Attualità


BILANCIO DEL 2021

Carissimi lettori,

il 2021 è stato forse per tutta l’Italia l’anno più atteso dopo un triste anno in cui molti parenti e amici ci sono venuti a mancare e dopo un anno pieno di incertezze. Il 2021 per noi era segno di speranza e in effetti molti miglioramenti ci sono stati rispetto al 2020. Ma dobbiamo stare qui a parlare di vaccini, green pass, super green pass, terze dosi o altro? Penso proprio di no perché il 2021 non è stato solo questo. Concentriamoci in particolare sull’Italia e sugli Italiani. L’Italia ha vissuto una vera e propria rinascita dopo il 2020. Nonostante il periodo di DAD a Marzo e inizio Aprile 2021, sono tanti gli eventi che ci hanno caratterizzato. L’ Economist ci ha definito il paese dell’anno. Per quanto riguarda la musica invece mi piacerebbe evidenziare due artisti particolari ovvero Laura Pausini che a Marzo ha battuto tutti ai Golden Globes con la sua canzone “Io si” e i mitici Maneskin che hanno portato il rock sul palco di Sanremo e sul palco dell’Eurovision Song Contest di Rotterdam vincendoli entrambi. E poi passiamo allo sport. L’Italia dopo non essere stata ai mondiali in Russia nel 2018 ha stupito tutti agli Europei battendo l’Inghilterra in finale. E poi mi piacerebbe ricordare diversi atleti Italiani ovvero: Simone Barlaam (nuotatore), Gianmarco Tamberi (altista), Marcell Jacobs (velocista e lunghista), Antonella Palmisano (marciatrice), Federica Cesarini e Valentina Rodini (canottiere) e molti altri che hanno reso l’Italia grandissima alle olimpiadi di Tokyo 2020. Infine siamo arrivati alla finale di tennis a Wimbledon con Matteo Berrettini. Tanta roba no?! E non è finita qui. Abbiamo vinto i mondiali di pasticceria e con Giorgio Parisi ci siamo anche portati a casa il premio Nobel per la fisica. Beh direi che l’Italia quest’anno ha reso noi Italiani orgogliosi di essere Italiani. E mentre ci stavamo godendo Spiderman, Ghostbusters Legacy, Squid Game in due lingue diverse e Khaby Lame su tik tok anche il 2021 è volato via. Ora siamo pronti per un nuovo anno sperando che sia ancora meglio del 2021. Buon anno a tutti dalla redazione del Santillo Mag!

Cosa vi è piaciuto di più del 2021?

Massimo Sciamanna 3C

"LA VIOLENZA SULLE DONNE"

La “violenza sulle donne” è stata ufficialmente definita dall’ONU, nel 1993, come: "qualsiasi atto di violenza di genere che ha come risultato o è probabile che provochi danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese minacce di tali atti, costrizione o privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che in quella privata."

Questa violenza si esprime in vari modi ed in tutti i paesi del mondo. Una delle forme più diffuse è quella “domestica”, praticata soprattutto in famiglia o nella cerchia di conoscenti, attraverso minacce, maltrattamenti fisici (spintoni, schiaffi, calci, pugni....) e psicologici, stalking,abusi sessuali, fino al “femminicidio”. Nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro le donne sono esposte a molestie, ricatti ed abusi sessuali, ed in molti Paesi le ragazze sono costrette a matrimoni combinati o riparatori, vengono indotte alla prostituzione o sono vittime di tratta.

Negli ultimi anni la violenza sulle donne è aumentata notevolmente, rappresentando un importante problema di salute pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani.

Fonti ufficiali riportano che nel mondo questa violenza interessi 1 donna su 3, tanto che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999 ha istituito la“Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, il 25 novembre di ogni anno, per sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani.

Questa violenza era sicuramente molto diffusa anche in passato, ma è diventata di estrema attualità probabilmente grazie a diversi fattori:

1) un aumento reale e significativo dei casi;

2) il fatto che i mezzi di informazione ttuali ne parlino molto

3) il maggior coraggio delle donne nella denuncia degli abusi;

4) la presenza nel mondo di Paesi nei quali le donne sono sistematicamente discriminate.

