonista.


Quieta ho fronte, occhi grandi e luminosi,

crin dorato, piacevole aspetto,

labbra rosee dagli angoli carnosi,

mani sottili e busto stretto.


Vesto semplice e sportiva,

lenti i passi, accurati i pensier e gli atti,

di carattere sobrio, leale e assai giuliva,

propensa verso gli altri, sicura dei fatti.


L’affidarsi mi dà lode,

nell'agir talvolta pensosa,

ma nelle ferree idee tenace.


Per l’amicizia e l’amore il cuore esplode.

Vi è inoltre il rispetto che ancor di più piace:

è questa l’idea della vita che mi rende gioiosa.


Rossi ho i capelli,

occhi marron castagna,

son così belli

che l’autostima ci guadagna!


Nella vita la pigrizia mi accompagna,

tutti i giorni sembran ritornelli,

emozioni cattive stanno alle calcagna

mentre quelle positive mi aiutano come fossero fratelli.


Il computer è la mia passione,

il pianoforte amo sentir suonar

e per il futuro mi ispirerà.


Il mondo virtuale sarà l’ossessione

che lungo la via mi seguirà,

verso il mondo moderno in cui vorrò andar!


Un ragazzo simpatico sono,

anche assai generoso.

Ho il viso ereditato dalla mamma, il carattere da papà.

Le macchine rumorose amo,


con dei cannoni al posto degli scarichi.

Un talento del calcio mi definisco,

dopo anni di duro lavoro.

Con il dribbling di Ronaldinho,


salto gli avversari fino a porta

e con il tiro di Ronaldo

gol a colpo d’occhio segno.


Ho capelli lunghi, folti e neri,

labbra rosa e denti bianchi,

occhi grandi e sinceri,

alta la statura e stretti i fianchi.


Testarda e sensibile,

orgogliosa e socievole,

altruista e poco suscettibile,

timida e amichevole.


Pratico l’equitazione,

adoro l’estate

e guardare film e serie tv.


Diventare veterinaria: la mia passione,

agli animali rivolgo un “tv…b”

e, in un maneggio tutto mio, trascorrerò meravigliose giornate!


Piccola la mia fronte, occhi azzurri e intensi,

castani i capelli, infantile aspetto,

scure le sopracciglia, i cigli immensi,

le labbra carnose, il naso rotondo, lo ammetto.


Alto e imponente io sono, curva la schiena maledetta,

foschi e confusi i pensieri,

tante le idee, la risposta per niente schietta,

la pigrizia ha invaso me, i sentimenti son stranieri.


Stranieri sentimenti, in tanti combattono in me:

rabbia, rancore e inquietudine mi rendono tormentato e scatenato,

subito dopo crollo, pensieroso, con vergogna e pentimento…


Ma non è il buio che è sovrano in me,

sono perdono e affetto che hanno il sopravvento,

compassione e ingenuità mi dipingono vulnerabile e sfrenato.


Ho la fronte esposta, capelli castani

per metà rossi, labbra carnose,

denti poco in vista, occhi piccoli e strani,

un naso un po’ curvo e due orecchie graziose.


Vesto spesso in modo sportivo, compro cose costose,

eseguo sempre esercizi sani,

amo scene pericolose

e, quando riesco, scrivo dei brani.


Ho un linguaggio dolce e allo stesso tempo volgare,

m’arrabbio facilmente, aiuto le persone

in difficoltà, non perdono nessuno e sono testarda.

Per niente brava a farmi adorare,

vagamente esuberante, difficilmente sono bugiarda

e vado facilmente in agitazione.


Alto ho ciuffo, castano esso è,

muscoloso non sono e quando notarlo mi si fa divento furibondo,

la faccia apprezzo, così com’è,

ho grandi ambizioni, quali girare il mondo;


di moda non m’intendo,

ma la cosa più importante non è,

per vestir metto la prima cosa che prendo

e non bado al “carnet”!


Di vizi non molti,

di carattere sempre allegro,

a volte un po’ distratto,


approfondisco linguaggi colti

e nel correre son veloce come il vento,

quando qualcuno sta male subito lo rallegro.


Fronte alta e spaziosa,

occhi grandi e infossati di color castano scuro,

capelli corti e lisci dall’acconciatura graziosa,

guance rosee dall’aspetto puro.


Capo rotondo e duro,

bocca carnosa,

petto minuto ed andamento sicuro,

spesso malinconica e pensosa.

Aspetto longilineo e forma snella,

si muove con passi pesanti.

Il suo sogno più grande: fare ciò che le piace!


Veloce e scattante come una rotella,

carattere sincero e tenace,

spera di realizzare ogni progetto senza rimpianti.


Sono un ragazzo distratto e curioso,

a volte quando mi arrabbio non ragiono,

il mio gusto è strepitoso,

anche se “studiare” per me ha un brutto suono!


Mi impegno il giusto, a volte senza successo,

ho occhi verdi, capelli castani e corti,

ai motori spero di avere accesso,

ho una testa dura come la roccia, dalle idee pazze e forti.


Con un fisico definito e snello, guardo il mondo in modo pazzerello…!


