"Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama forse il proprio respiro?"

Harper Lee

La recensione

di Anna Taramelli

#Greta, la ragazza che sta cambiando il mondo

#Il libro

Greta, qualche anno fa, era un’ adolescente silenziosa, che aveva un desiderio: cambiare il mondo, e ci sta riuscendo alla perfezione, infatti, lei si è data questo obiettivo e guarda avanti, per rendere pulito quel luogo che, col passare del tempo, gli uomini hanno modificato, rovinando l’ambiente e riempiendo l’ atmosfera di impurità.

Lei ha una sua idea e la porta avanti ma una cosa è certa: è importante seguire i suoi insegnamenti perché piano piano, sta costruendo il nostro futuro.

Greta vede quello che gli altri non vogliono vedere; a volte un sussurro risuona più di un grido e bastano piccoli gesti per cambiare tutto.

In questo modo Greta è diventata la leader di un movimento globale per l’ambiente.

È in corso uno scontro generazionale perché, mentre gli adulti non agiscono, Greta e tanti suoi coetanei stanno già pensando al destino delle prossime generazioni che prenderanno in mano il nostro mondo.

#Pareri sul libro

“Greta, la ragazza che sta cambiando il mondo” è un libro molto attuale e per tutti, grandi e piccoli, perché le informazioni che racchiude fanno riflettere: come posso diventare amico dell’ambiente?

La risposta è semplice: aiutandolo a stare bene.

#Scheda tecnica

AUTORI : Viviana MazzaCASA EDITRICE: MondadoriANNO DI PUBBLICAZIONE: 2019

La recensione

di Silvia Santini

IL CUORE DELLA BAMBOLA - storia di Inge Auerbacher

da Luci nella Shoah. Le cose che mi hanno tenuto in vita nel buio

#Il libro

Inge Auerbacher nasce il 31 dicembre del 1934 e vive a Jebenhausen, città vicino a Stoccarda. La sua famiglia è ebrea, come molte a Jebenhausen.

I genitori di Inge portano sempre al sabato la loro unica figlia a pregare con la comunità in sinagoga, fino a quando non viene distrutta dai nazisti.

Inge possiede una bambola di nome Marlene, come l’attrice Marlene Dietrich; è la sua unica bambola e la adora.

Purtroppo, i nazisti arrivano a rovinare l’armonia anche in quella cittadina, caricando tutte le famiglie ebree sui camion e portandole chissà dove.

Ovviamente Inge porta la sua bambola Marlene in questo tragico viaggio. La famiglia Auerbacher viene deportata nel ghetto di Terezin, dato che il padre è un decorato militare. Inge in quegli anni terribili a Terezin trova conforto nella sua bambola Marlene, che diventa la sua “luce” nella Shoah.

Finalmente nel 1945 le Armate Rosse liberano gli ebrei da Terezin e con loro anche Inge e tutta la sua famiglia fortunatamente rimasta in vita e unita.

Dopo questo avvenimento inizierà la vera vita di Inge a New York con la sua famiglia dove sarà al sicuro.

Inge ora non ha più la sua bambola Marlene, ma l’ha donata al museo dell’Olocausto, per non dimenticare.


#Pareri sul libro

È grazie a persone come Inge, testimoni di ciò che è accaduto, che noi ricordiamo la catastrofe dei campi di sterminio.

Questa storia mi è piaciuta molto, perché è una delle poche storie sulla Shoah con un lieto fine. È bello sapere che ci sono famiglie rimaste unite durante tutta quella catastrofe e che siano uscite insieme dai campi di concentramento.

È un racconto che possono leggere tutti nel libro “Luci nella Shoah. Le cose che mi hanno tenuto in vita nel buio” di Matteo Corradini, 27 racconti molto brevi ma piacevoli da leggere e molto intensi ed emozionanti.

#Scheda tecnica

AUTORI : Matteo CorradiniCASA EDITRICE: De Agostini ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2021

La recensione

di Giulia De Mattia

#Abbaiare stanca

#Il libro

L’autore di questo libro, Daniel Pennac, è autori di molti libri per bambini e per adulti: ho scelto questo perché ha come protagonista un cane, il mio animale preferito, che è anche il narratore della storia.

Il libro l’ho comprato prima che prendessi dal canile il mio cagnolino perchè promuove l’amicizia tra uomo e cane, ma, per la prima volta, è l’uomo che viene analizzato dal punto di vista dell’animale.