Ad esempio, in Italia i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) mostrano che il 31,5% delle donne (quasi 7 milioni) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono spesso (70% circa dei casi) commesse da partner o ex partner, parenti o amici.

L'uomo considera la donna come un suo possesso e tende a sottometterla in tutti i modi con metodi più o meno violenti, fino ad arrivare al “femminicidio”. Purtroppo l’interruzione del rapporto con un uomo violento può rappresentare la causa scatenante delle forme più gravi di violenza.

Due fatti accaduti nel corso del 2021, hanno riacceso l’attenzione nell’opinione pubblica italiana sul tema della violenza sulle donne: la scomparsa della diciottenne Saman Abbas a Novellara (RE) e la riconquista dell’Afghanistan da parte dei talebani. Nel primo caso, dal mese di aprile 2021 si sono perse le tracce di una ragazza di origini pakistane, componente di una famiglia che lavorava per una azienda agricola di Novellara, nella “bassa reggiana”. L'omicidio è stato eseguito da uno zio per conto della famiglia come "punizione" nei confronti di Saman, che rifiutava un matrimonio combinato, viveva all’occidentale e voleva andare in Francia con il ragazzo che amava. I genitori della ragazza ed altri parenti sono fuggiti in Pakistan o in Francia ed è qui che lo zio è stato arrestato ed è in attesa del trasferimento in Italia. Il corpo della ragazza non è stato ancora trovato.

Recentemente, al Lido Po di Boretto (RE) è stato rinvenuto un frammento di osso cranico, che potrebbe appartenere alla ragazza e sul quale stanno indagando i Ris di Parma. Sarebbe comunque la conferma dell’ennesimo caso di violazione della dignità della donna e della sua libertà di autodeterminazione.

Molte altre ragazze provenienti dal mondo islamico e attualmente in Occidente sono oggetto di violenze a causa della loro volontà di vivere all’occidentale.

Nel secondo caso, la riconquista dell’Afghanistan da parte dei talebani ha determinato un ritorno al passato del Paese, che si stava progressivamente modernizzando. La conquista della capitale Kabul il 15 agosto 2021 ha riportato al potere, dopo 20 anni, un’organizzazione guerrigliera, ideologicamente basata sul fondamentalismo islamico.

La donna in particolare è oggetto di discriminazioni, per portarla verso l’invisibilità sociale. Nelle zone via via controllate dai talebani, ad esempio, vedove e nubili tra i 15 e i 40 anni sembra siano state prelevate con la forza per darle in sposa ai combattenti. La politica fondamentalista prevede la proibizione del lavoro femminile, soprattutto nel settore pubblico, e l’esclusione delle ragazze dall’istruzione.

Per compiere lunghi viaggi le donne devono essere accompagnate da un uomo (marito o parente stretto) e per uscire di casa devono indossare il burqa, un abito spesso e molto lungo che copre tutto il corpo fino ai piedi e lascia solo una piccola reticella davanti agli occhi per vedere.

Le bambine devono usare il chador, un velo che copre solo il capo.

Tali divieti si aggiungono a quello di fare sport, sentire musica, vestirsi a piacere, usare i bagni pubblici; quest’ultimo divieto è particolarmente problematico per la mancanza in molte case di acqua corrente e calda.

L’omicidio di Frozan Safi, 29 anni, nota attivista per i diritti delle donne e docente di economia, uccisa insieme ad altre da molti colpi di armi da fuoco, fa intravedere quale sia il clima contro le donne attualmente in Afghanistan.

La grave crisi umanitaria e socio-economica che sta affliggendo l’Afhganistan richiede interventi da parte dei Paesi più avanzati e qualche risoluzione è già stata adottata.

Il 12 ottobre 2021 è stato convocato un vertice in videoconferenza delle prime 20 potenze mondiali (G20) per tentare di impedire il tracollo economico e sociale del Paese. Nonostante molti siano restii ad inviare aiuti economici ad un Paese con aspetti problematici, quali la questione delle donne e i legami con il terrorismo internazionale, sarà indispensabile un sostegno alla popolazione stremata da lunghi anni di guerra e guerriglia.