Ho fronte liscia ed occhi castani attenti,

capelli scuri, guance floride ed aspetto gioioso,

labbra carnose, accese e bianchi denti,

capo eretto, bel collo e petto spazioso.


Il portamento è elegante e mi piace vestir bene,

spedita la camminata, come i pensieri, i gesti e le parole,

sobria, umana, leale, generosa, talvolta permalosa, ma perbene,

in pace con gli amici, il mondo e le persone care, soprattutto se sole.

A volte coraggiosa a livello verbale, ma insicura nelle azioni,

spesso pensierosa, inquieta ed impegnata con la scuola,

mi piace giocare a tennis ed in questo sport sono tenace.


Ricca di buone qualità e ragioni,

mi faccio spesso guidare “dove al cor piace”:

non so cosa riserverà il futuro, ma so che non sarò mai sola.


Biondi sono i capelli,

verdi sono gli occhi,

mi scontro con i cancelli

senza che io li tocchi.


I miei amici sono da “paese dei balocchi”

e sono come dei fratelli,

fanno scherzi coi fiocchi,

da veri monelli!


Vorrei diventare un calciatore

e giocare in categorie alte

senza mai sbagliare,


divenendo un famoso giocatore,

sempre pronto a segnare,

senza errare tante volte.


Fronte distesa, grandi occhi neri,

folte ciglia, naso rotondo, labbra carnose,

capelli marroni, guance piene, denti veri,

sguardo sorridente e acceso con idee meravigliose.


Corporatura proporzionata, indossando abito sportivo,

appaio un po’ riservato, un po’ timido, ma molto simpatico;

veloce come un ghepardo a caccia, così mi sento vivo,

cercando di toccare la palla ogni volta che questo sport pratico.


Coraggioso, forte, indeciso,

d’alta statura ma bassa coscienza,

finiti i miei affari, preferisco parlare con amici cari.


Quando qualcuno fa una battuta ci casca un sorriso,

sfidando gli amici con giochi vari.

La mia dimora si trova e resterà sempre in Val d’Enza.


Ho due albicocchi,

che sono i miei occhi.

Ho due grandi lenticchie,

che sono le mie orecchie.


Sono brava a disegnare,

ma me la cavo anche ad ascoltare.

Mi piacerebbe diventare una stilista,

non una centralinista.


Sono una ragazza intelligente,

però di geografia e storia non capisco un accidente!

Quando guardo un anime


a leggere i sottotitoli son un fulmine,

e, quando devo schiacciare a pallavolo,

mi sento un uccello che sta per spiccare il volo.


La mia fronte è un po’ brufolosa, i miei occhi totalmente neri.

Testa scura, guance lisce, labbra carnose e denti chiari,

postura arcuata, collo sottile, petto minuto e dentro molti pensieri,

arti non formosi, vestiti semplici per solcare i mari!


Il mio aspetto è pacifico e assorto,

mi mancano le ambizioni e l’empatia.

Sobrio, leale, disinteressato e diretto, senza il passaporto

per l’adulto mondo, eventi sfavorevoli mi fanno antipatia.


A volte tagliente a parole, ma mai cattivo.

Mi rilasso la maggior parte dei giorni e da solo,

spensierato, sfuggente e tenace.


A chi mi chiede dei sogni e progetti di vita non dico un obiettivo,

non mi vengono risposte gentili in pace,

“Non lo so nemmeno io, cosa vuoi sapere tu…!”, la risposta da usignolo!


Busto piccolino e po’ sollevato,

fronte modesta con diversi puntini,

da piccolo ero molto disordinato

e avevo capelli lunghi e giallini.


Le mani sembrano gonfie e birichine,

sono molto agitato,

proprio come le galline,

dallo sport vengo ossessionato ed emozionato.


Con amici veri scopro racconti sinceri,

vivendo con Ame avventure sempre nuove,

trovando segreti da svelare e misteri su cui indagare.


Ho fronte normale e liscia, occhi grandi, marroni e attenti,

capelli neri, guance paffute, bassa statura,

labbro all’ingiù e bianchi denti,

corpo all’insù, corto collo, senza abbronzatura.


Porto vestiti semplici e bell’acconciatura,

mi piacciono le tute e le scarpe lucenti,

pieno di umanità, leale e talvolta incline all’arrabbiatura,

sono anche matto e ricco di sentimenti.


Amo le due ruote,

vorrei meccanico diventare

e lavorare con passione;


vorrei guadagnare molte banconote

e montar su un veicolo l’alettone

e i pedoni abbagliare!


Capelli lunghi e biondi color del grano,

occhi grandi e dolci che regalano calore,

sguardo sognante ma grintoso fino a diventare un uragano,

sorriso spesso malinconico e imbronciato a seconda dell’umore…


Timida e taciturna, ma anche ironica con vigore,

pronta ad aiutare un amico tendendo la mano,

capace di un abbraccio che ti scalda il cuore,

fa tanto sport ed ha uno stile di vita sano.


Contempla i gioielli e tutto ciò che brilla,

da quando ha quattro anni trascorre i pomeriggi con le amate rotelle,

adora le feste e l’allegria, ma a volte si allontana dalla compagnia;


se in qualcosa sbaglia, allora strilla!