#Pareri sul libro


Questo libro ci fa capire che anche gli animali hanno sentimenti e che non sono degli oggetti da dimenticare quando ci si è stancati. Come il cane si deve adattare alle abitudini del padrone, così l’uomo deve comprendere le esigenze dell’animale e rispettarlo, non solo finché dura il capriccio del bambino che vuole avere a tutti i costi un animale domestico.

Consiglio a tutti di leggerlo soprattutto se si ha intenzione di prendere un animale. L’adozione di un cane, un gatto o qualunque altro animaletto da compagnia richiede maturità e non deve avvenire con superficialità.

Buona lettura.

#Scheda tecnica

AUTORI : Daniel PennacCASA EDITRICE: SalaniANNO DI PUBBLICAZIONE: 1992

Violet Evergarden

Here u are

Jojo Bizzarre Adventure

Approfondimento

di Noemi Montanino

I MANGA, COSA SONO?

Manga è un termine giapponese che indica i fumetti di piccolo formato originari del Giappone.

In Giappone il termine indica tutti i fumetti, indipendentemente dal target, dalle tematiche e dalla nazionalità di origine. Il fumetto giapponese include opere in una grande varietà di generi, come avventura, romantico, storico, commedia, fantascienza, fantasy, giallo, horror. Per una persona poco esperta “sono fumetti giapponesi”, in realtà i manga non sono solo giapponesi, infatti, al museo di Kyoto (megalopoli giapponese) sono esposti manga di ogni nazionalità! Puoi prenderne semplicemente uno e leggerlo. Con i manga giapponesi bisogna fare molta attenzione a non spoilerare tutto. Perché?

Perché i manga si leggono da destra a sinistra… all'inizio anche io ho fatto fatica a comprendere il meccanismo… tante volte sono partita dal fondo del fumetto… però ci si abitua… per quanto mi riguarda, ci si prende la mano anche troppo, ormai i fumetti normali faccio fatica a leggerli ma non c’è da preoccuparsi, è questione di abitudine. Ho sempre letto fumetti, sin da quando ero piccola, mi hanno sempre appassionata le onomatopee, le vignette, le espressioni dei volti di stupore, spavento e tanto altro. Coinvolgono calorosamente il lettore in risate e grandi emozioni o almeno questo è l’effetto che suscitano in me.

Sono sempre stata molto appassionata di fumetti, Topolino e Paperino sono stati i primi. Al momento non ho un manga preferito ma sono particolarmente affezionata ad uno Shōnen'ai che s'intitola “Here U Are” (in italiano “Eccoti”). Parla di come due ragazzi si incontrano e sviluppano una storia, a tratti romantica…ovviamente il genere Shōnen'ai è un genere da capire, è un po’ particolare ma è un vero strappalacrime. Generalmente non mi piace il genere romantico, preferisco il genere splatter, battaglie con poteri all'ultimo sangue etc. In questo momento sto leggendo il manga di “Jojo Bizzarre Adventure”: un vero capolavoro, consiglio vivamente di leggerlo. Tendenzialmente per lo stile grafico è molto disprezzato, ma alcune delle opere di Araki (creatore dell'anime/manga) sono esposte al Louvre di Parigi. Vorrei anche aggiungere che sono la tipica ragazza che preferisce i manga agli anime perché sono più dettagliati e il profumo della carta (nonostante si possano leggere anche online) è qualcosa di inebriante.

Cosa c’è di così bello? Per me c’è di bello che ciò che mi trasmette un manga, non riesco a sentirlo nella maggior parte dei libri o fumetti in circolazione. Probabilmente è solo frutto di una passione o predisposizione personale.

Ci sono una marea di titoli che mi emozionano e che mi divertono, uno dei miei preferiti è il geniale e fantastico “Assassination classroom” che parla di uno strano essere giallo che minaccia di distruggere la terra entro la fine dell’anno, le nazioni tentano di ucciderlo ma falliscono. L’essere, con le sembianze di un polpo, chiede quindi di insegnare nella classe 3E della scuola media Kunugigaoka, in Giappone; in compenso i suoi alunni potranno tentare di ucciderlo e saranno addestrati affinché diventino una perfetta classe di assassini.

Assassination Classroom ci insegna come superare e accettare le ingiustizie. È una storia che fa riflettere sull'importanza di restare umili e di non arrendersi.

Ci sono anche manga che per quanto non siano graficamente perfetti e avvincenti, come “Attack on titan”, hanno una storia intricatissima dove niente è come sembra ed è bello leggerli.

Essere divisi da qualcuno tanto importante per la propria vita e sapere di non poterlo rivedere... non credevo fosse tanto triste. Non credevo che facesse tanto male dentro. (Violet) - Violet Evergarden”

Questa citazione è tratta dal manga “Violet Evergarden”.