Chiara Cervi 3A

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITA'


Il giorno 3 Dicembre 2021 la Scuola L. Da Vinci ha affrontato il tema della disabilità attraverso la lettura di testi e relative riflessioni.


Ma perchè questa giornata?

E' stata proclamata questa ricorrenza dalle Nazioni Unite nel 1981 per sensibilizzare le persone contro la discriminazione verso le persone con disabilità. Tuttora purtroppo le discriminazioni persistono, sono molti gli episodi di violenza contro ragazzi con disabilità.


La classe 3B per trattare il tema ha letto il testo "DIECI MINUTI FA". Il racconto era dal punto di vista del fratello che pensava che i genitori preferissero sua sorella per un problema che aveva alla gamba.

Infine comprende tutte le sofferenze che doveva passare ogni giorno, da quel momento provò sempre a sostenerla.

Gli alunni hanno riportato i loro commenti personali:


"Trovo ingiusta la discriminazione verso i disabili, sono persone come noi, hanno un mondo dentro che li fa sognare, andare avanti, ma non per questo bisogna abbatterli, distruggere i loro sogni, maltrattarli..."


"Le persone pensano che i disabili vengano privilegiati per ciò che sono, ma al contrario vengono offesi e talvolta violentati psicologicamente oppure fisicamente.

Dobbiamo trattarli come umani, dobbiamo aiutarci a vicenda per vivere meglio nella comunità."


"Se ci aiutiamo a vicenda è più semplice. Dobbiamo portare rispetto a tutti perché alla fine, nonostante le differenze, tutti abbiamo dei sentimenti. Non escludiamo nessuno per il suo modo di essere, ma nel nostro piccolo facciamo qualcosa per aiutare queste persone."


Sofia Lucia Di Giovanni 3B

EFFETTO MOZART

Mercoledì 24 Novembre alle ore 11 il Dott. Costantino Panza si è recato al plesso “L. da Vinci” per esporre, sia in presenza che attraverso lo streaming a tutte le classi Terze, i risultati e gli esperimenti del progetto conosciuto come «effetto Mozart».

Ma prima bisogna domandarsi: cos’è questo «effetto Mozart»?

Gli scienziati Frances Rauscher, Gordon Shaw e Catherine Ky per la prima volta nel lontano 1984 hanno reso noti i punteggi di un test svolto nell’ambito della ricerca sul ragionamento spaziale, eseguito prima e dopo l’ascolto di un brano musicale, la Sonata per due pianoforti in re maggiore di W.A.Mozart, rilevando come dall’ascolto di quest’ultima era scaturito un miglioramento temporaneo del ragionamento spaziale.

Alla scelta di questo brano impiegato nei primi test si deve dunque il nome dello studio sull’esistenza di una correlazione tra l’ascolto della Musica Classica e l’aumento delle capacità cognitive.

Questi risultati non sono stati tuttavia attribuibili a un aumento dell'intelligenza, bensì a un incremento della concentrazione: infatti quindici minuti dopo l’ascolto l’effetto era già svanito.

I ricercatori hanno poi provato con brani di altri compositori, come ad esempio F.Schubert, e le conclusioni si sono rivelate le medesime.

L’esperimento ha inoltre dimostrato che coloro che praticano la musica sviluppano maggiormente capacità come la concentrazione, l’astrazione e la selettività.

A questo si collega anche un importante discorso sulla questione del talento:

non si può attribuire tutto e solo al talento, poiché l’unico fattore che induce al miglioramento è la pratica. Diecimila ore di pratica possono portare alla padronanza di una capacità sia sportiva che musicale.

Un terzo esperimento ha indagato sulla capacità di collaborazione, la quale si è dimostrata maggiormente presente in coloro che cantavano in un coro: ha dunque portato alla conclusione che cantare assieme porta aiuto reciproco e una migliore salute, perché le persone hanno maggiore coscienza di sé e stanno anche meglio fisicamente.

Elena Notari 3B

25 novembre 2021.mp4