Odia i pettegolezzi e le invidie che le provocano allergia,

con determinazione sui suoi pattini raggiungerà le stelle.


Non sono intelligente, ma sono divertente!

Sono un ragazzo a cui non piace l’inglese,

che ha sempre il calcio nella mente…

ho un forte legame con la terra senegalese.


Son contento senza esagerare

e con gli amici mi piace uscire,

quando supero il limite mi vien voglia di scappare,

ma tutti faccio divertire.


Spesso grande nelle affermazioni, ma insicuro nelle azioni,

impegnato con la scuola,

a giocare a pallone son forte.


Ricco di talenti e di maledizioni,

cerco vanto e sfido la sorte,

ma rimango il “popolare” e la sfortuna metto sotto la suola!


Neri sono i miei capelli lunghi,

bassa la mia statura, ma alta la ragione.

Marrone scuro, i miei occhi guardinghi.

Snello il mio corpo, ma pieno di delusione.


Forte la mia personalità e mentalità,

ma l’autoconvinzione è solo un’allusione.

Troppo gentile sono, ma mi ritrovo solo atrocità.

Tante sono le mie ambizioni, che causano afflizione.


Caute sono le mie azioni, immediati i miei atti,

riempio le parole di censura.

Onesto e sincero con tutti i patti.


Trovo l’amore come le torture.

Afflitto da questi pensieri contorti,

trovo la vita una seccatura, oscura.

Gli studenti della classe 3A

un breve racconto horror...

di Hermanno Ferretti

NON C'è CAMPO

Una giovane coppietta era alla prima vacanza insieme. Visto che avevano pochi soldi, i due avevano deciso di risparmiare, andando in qualche campeggio. Ma non avevano prenotato, e giunti nella zona in cui avevano pensato di dormire avevano trovato i campeggi tutti pieni.

L’alternativa era andare in albergo spendendo qualcosa in più, ma i ragazzi erano giovani e fiduciosi: decisero quindi di accamparsi con la tenda in un bosco lì vicino. Erano troppo eccitati per pensare ai rischi di una cosa del genere. Lasciarono la macchina e si addentrarono tra gli alberi, camminando a lungo.

Trovarono quindi un posto adatto. Misero giù gli zaini, tirarono fuori la tenda e iniziarono a montarla. La ragazza scattò qualche foto col cellulare e, così facendo, si accorse che nella zona non c’era segnale. Erano davvero isolati.

Poco dopo, però, si accorse anche di una cosa strana. Lo smartphone captava un segnale wifi. Erano abbastanza distanti da qualsiasi casa o centro abitato, eppure la connessione era lì, chiamata semplicemente “Libero”. Provarono entrambi a connettersi e scoprirono che internet funzionava bene: poterono postare un selfie su Instagram e scrivere un post su Facebook.

UN HOTSPOT?

Dopo aver montato la tenda, però, al ragazzo sorse una curiosità. Se c’era una rete wifi, voleva dire che da qualche parte lì nel bosco c’era qualche altro campeggiatore, magari con un piccolo hotspot.

Loro non vedevano nessuna rete 3G, ma magari quest’altro amante dei boschi aveva un abbonamento con un operatore migliore. Sarebbe stato simpatico trovarlo e fare conoscenza. Ma come fare?

Al ragazzo venne in mente un’idea. Bastava muoversi in una direzione contando i passi fino a quando la rete non fosse diventata irraggiungibile. Poi, una volta tornati alla tenda, muoversi in altre due direzioni diverse e ripetere l’operazione.

Così, contando i passi, si poteva fare una triangolazione e trovare una zona indicativa. Ci misero mezz’ora a fare il tutto ma, una volta giunti sul posto individuato dai loro calcoli, non trovarono nulla. Il ragazzo esaminò bene il terreno, pensando che magari un precedente campeggiatore avesse perso il suo router. Nulla.

SENZA WIFI


Poi, all’improvviso, la rete wifi si spense. Il ragazzo e la ragazza si guardarono stupiti e non riuscirono a darsi una spiegazione. Decisero comunque di tornare alla tenda, visto che ormai stava facendo buio. Quando arrivarono sul posto, però, trovarono qualcosa di inaspettato. I loro zaini erano stati aperti e svuotati e la tenda distrutta.

Non c’erano più coperte, né viveri. Iniziarono a guardarsi attorno, preoccupati. Cos’era successo? Non poteva essere stato un animale, perché le cose rimaste erano disposte in modo molto ordinato.

Impauriti, decisero di correre alla macchina e andare in un albergo. Rifecero al contrario la strada percorsa poche ore prima, ma con un’ansia crescente. Arrivarono al luogo in cui avevano lasciato la macchina e si accorsero che non c’era più. Qualcuno aveva rubato anche l’auto.

D’altronde, le chiavi erano nello zaino. Oppure si erano semplicemente persi? La ragazza si impose di star calma e di chiamare qualcuno, visto che ora probabilmente il segnale era tornato. Ma appena accese il telefono si accorse che c’era un’altra rete wifi, lì. Il nome, però, non era più “Libero”. Era “Correte”.


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