Un manga non è un semplice libretto pieno di disegni e conversazioni, è qualcosa di più che ti fa provare diverse emozioni, ti insegna molto.

Poi ovviamente è anche un modo per fare amicizia con gli altri: la comunità anime è molto vasta ed è facile farsi amici parlando dei propri generi di anime o manga preferiti consigliando e parlando delle proprie passioni.

La recensione

di Emma Laura Clerico

#Cuore d’inchiostro

#Il libro

“..E Mo cominciò a riempire la quiete notturna di parole. Le attirava fuori dalle pagine come se non stessero aspettando altro che la sua voce: lunghe e corte, aspre e dolci, sibilanti e gutturali. Danzavano per la stanza, solleticavano la pelle, dipingevano figure di vetro colorato nel vuoto…”

Mo, il padre di Meggie, possiede un grande talento: leggendo ad alta voce fa prendere vita ai personaggi dei libri che legge. Una notte, evoca dal libro “Cuore d’inchiostro” Basta e Capricorno, crudeli incendiari criminali.

Dieci anni dopo quella terribile notte, Meggie scopre il segreto di suo padre, ma prima di riuscire a saperne di più finisce imprigionata nel villaggio di Capricorno insieme a sua zia, Elinor, e ad un amico del padre, il mangiafuoco Dita di Polvere. La attende però una scoperta ancor più grande: Meggie ha la stessa dote di Mo. Dovrà imparare ad utilizzarla prima che Capricorno evochi un demone immortale, senza cuore e senza volto: l’Ombra.

#Pareri sul libro

Questo libro è diventato per me intrigante dopo la prima quarantina di pagine. Il fatto che i personaggi dei libri diventino realtà per me è sempre stato un sogno, e credo di non essere l’unica. Purtroppo in questo libro non è un sogno, ma un incubo. E Meggie possiede la tenacia, la furbizia e il coraggio di svegliarsi da questo incubo e capire cos’è reale e cosa non lo è, anche se non sarà facile.

Io mi sono appassionata a questa storia e ai suoi personaggi, così sono andata avanti con la lettura degli altri due libri della trilogia, Veleno d’Inchiostro e Alba d’Inchiostro.

Da Cuore d’Inchiostro è stato tratto un film, “Inkheart - La leggenda di cuore d’inchiostro”

#Scheda tecnica

AUTORI : Cornelia FunkeCASA EDITRICE: MondadoriANNO DI PUBBLICAZIONE: 2003

La recensione

di Maria Chiara Poma

#Non dirmi che hai paura

#Il libro

Samia, la protagonista di questo libro, è una bambina di otto anni che vive in una famiglia povera, a Mogadiscio in Somalia. Ha il sogno di partecipare alle Olimpiadi di corsa e per questo, con il suo migliore amico, si allena duramente per le vie della sua città, nonostante abbia poche possibilità. Fin da piccola, la sua vita è segnata da molte difficoltà e deve convivere con la guerra, che limita sempre di più la libertà delle persone. Suo padre la sostiene in questo suo grande sogno e si fa promettere dalla figlia di “non avere mai paura”. Questa diventerà la frase che l’accompagnerà per tutta la sua vita, soprattutto nei momenti più bui. Momenti in cui Samia dimostrerà di essere davvero forte e di fare di tutto per la corsa e per la libertà del suo Paese. Samia cresce e diventa una donna, nonostante le numerose perdite e l'abbandono di persone care, andrà avanti per la sua strada.

Riuscirà a realizzare il suo sogno? Parteciperà alle Olimpiadi?

#Pareri sul libro

“Sei una piccola guerriera che corre per la libertà”

Questa credo che sia, forse, la frase che riassume un po’ tutto il libro, tratto da una storia vera. Un racconto che mi ha trasmesso moltissimo, mi ha fatta emozionare e commuovere fino all’ultima frase. Consiglio fortemente questo libro, in particolare ai ragazzi (ma non solo) per i temi trattati: la discriminazione femminile, la lotta per i propri sogni, la guerra, la libertà, la dura e terribile condizione sociale di molte persone in Paesi come la Somalia… Una tecnica usata dall’autore che mi è piaciuta è il fatto di narrare in prima persona: ciò fa vivere al lettore i diversi avvenimenti, anche quelli emotivamente più forti, e lo “proietta” nelle emozioni e nei sentimenti di Samia.

#Scheda tecnica

AUTORI : Giuseppe Catozzella CASA EDITRICE: FeltrinelliANNO DI PUBBLICAZIONE: 2014GENERE: narrativa biografica, drammatico

La recensione

di Ariana Aria Estiba

#Fino a quando la mia stella brillerà

#Il libro

"Uomini a destra e donne a sinistra. E poi non lo vidi più. Anche se vivessi altri cento anni, quel momento resterebbe indelebile, perché fa parte di me. Come papà. "

Fino a quando la mia stella brillerà è un libro-testimonianza per ragazzi scritto da Daniela Palumbo e Liliana Segre nel quale quest'ultima racconta la sua vita e la sua esperienza di deportata ad Auschwitz.

Il libro si presenta come fosse diviso in due parti: la prima racconta dell'infanzia di Liliana, la seconda l'inizio del suo "incubo".

Con l'introduzione delle leggi razziali in Italia nel 1938, Liliana non può più andare a scuola con gli altri bambini. Così deve iscriversi in una scuola privata, ma i controlli dei fascisti si intensificano di giorno in giorno e dopo un po’ la famiglia Segre decide di fuggire.

#Pareri sul libro

Ho adorato questo libro, uno dei miei preferiti, l’ho letto in pochissimo tempo e alcune scene sono rimaste impresse nella mia mente. Lo consiglio vivamente.

#Scheda tecnica

AUTORI : Daniela Palumbo e Liliana SegreCASA EDITRICE: PickwickANNO DI PUBBLICAZIONE: 2018GENERE: Storie vere

La recensione

di Silvia Santini

#Il bambino con il pigiama a righe

Una fantastica amicizia che va oltre i confini di un filo spinato che separa gli ebrei da tutti gli altri.

#Il libro

Bruno ha otto anni e vive a Berlino, in una bellissima casa con la madre, la sorella e il padre: un ufficiale nazista. Un giorno, quando Bruno torna a casa, vede Maria, la domestica, che gli prepara i bagagli. Tutta la famiglia deve partire per Auschwitz a causa del lavoro del padre. Arrivati nella nuova casa, Bruno esplora le stanze e i corridoi, ma non gli piace per niente. Guardando fuori dalla finestra, oltre il bosco vede delle baracche e dei lunghi pali che formano un campo immenso, delimitato dal filo spinato. In quel campo vede degli uomini sporchi e magri che lavorano, tutti con addosso un pigiama a righe. Dopo poco dal suo arrivo nella nuova abitazione, Bruno esce ad esplorare il bosco, fin quando arriva davanti al campo di concentramento. Lì vede un bambino ebreo, Shmuel. I due bambini, nonostante le diverse condizioni di vita diventano amici. Tutti i giorni Bruno si reca al campo di concentramento per giocare e chiacchierare con Shmuel. Un giorno Bruno indossa un pigiama a righe e scava una buca per entrare nel campo di sterminio, i due bambini vanno alla ricerca del padre di Shmuel. Intanto, vengono sottoposti ad una presunta “doccia”: le camere a gas, dove muoiono insieme.

#Pareri sul libro

Questo libro mi è piaciuto molto: questa amicizia mi ha commosso. Mi ha fatto capire che dietro ad ogni persona c’è un mondo da scoprire. Bruno e Shmuel si incontrano in circostanze molto particolari, ma nulla ferma la loro curiosità e voglia di avere un amico. Nonostante l’uno sia separato dall’altro rimangono uniti fino alla fine.

Consiglio questo libro a tutti, specialmente a chi come me è interessato all’argomento della Shoah.

#Scheda tecnica

AUTORI : John BoyneANNO DI PUBBLICAZIONE: 2006GENERE: drammatico

La recensione

di Noemi Montanino

#THE GAME

#Il libro

Cece ha tredici anni e nessuna voglia di andare a vivere con la madre, che non vede da un sacco di tempo e che per lei è praticamente un’estranea. Ma suo padre deve trasferirsi in America per lavoro e così lei si ritrova catapultata in un piccolo paese, dove i suoi compagni di scuola si conoscono fin dall’asilo, tutti sanno tutto di tutti e non c’è molto da fare per salvarsi dalla noia. Ma la tranquillità è solo apparente. Cece nota infatti che a scuola accadono cose strane, scherzi di cattivo gusto che sconfinano nella violenza, atti insensati di cui non si conosce l’autore… E comincia a sentir parlare di un terribile gioco, in cui i suoi compagni sono coinvolti e a cui finirà per dover obbedire anche lei. Un gioco mosso dalla vendetta, dominato dal terrore. Dove l’unico modo per vincere è avere il coraggio di cambiare le regole.

Sembravano quello che in fondo erano: ragazzi qualunque, in una qualunque giornata di scuola, poco prima dell’inizio delle lezioni.”

Il libro parla di una ragazza tredicenne, Cece o Cecilia, audace, determinata e razionale, che a causa del lavoro di suo padre, si deve trasferire in una città semideserta, a casa della madre che ha sempre odiato, dato che quest’ultima non le ha mai dato le giuste attenzioni.

Cece, si sente molto fuori luogo, sia a causa del mancato affetto materno, sia perché le persone che abitano nel paese hanno passato tutta la loro vita insieme, e questo la fa sentire automaticamente esclusa. Questo paesino è piccolo e vuoto e quindi evitare di girarsi i pollici è impossibile.

Ma la tranquillità verrà interrotta da avvenimenti cruenti, scherzi di cattivo gusto o atti di bullismo da parte di alcuni studenti, che a volte sconfinano nella violenza senza mai conoscerne il vero autore. Cece comincerà ad indagare per poi capire, o meglio, venire a sapere che si tratta di un “gioco” nel quale finirà per essere coinvolta anche lei. Il più grande segreto di questo gioco è che nessuno è al sicuro da esso, né i giocatori né le ignare vittime: non c’è modo di sapere le regole, non si sceglie di giocare, ma una volta udito il “sussurro” e ricevuto il “marchio”, si è destinati a non poter più fuggire…

“È nei piccoli paesi che si nasconde l’orrore.”

#Pareri sul libro

Quello che mi ha colpito tantissimo di questo libro è la capacità dell’autore di creare suspense e di descrivere scene anche molto crudeli e dirette.

Ne vale veramente la pena leggerlo anche perché è un libro che si divora, cioè che si legge velocemente, non perché è corto ma perché è veramente molto coinvolgente con un ritmo narrativo incalzante.

“«Non me ne frega niente di quello che potrebbe fare» ringhiò Annabelle. «Io la voglio morta.» «Ascoltate…» «Io la voglio morta.» «Morta» ripeté un ragazzino. «Morta!» rispose un altro. E quella parola cominciò a diffondersi, dall’uno all’altro, come una malattia.”

#Scheda tecnica

AUTORI : Lucia Vaccarino e Davide MorosinottoCASA EDITRICE: MondadoriANNO DI PUBBLICAZIONE: 2018GENERE: Paranormal suspense

Copertina della prima edizione del romanzo - in francese "Le Tour du monde en quatre-vingts jours" - del 1873

La recensione

di Emma Arnoldi

#Il giro del mondo in ottanta giorni

#Il libro

La vicenda ha inizio a Londra nel 1872: Phileas Fogg, un gentlemen inglese tanto ricco quanto ossessivamente metodico conduce una vita dai ritmi sempre uguali. Un giorno, il 2 ottobre, entrando al Reform Club come sempre, Fogg trova alcuni soci nel pieno di una discussione su un articolo del «Daily Telegraph», che, oltre a riportare la notizia di una grande rapina alla Banca d’Inghilterra, descrive una nuova ferrovia in India e calcola che ormai sarebbe possibile fare il giro del mondo in soli ottanta giorni. Mentre nessun collega ritiene questa stima veritiera, Fogg si lancia nell’avventura...

#Pareri sul libro

Un libro che mi ha fatto impazzire è IL GIRO DEL MONDO IN OTTANTA GIORNI.

Credo che molti di voi lo conosceranno ma se non l'avete letto ve lo consiglio con tutta me stessa. A me appassionano molto i racconti di avventura e questo lo è per eccellenza. Il libro parla dell'avventura di un uomo ricchissimo, Phileas Fogg, e del suo servitore Passepartout.

Mr. Fogg scommette ben ventimila sterline con i membri del suo club che riuscirà a fare il giro del mondo in ottanta giorni. È un viaggio lungo e pieno di pericoli ma soprattutto intoppi all'ultimo secondo.

Ce la farà a raggiungere il suo obiettivo? Arriverà sano e salvo?

Questo libro ha suscitato in me moltissime emozioni: rabbia, gioia e, soprattutto, suspense. Quando arriverete alla fine rimarrete sbalorditi.

Ve lo consiglio vivamente!

#Scheda tecnica

Autore: Jules VerneGenere: AvventuraTitolo originale: Le Tour du monde en quatre-vingts joursPrima pubblicazione: 1873

La recensione

Emma Clerico

#CHE BELLA PAROLA!

#Il libro

“Sapete che esiste una parola per indicare una persona che fa troppe domande? E ce n'è una anche per l'imbarazzo che si prova quando ci si dimentica il nome di qualcuno. Un libro per conoscere tante parole straordinarie che appartengono a diverse lingue del mondo e che sono davvero intraducibili. Le parole intraducibili sono un esempio di quanto bella possa essere una lingua. Le lingue spesso ci sorprendono, ci insegnano cose nuove su di noi, sugli altri e sul mondo che ci circonda. È grazie alle lingue che possiamo farci capire dagli altri, possiamo dare un nome alle cose, alle emozioni e alle sensazioni. E se non lo abbiamo fatto noi, magari lo ha fatto qualcun altro, dall'altra parte del mondo.”

#Che bella parola, libro di @Nicola Ewards e illustrato da @Luisa Uribe, riunisce le storie di 29 parole provenienti da tutto il mondo, intraducibili in altre lingue: una nuova scoperta ad ogni pagina.

#Pareri sul libro

Questo libro mi è piaciuto moltissimo: è affascinante scoprire delle belle parole nuove in altre lingue. Mentre lo leggevo, ogni tanto mi sono chiesta: ma perché questa parola non esiste in italiano? Sarebbe così utile…

Ma… a proposito di italiano! Nel libro, a pagina 34, ci siamo anche noi! La nostra parola è abbiocco, la “sonnolenza che viene dopo una grande mangiata”.

Le illustrazioni, bellissime, danno un valore in più al libro, così che diviene una vera e propria opera d’arte.

Vi consiglio vivamente questo libro, buona lettura!

#Scheda tecnica

Editore: MondadoriPrima pubblicazione: 2018Autore: Nicola EdwardsIllustratore: Luisa Uribe

La recensione

Sofia Arens Micheletti

LA BAMBINA DI HITLER

#Il libro

Sarah, la protagonista di questo stupendo romanzo di Matt Killeen, ha quindici anni quando la sua vita viene sconvolta, i nazisti le portano via tutto ciò a cui tiene di più.

È il 28 agosto 1939. Mancano pochi giorni allo scoppio della guerra e i nazisti pattugliano ogni angolo del paese per impedire che gli ebrei fuggano dalla Germania, per Sarah non c’è via di scampo. Ma mentre Sarah cerca di scappare in Svizzera, trova in quel deserto di disumanità un aiuto: Jeremy Floyd, una spia britannica. Quest’ultimo propone uno scambio: se accetterà di trasformarsi in una giovane hitleriana, frequentando una scuola di rampolli hitleriani e di rubare informazioni al nemico, le farà attraversare il confine. Di fronte a quest’ offerta di salvezza Sarah non può tirarsi indietro. A poco a poco, tra i banchi di una prestigiosa scuola per perfetti figli del regime nazista, si cala nei panni di una bambina al servizio di Hitler, ottenendo dati riservati e diventando amica della figlia di una potente famiglia che ha contatti diretti con il Führer. Ma più si insinua in questa oscura realtà, più si rende conto del male di cui gli uomini sono capaci.

Com’è possibile che una ragazzina debba fuggire dal proprio paese solo perché è una “mischling”(metà ebrea e metà tedesca). La crudeltà umana aveva raggiunto livelli inauditi durante la guerra, molti si sono rassegnati, ma non Sarah. Lei lotta ancora per la libertà.

#Pareri sul libro

Non conta l’età, non conta il nome, non conta da dove vieni ma conta solo la tua forza di volontà. Sono le battaglie che affrontiamo ogni giorno a renderci forti e a renderci liberi di essere noi stessi. Mi ha insegnato a non sentirmi debole e a non sentirmi inutile; perché ognuno di noi, come lei, potrebbe fare la differenza.

#Scheda tecnica

Prima pubblicazione: 2018Autore: Matt KilleenGeneri: Fiction storica, Spionaggi

La recensione

Emma Clerico

Lost and Found

#Il libro

In seguito a un incidente d’auto, Tillie zoppica. Lei è una ragazza molto timida, non ha amici, ed è appassionata di fotografia: fotografa tutto. Grazie alle migliaia di foto che scatta alla scuola ed ai compagni, diventa l’investigatrice della scuola: riesce a ritrovare tutti gli oggetti persi guadagnandosi il soprannome di Lost & Found.

Quando il ragazzo più popolare della scuola le chiede di ritrovare il padre scomparso, comincia per Tillie un’avventura che le farà degli amici, ma la metterà anche davanti ad un problema etico: fino a che punto ci si può intromettere nella vita degli altri in nome della ricerca della verità? Se gli occhi sono sempre dietro l’obiettivo della macchina fotografica, non si rischia di non vedere il sottile confine tra privacy e libertà di espressione?

#Pareri sul libro

Questo libro è stata una lettura molto interessante.

La storia di Tillie, la protagonista, è curiosa e realistica. Il personaggio ha molte caratteristiche particolari, e per come è scritto il libro, ci si sente proprio Tillie. Jake, il suo nuovo amico, la trascina in una storia piena di colpi di scena… con un finale inaspettato.

Nulla è davvero come sembra... O forse sì?

@L’AUTRICE

Brigit Young ha pubblicato poesie e racconti su molte riviste e ha vinto l’Esther Unger Poetry Award. Lost&Found è il suo romanzo d’esordio.

#SCHEDA TECNICA

Autrice: Brigit YoungEditore: FeltrinelliPrima pubblicazione: 2018

La recensione

di Winnie Objemudia

The Swift pure cry - Le rose di Shell

#Il libro

Il titolo originale del libro – The Swift pure cry – è una citazione tratta dal romanzo Ulisse di James Joyce ed è azzeccatissimo per un libro che trasuda Irlanda da ogni pagina.

La protagonista della storia è Shell Talent, una ragazza la cui vita è diventata difficile e disperata dopo la morte della madre. Suo padre, infatti, ha abbandonato il lavoro e si è rifugiato nella religione e nell'alcool, lasciando a lei il compito di prendersi cura di suo fratello e di sua sorella.

Quando può, Shell passa il tempo libero con Bridie, la sua migliore amica, e con l'affascinante e seduttivo Declan, con cui condivide sigarette e battute irriverenti. Shell è attratta dalla gentilezza di Padre Rose, un giovane prete. Si troverà presto al centro di un grosso scandalo che scuoterà dalle fondamenta il piccolo villaggio irlandese dove vive, rendendola un personaggio ambiguo agli occhi degli abitanti...

#Pareri sul libro

Ho trovato le prime pagine noiose, poi continuando a leggerlo, a poco a poco ho capito che era un libro molto interessante e intrigante, ricco di colpi di scena. La protagonista alterna momenti in cui confida in Dio sperando che tutto ad un tratto la sua vita possa cambiare a momenti in cui si sfoga e cerca di trovare la soluzione ai suoi problemi. In Shell vi è tutta la fragilità e la forza di una ragazza, la volontà di dimostrare coi fatti che tutto può cambiare, se cambiamo noi per primi.

Una storia triste e drammatica raccontata con ironia e sarcasmo.

@L’autore

Shioban Dowd, scrittrice e attivista inglese, deceduta il 21 Agosto 2007.

L'ultimo libro che ha completato, La bambina dimenticata dal tempo, uscito postumo, ha vinto la Carnegie Medal 2009 come miglior libro dell'anno per ragazzi o giovani adulti pubblicato nel Regno Unito.

#SCHEDA TECNICA

Titolo: “Le rose di Shell”Autore: Shioban DowdCasa editrice: UovoneroEtà di lettura: young adults

Alla scoperta della poesia

Libri

Hermann Hesse

Tutti i libri del mondo

non ti danno la felicità,

però in segreto

ti rinviano a te stesso.

Lì c’è tutto ciò di cui hai bisogno,

sole stelle luna.

Perché la luce che cercavi

vive dentro di te.

La saggezza che hai cercato

a lungo in biblioteca

ora brilla in ogni foglio,

perché adesso è tua.

Tutto vale

Walt Whitman

Io credo che una foglia d’erba non valga affatto

meno della quotidiana fatica delle stelle.

E la formica è ugualmente perfetta,

come un granello di sabbia,

come l’uovo di uno scricciolo,

E la piccola rana è un capolavoro

pari a quelli più famosi,

E il rovo rampicante potrebbe

ornare i balconi del cielo.

E la giuntura più piccola della mia mano

qualsiasi meccanismo può deridere.

La recensione

Emma Clerico

Guerrieri di sogni

#Il libro

Questo libro di Viviana Mazza, illustrato da Paolo d’Altan, narra tredici storie di ragazzi e ragazze che provengono da tutto il mondo. Come dice il titolo, sono guerrieri di sogni, perché lottano per ciò che credono giusto, per i loro desideri.

Tredici sogni che diventano realtà, grazie alla forza di volontà.

“Se pensi all'anno prossimo coltiva il riso, se pensi ai prossimi dieci anni pianta alberi, ma se pensi ai prossimi cent'anni scommetti sulle persone", dice un proverbio cinese. Ed è proprio ciò che fanno i protagonisti di questo libro, scommettono su se stessi mettendosi in gioco per realizzare i propri sogni.

Dal piccolo Wang Fuman che in Cina percorre ogni giorno a piedi, nel gelo, la strada per andare a scuola, a Emma che negli Stati Uniti combatte contro la libera vendita delle armi, dopo avere perso i suoi compagni di scuola durante una sparatoria; da Negin, che in Afghanistan studia per diventare direttore d'orchestra anche se nel suo paese la musica è considerata immorale, alla piccola Nojoud, sposa bambina yemenita, che si ribella e chiede il divorzio. Fino a Yacoub, profugo in Italia, che sta cercando da anni di ritrovare sua madre. Loro, come tutti gli altri protagonisti di questi racconti sono sognatori e guerrieri, sono il nostro futuro.

#Pareri sul libro

Questo libro è bellissimo, i racconti sono affascinanti, e vi consiglio di leggerlo.

L’autrice ha un modo di scrivere accattivante., le illustrazioni di Paolo d’Altan sono molto realistiche. Quando leggi la storia di uno di questi bambini, o ragazzi, ti senti come se fossi lui o lei.

E’ un libro a volte triste, le situazioni in cui si trovano i protagonisti dei racconti sono spesso complesse e negative. Eppure, quasi sempre, i personaggi riescono a cambiare quello che sembra essere il proprio destino facendo ciò in cui credono e realizzando ciò che vogliono fare, e allora l’amore vince sulla cattiveria, il bene contro il male, i bei sogni contro la brutta realtà.

@L’autrice

Viviana Mazza è una giornalista del Corriere della Sera. Scrive per la redazione esteri, seguendo storie di donne e di uomini dall’Alaska al Pakistan.

Nel 2010 ha vinto il premio giornalistico Marco Luchetta dedicato ai bambini vittime della guerra. Per Mondadori ha pubblicato anche Storia di Malala, Il bambino Nelson Mandela e con Adaobi Tricia Nwaubani Ragazze rubate.

#Scheda tecnica

Editore: Mondadori; Autrice: Viviana Mazza; Illustratore: Paolo d’Altan; Prima pubblicazione: 2018Pagina web Google Books

La recensione

Arianna Gaspani

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

#Il libro

” Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” è un omaggio a Luis Sepulveda, uno dei più grandi scrittori contemporanei, venuto a mancare il 16 Aprile scorso a causa del coronavirus. L’opera, dalla quale è stato tratto anche un film, è stata scritta nel 1996. Si tratta di una storia tenera e toccante. Ambientata ad Amburgo, racconta il legame speciale che si crea tra un gatto e una gabbianella.

Kengahè, una giovane gabbiana prima di morire chiede ad un gatto di farle tre promesse: non mangiare il suo uovo, prendersene cura e insegnare a volare alla gabbianella che sarebbe nata. Per riuscire a mantenere queste promesse Zorba, è così che si chiama il gatto, avrà bisogno dell’aiuto di alcuni amici.

#L'opinione

Questo racconto ha l’obiettivo di farci rendere conto che è molto più facile apprezzare una persona simile a noi per la lingua, il colore della pelle e le abitudini, ma il traguardo più grande è saper rispettare nello stesso modo anche chi appare diverso e, giunti alla meta, sicuramente l'orgoglio sarà molto più grande. Io trovo che questo sia un romanzo divertente, in cui vicende fantastiche e reali si intrecciano.

È una storia che fa sognare e pensare che le favole non sono solo per i bambini.

Non avete scuse, si legge in un’ora al massimo e si trovano anche diversi Pdf gratuiti in rete.

@L’autore

Luis Sepúlveda nacque il 4 ottobre del 1949 nella città cilena di Ovalle. Fin da piccolo gli viene trasmesso l’amore per la letteratura, tramite il nonno paterno, con il quale crebbe nella città di Valparaíso. Dopo essere stato in Russia per alcuni studi, torna in patria, dove comincia a scrivere racconti, diplomandosi come regista teatrale. Entrò come membro nel partito socialista di Salvador Allende. Ribelle e anticonformista studia i maggiori pensatori di sinistra, finché nel 1973, con il colpo di stato di Augusto Pinochet, viene arrestato e torturato. Dopo qualche mese riesce a ottenere la liberazione, ma a prezzo di un esilio di 8 anni. In seguito a molti viaggi si trasferisce in Spagna, dopo essersi sposato con Carmen Yanez.

La Fabbrica del Sorriso racconta " Favole al telefono" di Gianni Rodari

Una iniziativa che nasce dall'esigenza di non perderci, cari ragazzi, in questo momento in cui si può essere presenti nonostante la distanza.

Gli educatori della Fabbrica del Sorriso

Video da parte di Concetta Mastrangelo

Il palazzo di gelato


Video da parte di Concetta Mastrangelo

Il semaforo blu


Video da parte di Concetta Mastrangelo

Il paese con l'esse davanti